Chi è che assistendo al secondo tempo di Shavon Shields in Gara 2 non ha pensato al famoso quarto quarto di Gara 6 della finale scudetto del 2018? Era indemoniato allo stesso modo. 19 punti dei 21 totali, ma anche otto rimbalzi, e un incredibile +20 di plus/minus. “Shields ha avuto un infortunio pesante, è stato fuori tre mesi, questa è stata la sua miglior gara da quando è rientrato. Quando è venuto qui da Vitoria, reduce da due buone stagioni, non era ancora il protagonista che speravamo potesse diventare ed è diventato”, ha detto a fine gara Coach Ettore Messina. Tutto è cambiato nella prova offensiva di Shields (in difesa era già stato supremo nella parte iniziale della gara) alla fine del primo tempo. Con l’Efes avanti di due e in attacco, la difesa ha issato un muro, Micic ha sbattuto su Kaleb Tarczewski, lui ha preso possesso della palla ed è andato in attacco. Attorniato di difensori ha dovuto eseguire un tiro quasi impossibile, da sei metri, ma è entrato. Gli arbitri hanno chiesto conforto all’instant-replay. Buono. Da quel momento, Shields ha cambiato passo e nel secondo tempo è stato irresistibile.

Questi sono stati i suoi primi cinque minuti del terzo periodo, prima che un fallo sanzionatogli su Tibor Pleiss, il terzo, lo riportasse anzitempo in panchina: canestro da tre (36-33), rimbalzo difensivo, fallo subito, canestro da due (38-35), rimbalzo difensivo, canestro da due (40-35), rimbalzo difensivo, canestro da due (42-35). In tutto fanno nove punti (3/3 da due, 1/1 da tre), tre rimbalzi difensivi, un fallo subito, più sette di plus/minus.

Questo il quarto quarto: canestro da due (55-52), 1/2 dalla lunetta per tornare a meno uno, canestro da due (61-63), rimbalzo difensivo, assist per la tripla di Bentil (64-63), assist per la tripla di Hall (67-66), canestro da due (69-66), rimbalzo difensivo, canestro e fallo per chiudere la partita. In tutto fanno 10 punti (4/5 da due, 0/1 da tre, 2/3 nei tiri liberi), due rimbalzi, due assist.

“Ci siamo ricompattati – ha detto dopo la gara – abbiamo combattuto molto più duramente e abbiamo vinto. Dobbiamo avere questa mentalità, avanti il prossimo, perché con gli infortuni e altro siamo stati davvero sfortunati, ma siamo ancora una squadra e vogliamo restare insieme. Ora dobbiamo pensare a vincerne almeno una a Istanbul e tirare fuori il massimo da quello che rimane”.

Shavon Shields

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