Ora la stagione dell’Olimpia è appesa ad un filo. Trento è ad una vittoria dalla finale, Milano ad una dall’eliminazione. Servirà vincere gara 5 venerdì a Milano e tenere in vita la serie dopo una prova lontana anni luce dalla qualità di gara 3, in cui l’Olimpia si è persa a metà del primo quarto e proprio com’era accaduto a parti invertite due giorni prima non si è più resa pericolosa, in balìa di un avversario che prevedibilmente ha prodotto il massimo sforzo e giocato con l’energia necessaria in questo tipo di partite. Il finale è 88-64.

IL PRIMO TEMPO – La gara comincia con la solita spigolosità fisica delle prime tre battaglie. L’Olimpia  parte discretamente, con due triple, Sanders e Hickman, che le permettono di mettere la testa avanti. Ma bastano un paio di possessi confusionari in attacco per esporsi alla transizione di Trento. Gomes segna sette punti nei primi sei minuti, firma con Sutton il 12-7 che obbliga Coach Repesa al time-out e al primo giro di cambi. Il vantaggio di Trento sale a sette punti su un post-up di Shields ma la risposta sono due triple consecutive, Kalnietis in transizione e Hickman. Il 6-0 forza il time-out di Coach Buscaglia. L’Olimpia impatta a quota 15 segnando con Macvan il primo canestro da due della sua partita, ma il periodo lo chiude meglio Trento, sul 18-15. Milano rimette la testa avanti all’inizio del secondo quarto con due liberi di McLean. Nella bolgia, che include tre falli tecnici nella stessa azione, Forray da tre restituisce il vantaggio a Trento. Sutton con due canestri da sotto firma il nuovo allungo, 26-21. Dopo il time-out, Trento insiste perché l’Olimpia butta via due palloni, il parziale tocca l’11-0 prima che Pascolo lo fermi ma con un solo tiro libero. Il vantaggio massimo raggiunge i 13 punti su una tripla fuori equilibrio di Flaccadori. Tarczewski risponde con cinque punti consecutivi prima di commettere però il terzo fallo che spinge Repesa a giocare con Macvan da centro. Milano rientra a meno otto con un canestro ravvicinato proprio di Macvan e poi due liberi di Sanders. Ma sia il serbo che Rakim finiscono il primo tempo con tre falli e la situazione diventa difficile da gestire. All’intervallo è 42-33.

IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia parte difendendo forte ma brucia il bonus in un attimo, Hickman commette secondo e terzo fallo, sul meno sette ci sono due possessi errati. Milano è punita da Shields, tripla in transizione poi due liberi. Trento se ne va. In un attimo, schizza a più 14, poi a 18 con il terzo fallo in attacco di McLean. Il terzo periodo è un incubo, unico sussulto sono due triple di Kalnietis. Trento ha il doppio di energia, l’Olimpia va al tappeto e non reagisce. Un parziale di 7-0 serve solo a ridurre il distacco da 22 a 15 punti, 16 alla fine del periodo, 66-50 dopo una tripla di Flaccadori attutita da una schiacciata di Tarczewski. Un’altra tripla di Kalnietis vale il meno 13 in avvio di quarto quarto, poi l’Olimpia scende fino a 11 punti di ritardo ma senza continuità, senza ribaltare l’inerzia della gara, concedendo una schiacciata solitaria a Lechthaler, senza chiudere un contropiede. Così il finale diventa punitivo, 88-64 perché Trento gioca e difende fino alla sirena.

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