Milano-Varese ovvero una delle classicissime del basket italiano. Si gioca domenica 16 ottobre alle 20.45 al Mediolanum Forum. L’Olimpia è la squadra che ha vinto più scudetti, 27, ma Varese è la squadra italiana che ha vinto più volte la Coppa dei Campioni, cinque, raggiungendo la finale per il titolo europeo per 10 edizioni consecutive, un cammino impressionante. Nella prima parte degli anni ’70, la rivalità tra queste due squadre ha raggiunto picchi altissimi. Per tre stagioni consecutive, nel 1971, 1972 e 1973, il titolo italiano è stato assegnato attraverso uno spareggio in territorio neutrale (due volte a Roma, una a Bologna) tra queste due squadre. Varese ha vinto due volte, Milano si è imposta in una circostanza. Lo spareggio più sentito a Milano resta quello del 4 aprile 1972 quando il Simmenthal a Roma sconfisse l’Ignis 65-60 ovviando ai 25 punti di Manuel Raga e ai 22 con 13 rimbalzi di Dino Meneghin. L’Olimpia ebbe quattro uomini in doppia cifra e vinse la battaglia a rimbalzo 35-27 grazie ad un Arthur Kenney stratosferico, 12 punti e ben 16 rimbalzi. Renzo Bariviera ebbe 12 punti, 6 palle rubate e segnò due tiri liberi chiave nel finale, le due guardie Iellini (10) e Brumatti (14) segnarono 24 punti in coppia. Era un basket diverso: l’Olimpia impiegò in tutto sette uomini in quella finale. A Roma c’erano 15.000 spettatori all’Eur. Lo spareggio più drammatico però fu precedente, nel 1966: Varese decise di schierare l’italoamericano Tony Gennari in posizione irregolare e vinse. Lo scudetto fu assegnato al Simmenthal a tavolino. Nella seconda metà degli anni ’70 mentre Varese dominava, l’Olimpia visse gli anni più difficili salvo risollevarsi e ricrescere negli anni ’80.  L’episodio che attenuò la rivalità in campo – non fuori – fu proprio la cessione di Dino Meneghin da Varese a Milano nel 1981: sancì nel dopo Borghi la fine dell’impero varesino e diede il via ad un decennio di vittorie dell’Olimpia. Dal 1982 al 1989, Milano ha vinto cinque scudetti e due Coppe dei Campioni. Meneghin in pratica riuscì a duplicare a Milano quello che aveva fatto a Varese. Attualmente l’Olimpia ha una striscia di sei vittorie consecutive contro Varese. In tutto, il bilancio tra le due squadre è di 98-74 per l’Olimpia; 55-27 per l’Olimpia a Milano, 44-38 per Varese sul suo campo, 5-3 per l’Olimpia in campo neutro. L’Olimpia ha vinto gli ultimi sei scontri diretti dopo aver perso tre volte su tre (Coppa Italia inclusa) nel 2012/13.

VARESE CONNECTION – L’unico ex in maglia Olimpia è Bruno Cerella, che ha trascorso una stagione a Varese nel 2012/13. Ci sarebbe però anche Matteo Acquati, dello staff sanitario del club. Varese ha tre ex, uno è Daniele Cavaliero, al secondo anno a Varese, l’altro è Kristjan Kangur che vinse a Milano lo scudetto del 2014. Il terzo è Massimo Bulleri, arrivato a Varese alla vigilia della stagione. Ma la storia è ricca di giocatori che sono passati da una sponda all’altra delle due squadre italiane più titolate a livello europeo con Cantù. Il passaggio Varese-Milano più clamoroso fu quello di Dino Meneghin nel 1981: dopo aver dominato a Varese, Meneghin vinse altri cinque scudetti e due titoli europei a Milano. Altri trasferimenti epocali ma in senso opposto furono quelli di Paolo Vittori da Milano a Varese; di Giulio Iellini da Milano a Varese; di coach Sandro Gamba che da braccio destro di Cesare Rubini passò a fare il capoallenatore all’allora Ignis Varese. Dino Boselli, prodotto del vivaio Olimpia, andò a Varese nell’ambito dell’affare che portò Meneghin a Milano. Nane Vianello, grande artefice della vittoria dell’Olimpia nella Coppa dei Campioni del 1966 passò da Varese a Milano.

LA NUOVA VARESE

Varese ha perso all’esordio in campionato a Sassari e poi ha abbattuto Caserta nella prima gara giocata a Masnago. Il coach al secondo anno Paolo Moretti ha impiegato in quintetto Eric Maynor da playmaker, Melvin Johnson da guardia, Christian Eyenga da ala piccola e OD Anosike da centro mentre una volta per parte sono andati nello starting five Luca Campani e Kristjan Kangur da ala forte. Finora il migliore è stato Melvin Johnson, rookie da Virginia Commonwealth, devastante da tre (9/14 in due gare). Sta giocando bene Christian Eyenga che viene utilizzato da ala piccola: per ora non ha segnato da tre ma ha il 70.6% da due. E’ un giocatore con un passato NBA che crea mismatch con la sua taglia fisica e l’atletismo. OD Anosike, che in Italia è stato già a Pesaro, Avellino e Brindisi, come al solito si candida al titolo di miglior rimbalzista del torneo, ne ha 11.0 di media dopo due gare. Eric Maynor, playmaker con un passato significativo nella NBA, sta distribuendo 7.0 assist a partita. Norvel Pelle è un centro leggero e giovane, grande saltatore e rimbalzista offensivo con passato in Asia e l’anno scorso addirittura in Libano. Gli italiani sono pericolosi al tiro, incluso il lungo Campani oltre ovviamente a Cavaliero.

GLI ARBITRI – La partita tra Olimpia e Varese sarà diretta da Carmelo Paternicò, Carmelo Lo Guzzo e Dario Morelli.

LE CIFRE DI McLEAN – Gli 8 tiri liberi a segno di Jamel McLean contro Avellino sono il secondo valore della sua carriera italiana. Il massimo di tiri liberi segnati sono stati 9, lo scorso anno contro Avellino. Allora, McLean eseguì 10 tiri liberi. Contro Avellino sono stati 9. McLean ha 4.5 falli subiti per gara, è 10/13 dalla lunetta e sta segnando 12.0 punti a partita in 16.0 minuti di utilizzo.

Condividi l’articolo con i tuoi amici e supporta la squadra

Condividi l’articolo con i tuoi amici e supporta la squadra

URL Copied to clipboard! Copia link