La prima sfida contro una squadra di Serie A è un successo che l’Olimpia ottiene comandando la gara per 40 minuti e con una costante, che è la tenuta difensiva. Contro Cantù, anch’essa rimaneggiata, l’Olimpia non diventa mai abbastanza brillante in attacco perché sbaglia davvero tante conclusioni facili, incluse due schiacciate e almeno quattro lay-up. Ma i difetti di stagione, gambe pesanti, meccanismi da affinare, assenze, permettono di collaudare la voglia di vincere con la difesa. Ed è quello che succede nel 66-54 conclusivo.

LA PARTITA – L’Olimpia parte molto aggressiva in difesa, va avanti 6-0 con due iniziative di Shelvin Mack. Una sua pulla rubata manda a canestro White: l’ala dell’Olimpia produce sei punti in quattro minuti e dalla lunetta firma il 10-3. Cantù ha una vigorosa reazione al primo giro di cambi di Coach Messina. Il giovane Procida segna cinque punti di fila e ripristina la parità. Sergio Rodriguez, appena entrato, segna quattro punti di fila. Cinciarini dalla lunetta firma il 6-0 che riporta Milano in fuga. Una tripla frontale di Moraschini chiude il primo periodo sul 21-14. Per tre minuti, nel secondo periodo, l’Olimpia produce poco in attacco. Poi due liberi di Tarczewski e una palla rubata da Moraschini permettono un nuovo allungo a più nove, ma in un quarto molto difensivo in cui si segna pochissimo da ambo le parti. Cantù ritorna due volte a meno cinque, poi Rodriguez chiude il tempo (11 punti) con due liberi, una tripla e un assist per la tripla di Moraschini. L’Olimpia schizza a più 12, 37-25. Cantù parte meglio nel terzo quarto, con un 5-0 di parziale, cui Dulkys risponde con una tripla frontale. Le pause di un attacco ancora un po’ imballato, con tanti errori di esecuzione irripetibili, sono compensate dalla solidità della difesa. Il vantaggio oscilla tra i cinque e i nove punti con cui si chiude il terzo periodo, 52-43. Una schiacciata di Tarczewski su assist di Cinciarini e una tripla di Moraschini aprono 14 punti di margine per l’Olimpia che tiene l’avversario senza segnare per oltre quattro minuti. A quel punto, nel quarto periodo l’Olimpia controlla la partita. Sergio Rodriguez vince anche il premio di MVP del torneo di Castelletto che l’Olimpia si assicura per il secondo anno consecutivo.

IL COMMENTO Di COACH MESSINA – “Abbiamo commesso qualche errore banale, schiacciate o lay-up, ma anche tiri da tre corti sul ferro. Chiaro, ci serve una migliore condizione fisica, ma in fondo abbiamo fatto solo sei allenamenti di squadra. La notizia più bella della giornata è che Moraschini può difendere sull’ala piccola avversaria quando va costantemente spalle a canestro. Poi ha fatto anche cose valide in attacco. Di Mack mi piace l’atteggiamento. In difesa sa già cosa fare e dove andare, mentre in attacco ha grande disponibilità nel cercare di capire i compagni”.

IL TABELLINO – A|X Armani Exchange Olimpia Milano-Acqua San Bernardo Cantù 66-54 (21-14, 37-25, 52-43).

Olimpia: Gravaghi, Mack 11 (5/13, 3 rec), Micov 6 (3/8), Dulkys 3 (1/3), Moraschini 11 (4/10), White 6 (1/5, 5 rim), Rodriguez 14 (4/10), Shashkov 3 (1/3), Tarczewski 8 (3/6, 6 rim), Cinciarini 4 (1/1), Burns (0/3), Bramati. All. Messina.

Cantù: Creek 8, Di Giuliomaria, Procida 11, La Torre 6, Haynes 5, Wilson 5, Burnell 6, Simioni 6, Rodriguez 3, Pecchia 4.

GLI ASSENTI – Oltre ai Nazionali Biligha, Brooks, Della Valle e Roll, l’Olimpia era senza Arturas Gudaitis e Nemanja Nedovic. Non è stato utilizzato per precazione l’aggregato Xavi Rey. Cantù non aveva le guardie Wes Clark e Corban Collins.

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