Giovedi 13 ottobre alle 20 al Mediolanum Forum comincia la nuova stagione di EuroLeague. Di scena a Milano una rivale storica, il Maccabi Tel Aviv. Cominciamo oggi il percorso che ci porterà nell’immediata vigilia. Qui per acquistare i biglietti.

Franco Casalini per la sua prima stagione da capo allenatore dell’Olimpia aveva scelto un assetto potente, sostituendo Kenny Barlow, un’ala forte riciclato anche da ala piccola, con Rickey Brown. In pratica l’Olimpia aveva tre centri in campo, lui, Bob McAdoo e Dino Meneghin. In attacco, Milano non ebbe mai un problema. In difesa era più complicato dover marcare le ali piccoli. Casalini convocò Dino Meneghin e chiese di marcare in semifinale il bomber dell’Aris, Slobodan Subotic. Meneghin non aveva mai marcato un’ala piccola ma si sacrificò senza battere ciglio a 37 anni. La Philips sconfisse l’Aris in semifinale, a Gand nel 1988, poi incrociò di nuovo le armi con il Maccabi ritrovando… Ken Barlow.

Ex prima scelta dei Lakers, Barlow spese la sua prima stagione professionistica a Milano. “Sono stato un anno ma mi ha segnato per sempre, per come sono stato esposto all’esempio di Meneghin, McAdoo ovviamente Mike D’Antoni”, dice. Dan Peterson, che lo allenò, racconta di quando McAdoo gli strappò dalle mani USA Today gridandogli di smetterla di pensare alla NBA. Barlow non ricorda quell’episodio ma… “Ma so che McAdoo mi ha insegnato tantissimo e poi è rimasto uno dei miei migliori amici”, ricorda. Ma per qualche motivo, Barlow non restò a Milano, McAdoo sì. Barlow giocò un’eccellente finale contro il Maccabi e ne giocò un’altra eccellente contro l’Olimpia.

L’Olimpia del 1988 aveva dei difetti, era troppo pesante e perse lo scudetto perché Darren Daye di Pesaro all’ala piccola risultò immarcabile. Eppure vinse la Coppa dei Campioni dopo la Coppa Intercontinentale con i suoi tre centri, Meneghin, McAdoo e Rickey Brown, che sostituì il grande Ken Barlow che ha un posto speciale nel cuore di Milano e anche di Tel Aviv.