L’Olimpia in attacco ha costruito abbastanza de poter vincere la partita di Dubai, ma non in difesa dove ha concesso tantissimo nel 99-92 conclusivo: 56 punti nel primo tempo, 99 alla fine, senza mai riuscire davvero a comandare le operazioni anche nei momenti migliori, anche quando ha rimontato dal meno 15 del quarto iniziale fino al meno uno della fine del terzo periodo. Ha avuto la possibilità di mettere la testa avanti, mentalmente sarebbe servito, ma non ha avuto la durezza fisica e mentale per farlo. Ha subito Kabengele e Petrusev all’inizio, Bacon nel secondo quarto, poi nella ripresa la velocità di McKinley Wright IV è stata fatale perché ha messo in ritmo i compagni, dettato il ritmo e in definitiva non ha permesso all’Olimpia di saltare addosso all’avversario in una partita da 13 triple segnate contro una difesa che aveva scelto di eliminare Armoni Brooks lasciando di più agli altri.

IL PRIMO TEMPO – Dubai segna in tutti i primi cinque possessi di un primo tempo difensivamente difficile per l’Olimpia che ha rientri difensivi tardivi, spende male i falli e in generale non riesce ad arginare i realizzatori avversari. Con 10 punti di Kabengele, Dubai scappa subito via sul 16-8 cercando di definire la partita fin dall’inizio. Dopo una tripla di Shields, soffrendo a rimbalzo l’Olimpia precipita a meno 15 sul 26-11 anche dopo il primo time-out di Coach Poeta. Un sussulto arriva dopo una tripla di Shields, una palla rubata che genera la seconda tripla di Guduric e un 6-0 di parziale che riporta un minimo di equilibrio in campo. L’ultima zampata del primo quarto, di LeDay, significa meno 11, 31-20. Josh Nebo con la sua energia prova a riavvicinare l’Olimpia. Segna cinque punti di fila incluso un gioco da tre punti. Il vantaggio viene ridotto al massimo a otto punti perché la difesa, pur cresciuta almeno nel proteggere i rimbalzi, non riesce a ribaltare le operazioni. Nel secondo periodo, Dwayne Bacon diventa il problema principale. Nebo però completa due giochi da tre punti e dopo due possessi difensivi fatti bene due triple consecutive di Ricci e Lorenzo Brown ricuciono a meno due sul 41-39. Qui la partita resta in bilico. L’Olimpia trova un’altra tripla di Guduric, un buon lavoro interno di LeDay, ma senza riuscire a fermare Bacon (venti all’intervallo) che segna in tutti i modi e dopo due triple intervallate dal missile di Armoni Brooks, conserva sette punti di margine per Dubai, 56-49.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia parte con una tripla di Shavon Shields ma non riesce ad avvicinarsi. Il terzo fallo di Josh Nebo non aiuta perché fisicamente era il migliore nell’opporsi ai lunghi avversari. Aggrappata ad un sottile equilibrio, l’Olimpia si avvicina nell’ultima parte del terzo periodo quando LeDay completa un gioco da tre punti e Devin Booker segna sei punti di fila. Con un po’ di ritmo riesce a chiudere il terzo quarto sotto di uno, 72-71. Ma non riesce ad azzannare l’avversaria, anzi incassa un 6-0 che la costringe ad un quarto periodo di disperato inseguimento. Nebo la riporta a meno quattro, lo aiuta Shields, poi si accende a tratti Brooks. Dopo la sua seconda tripla, Dubai trova un canestro facile di Kabengele e poi un contropiede chiuso da Anderson che riapre otto punti con 3:30 da giocare. E a quel punto la partita di fatto è persa, anche se l’Olimpia sempre con l’attacco più che la difesa limita i danni, nel 99-92 definitivo.
