La settimana serba prosegue nella stessa arena ma con avversario diverso perché l’Olimpia affronta il Partizan, reduce dalla sconfitta di Dubai. “Certamente hanno dovuto affrontare un viaggio lungo e il giorno prima di giocare non è mai una cosa buona, ma al tempo stesso noi abbiamo disputato tre partite in quattro giorni e quando non abbiamo giocato abbiamo viaggiato quindi le cose si bilanciano”, ha detto Coach Ettore Messina dopo la vittoria sulla Stella Rossa. L’Olimpia ha superato un test importante anche a livello mentale a Belgrado. Per avere un quadro della partita: ha tirato con il 63% da due, con il 45% da tre, ha catturato più rimbalzi della squadra avversaria e incredibilmente ha fatto 18/21 nei tiri scoccati nel cuore dell’area, sia con i lunghi che penetrando con i piccoli. Volendo, l’unica nota negativa sono stati i tiri liberi, 72% su 18 tentativi. Tre volte l’Olimpia non ha completato un gioco da tre punti. È successo con Ellis, con Nebo e con Brooks. Ma ancora di più, quella con la Stella Rossa è stata una partita giocata bene nei momenti cruciali, sotto pressione, con l’ambiente carico, nonostante il playmaker più esperto – Lorenzo Brown – non ci fosse. L’Olimpia ha utilizzato in quel ruolo Nico Mannion (cinque assist), Quinn Ellis e anche Leandro Bolmaro sostenendo il loro sforzo con i minuti preziosi di Marko Guduric. “Nei momenti decisivi abbiamo messo la palla nelle mani giuste”, ha sottolineato Coach Messina. Il Partizan ha perso a Dubai una partita nata male a causa del 7 su 7 da tre iniziale della squadra avversaria, un parziale che ha costretto la formazione di Zeljko Obradovic a giocare in salita. L’Olimpia si ripresenta alla Belgrade Arena per la seconda volta in tre giorni e troverà ancora 20.000 tifosi a sostenere la squadra di casa e ad assistere al duello numero 33 della storia tra Zeljko Obradovic ed Ettore Messina (17-15 è il bilancio attuale che comprende il campionato italiano e l’attività delle squadre nazionali). Sarà una partita speciale per Zach LeDay che ha giocato tre anni nel Partizan. L’Olimpia si è allenata nella palestra intitolata all’ex giocatore e allenatore Dejan Milojevic, del Mega Basket Belgrado con la visita di Gigi Suigo e dell’Olimpia Hall of Famer, Vlado Micov.

Ettore Messina e Zeljko Obradovic

NOTE – Partizan Belgrado-Olimpia Milano si gioca giovedì 2 ottobre alle ore 20:30 alle Belgrade Arena con diretta su Sky Sport e Now.

GLI ARBITRI – Mehdi Difallah (Francia), Carlos Cortes (Spagna), Kristaps Konstantinovs (Lettonia).

COACH ETTORE MESSINA– “Abbiamo giocato bene sia nel week-end della Supercoppa che contro la Stella Rossa, ma la prossima sarà la quarta partita in sei giorni quindi dovremo gestire bene i minuti dei singoli, resistere al contropiede che producono con guardie atletiche e potenti e svolgere un buon lavoro a rimbalzo. L’altra chiave della partita sarà la capacità di attaccare i loro cambi difensivi che eseguono sistematicamente. In questo cercheremo di fare un ulteriore passo in avanti. Sarà senza dubbio una partita molto difficile che affrontiamo con la fiducia che ci siamo costruiti in queste settimane”.

ZACH LEDAY – “Siamo una squadra nuova e dobbiamo continuare migliorare giorno dopo giorno. Belgrado per me è sempre stata una seconda casa, l’atmosfera è sempre speciale. Abbiamo tanto talento e profondità in squadra ma dobbiamo pensare solo a migliorare ogni giorno a cominciare da domani”.

