Il rimpianto è che la prova non sia servita a portare a casa la vittoria con il Real Madrid e anche che non ci fosse pubblico a vederlo, perché Riccardo Moraschini nella stessa partita ha stabilito sei record individuali, inclusi i 21 punti che lo includono nella ristretta elite di giocatori italiani che abbiano segnato almeno venti punti in una partita di EuroLeague con la maglia dell’Olimpia. Ovvero Luca Vitali (32), Alessandro Gentile (29), Danilo Gallinari e Massimo Bulleri (27), Daniel Hackett (25), Marco Mordente (23) e Nicolò Melli (20). Contro il Real, Moraschini ha segnato 15 punti nel primo tempo, in cui è stato irreale, poi è tornato alla carica nel quarto periodo quando con due palle intercettate consecutive ha guidato il tentativo di rimonta di Milano. Ha giocato 34 minuti, ha catturato sei rimbalzo e rubato quattro palloni. Ha confezionato due giochi da quattro punti nella stessa partita, una specie di record supplementare. Moraschini era rientrato a Kaunas dopo sette gare di assenza che seguivano la prova da 12 punti offerta contro il Panathinaikos. In questo arco di tempo ha avuto anche un grave lutto personale che ha affrontato con grande forza. In EuroLeague aveva già assaggiato il campo a inizio carriera quando era a Bologna, ma di fatto è un vero debuttante, mai l’aveva giocata con un ruolo autentico. La sua esperienza internazionale si limitava, a livello di club, a 10 gare di Eurocup con Roma. Poi solo nazionali giovanili. Non ha giocato i Mondiali del 2019 né la precedente edizione degli Europei. Ha 29 anni, ma anche a causa di qualche infortunio che l’ha costretto a ripartire, è emerso tardi rispetto alle promesse giovanili (argento europeo Under 20 nella squadra di Melli e Gentile). Due stagioni fa era a Mantova in A2, lo scorso anno non giocava le coppe a Brindisi, quest’anno ha segnato 21 punti al Real Madrid. E’ stato quello che in America chiamerebbero il suo “Coming Out Game”.