Così Coach Peppe Poeta ha commentato la gara giocata contro la Virtus Bologna: “E’ stata una partita vinta con la resilienza, tenendo la Virtus a 63 punti con una tenuta difensiva, con abnegazione, mettendo il corpo addosso ai loro attaccanti, che onestamente non mi aspettavo. Non pensavo potessimo trovare tutta queste energia. Difendendo così ci possiamo divertire tanto. In attacco, siamo andati un po’ a sprazzi ma a parte un momento nel terzo quarto di difficoltà, abbiamo giocato una partita di spessore. Sul meno sette, siamo stati bravi a non perdere il ritmo, non abbassare la testa. La difesa è stata molto disciplinata soprattutto con Guduric e Shields che hanno messo il corpo addosso a Edwards e poi nel pick and roll centrale dopo aver incassato due canestri siamo usciti forte con i lunghi e corretto il nostro atteggiamento. Ma tutti gli adeguamenti funzionano se vengono eseguiti con l’energia e la voglia che avevamo oggi noi”.
Sulla svolta del terzo quarto: “Non abbiamo abbassato la testa. Loro avevano segnato tra la fine del secondo quarto e l’inizio del terzo alcuni canestri difficili. In particolare ricordo la tripla con fallo di Edwards e un altro di Vildoza. Noi invece stavamo sbagliando tanti tiri aperti. In questi casi potevamo demoralizzarci invece siamo rimasti lì”.
Sul momento di Brooks: “E’ in grande forma e i compagni lo cercano, lo aiutano con i blocchi, con i passaggi, proteggendolo in difesa. Ma sta crescendo in tutto e poi è un ragazzo eccezionale, sempre con il sorriso sulle labbra. Ha un potenziale enorme”.
Su Shavon Shields: “Sta giocando con grande maturità. In questo momento, Brooks è la nostra prima opzione e lui fa tutto il resto. Anche in difesa. L’altra sera contro il Panathinaikos ha segnato subito otto punti mettendoci in ritmo, dandoci fiducia. Anche oggi ha segnato due canestri in un momento chiave della gara”.
Su Josh Nebo: “La connessione tra Nebo e le guardie è fondamentale perché lui rollando così forte ci dà quella che si chiama “gravity” ovvero apre spazi per i tiratori. Siamo molto contenti di quello che sta facendo”.
Sulle rotazioni: “Io credo nelle rotazioni relativamente strette, nel lasciare in campo i giocatori un po’ più a lungo, ma effettivamente nelle ultime settimane siamo stati un po’ troppo costretti a ruotare pochi elementi. Quello che mi spaventa andando in campo già martedì e poi giovedì è il sovraccarico sugli esterni con il rischio che si facciano male com’è capitato a Bolmaro. Nei lunghi siamo più coperti perché Dunston e Totè possono sempre aiutarci. Vedo però senso di responsabilità e così anche in emergenza troviamo le energie fisiche e mentali che ci permettono di guardare avanti con positività. Ma già martedì abbiamo una gara difficilissima e servirà tutto ancora”.