PARTIZAN OUTLOOK – Il playmaker confermato dalla passata stagione è Carlik Jones, un passato nella NBA, in Cina e il ruolo di trascinatore della nazionale del Sud Sudan alle ultime Olimpiadi. Lo scorso anno finì con 14.1 punti e 5.4 assist di media. Accanto a lui, il bomber Sterling Brown, guardia con tiro e fisico che può giocare due posizioni differenti, al secondo anno a Belgrado dopo la prima esperienza europea a Berlino (41.1% da tre in carriera). Le altre guardie sono Duane Washington, al secondo anno a Belgrado dopo le 19 presenze della stagione scorsa; Vanja Marinkovic, nazionale serbo con 160 partite di EuroLeague in carriera; Shake Milton, uno dei debuttanti più intriganti di tutta la competizione. Milton ha giocato nella NBA a Philadelphia, Clippers, Minnesota e infine Lakers. In tutto, per lui ci sono state 359 presenze, 2899 punti con un record di 39 punti in una singola gara quand’era ai Sixers contro i Los Angeles Clippers. Il tedesco Isaac Bonga è un altro dei giocatori rimasti rispetto all’anno passato (anche lui vanta esperienza NBA, l’ultima a Toronto, ma soprattutto è un perno della nazionale tedesca campione del mondo e d’Europa). È un esterno atletico, multifunzionale che può giocare almeno due posizioni differenti. All’ala forte, il Partizan ha mosso i passi più consistenti firmando Jabari Parker, ex numero 2 del draft NBA (otto stagioni, 310 partite), nelle ultime due stagioni al Barcellona con 12.2 punti di media. Dylan Osetkowski aveva già giocato a Villeurbanne (26 presenze nel 2021/22) ma senza fortuna: dopo tre anni a Malaga, è tornato in EuroLeague, a Belgrado. Il centro Tyrique Jones, ex Efes, lo scorso anno ha segnato 11.6 punti a partita con il Partizan, oltre a catturare 6.0 rimbalzi per gare. Alle sue spalle ci sono Alex Pokusevski, prima all’Olympiacos e poi nella NBA a Oklahoma City soprattutto, e il nuovo acquisto Miikka Muurinen, 18 anni, nazionale finlandese agli ultimi Europei, appena riportato in Europa dopo un’esperienza scolastica in America. Non ha giocato a Dubai, ma potrebbe debuttare proprio contro l’Olimpia. Nella rotazione possono entrare la guardia Mitar Bosnjakovic e le ali Arijan Lakic e Mario Nakic.

I PRECEDENTI Vs PARTIZAN – La prima volta risale alla stagione 1987/88, l’anno della terza Coppa dei Campioni di Milano. L’Olimpia vinse 93-83 a Milano con 34 punti di Bob McAdoo che cancellò i 34 di Goran Grbovic. Nella gara di ritorno al Pionir vinse il Partizan 92-85 con altri 26 punti di Grbovic, mentre nell’Olimpia ne segnò 31 ancora McAdoo. Nel 1991/92 il Partizan vinse due volte nel corso della stagione regolare, 86-70 a Belgrado (31 di Sasha Danilovic) e 94-89 a Milano (23 di Sasha Djordjevic, 21 di Danilovic; 29 punti per Antonello Riva), e poi ancora in semifinale a Istanbul 82-75 con 22 di Danilovic e 21 di Djordjevic, mentre Milano ebbe 21 punti da Darryl Dawkins e 19 da Johnny Rogers. Durante l’era EuroLeague, l’Olimpia ha vinto a Belgrado tre volte: nel 2011, gara decisiva per accedere alle Top 16, l’Olimpia prevalse 72-66 ribaltando il 36-29 del primo tempo. Omar Cook ebbe 17 punti e sei assist, Malik Hairston ne fece 18. In seguito, ha vinto a Belgrado nella stagione 2022/23, 80-75, lo scorso anno ha vinto 88-81 con 19 punti di Nikola Mirotic. In tutto, quindi, è 8-7 Partizan. A Milano è 4-3 per l’Olimpia, a Belgrado 4-3 per il Partizan, 1-0 Partizan in campo neutro.

LA PARTIZAN CONNECTION – Zach LeDay ha giocato tre anni al Partizan dopo aver speso una stagione a Milano nel 2020/21. Quindi è stato ex su ambedue le sponde. Al Partizan, ha giocato sia in Eurocup che in EuroLeague. In quest’ultima competizione ha giocato in bianconero 68 partite.

GAME NOTES – Marko Guduric è a nove triple dalle 400 in carriera, traguardo raggiunto solo da 19 giocatori prima di lui. Devin Booker ha bisogno di sette rimbalzi per raggiungere gli 800 in carriera. Shavon Shields ha centrato una tripla in 20 delle ultime 21 gare giocate in EuroLeague. Zach LeDay ha segnato in doppia cifra in 16 delle ultime 17 gare disputate. Dopo 17 tiri liberi a segno, si è interrotta la striscia di Armoni Brooks: contro la Stella Rossa ha sbagliato il primo libero, ha segnato poi il secondo.

Marko Guduric: tre triple contro la Stella Rossa, ora è meno sette dalle 400 in carriera

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