Domenica, quando l’Olimpia ha giocato a Venezia contro la Reyer in tribuna c’era uno dei più grandi giocatori della storia del club: Gabriele “Nane” Vianello, veneziano di Mestre, membro della Hall of Fame del basket italiano, ha scritto pagine indelebili nella storia dell’Olimpia. Cresciuto a Venezia (alla Reyer ha poi finito la carriera), Vianello ha giocato un anno a Bologna, nella Motomorini, poi è passato a Varese che lasciò per approdare al Simmenthal. Fu uno dei primi grandi colpi di mercato della storia: Varese lo osteggiò al punto di condannarlo in pratica a saltare un anno. Ma quando arrivò al Simmenthal, il grande Nane era un giocatore devastante, un’ala piccola con facilità realizzativa impressionante. Il suo record di punti in una singola partita della Serie A è di 67 punti. La prestazione che più resta scritta negli annali è tuttavia la prova in Coppa dei Campioni nel 1966 ontro il Real Madrid: Vianello segnò qualcosa come 40 punti permettendo all’Olimpia di ribaltare la differenza canestri e qualificarsi per le Final Four.  Vianello faceva coppia sul perimetro con il grande Bill Bradley. Contro il Real in due fecero 67 punti sui 93 totali. Poi in semifinale a Bologna, l’Olimpia schiantò prima l’Armata Rossa e subito dopo in finale lo Slavia Praga. Vianello segnò 21 punti, fu il top-scorer e toccò il cielo con un dito. Era una delle grandi stelle del basket europeo, una guardia-ala realizzatrice di 1.90, atletico e di grande mano. In carriera vinse 5 scudetti, 4 a Milano dopo quello di Varese, partecipando a tre Olimpiadi. Questi risultati tradotti nel basket di oggi valgono – quanto? – una chance di andare nella NBA, un contratto a sei zeri, popolarità, spazio sui giornali. “Ma mi è andata bene anche così”, ci ha detto Vianello domenica al Taliercio, il cuore diviso in due tra la squadra delle sue origini, della sua città e quella cui ha legato i più grandi successi della sua carriera.

Nane Vianello ha 75 anni (li compie il 6 maggio) adesso, è ancora asciutto, vive a Venezia, viaggia spesso in Thailandia, ha segnato 11.8 punti di media a 34 anni quando giocava nella Splugen Venezia. Nel 1967/68 segnò 20.9 punti di media, vanta 15 campionati di fila senza scendere sotto la doppia cifra. Un fenomeno.

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