La quarantunesima vittoria consecutiva dell’Olimpia in casa in campionato è stata dolceamara. Il bello: Milan Macvan che chiama a raccolta il pubblico e il popolo biancorosso che risponde; la grinta di Bruno Cerella e Daniele Magro nel guidare la rimonta; la vittoria strappata d’orgoglio; gli oltre 9500 spettatori presenti. Il brutto: l’infortunio ad Alessandro Gentile. Ha tolto tutto a questa serata. Per il Capitano è il terzo infortunio. Servirà ancora più prudenza nel recupero anche se si tratta di una lesione nuova e diversa rispetto a quelle che già avevano tormentato la stagione. Ci sono momenti in cui gioire è impossibile. Questo è uno di quelli. Lo scorso anno quando l’Olimpia era alle corde nella semifinale scudetto, Alessandro si espose in prima persona per guidare una rimonta disperata. Da 1-3 e sotto di 15, l’EA7 ritornò 3-3 e la finale a nove secondi di distanza. Sapete cos’è successo ma quell’epilogo non ha tolto nulla all’eroismo estremo del Capitano che non è amato solo da chi non ha alcuna idea di cosa siano lo sport, il basket e il vero attaccamento ad una causa. Ora, colpito per la terza volta dalla malasorte nel giro di due mesi, è il momento in cui chi ama l’Olimpia deve restituire qualcosa di questo amore al Capitano.

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