L’allenamento di atletica è finito. Si corre, anzi si sprinta, anche in salita. Una corsetta defaticante attorno al perimetro chiude la seduta. Poi compare il pallone e il manto verde di Bormio si trasforma in uno stadio. Ci provano più o meno tutti. Qualcuno si ferma più a lungo di altri, come Nicolò Melli, appassionatissimo. Qualcuno mostra qualità apprezzabili, come Daniel Hackett che una volta provò a giocare davvero a Pesaro, ma non aveva le scarpette con i tacchetti, pioveva, era sempre in terra e al termine il padre Rudy gli indicò semplicemente la strada della palestra. Bruno Cerella ha fatto tennis e nuoto da bambino, ma è argentino e conosce il calcio. Scatta sulla fascia e crossa al centro. Poi chi prenda palla è un po’ aleatorio. Provano anche David Moss, con esiti dignitosi, Joe Ragland e MarShon Brooks, che non pare ferratissimo ma ci aveva provato già ad Interello e si batte. Ecco com’è un sabato mattina in ritiro a Bormio.

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