Aveva bisogno di difesa e rimbalzi l’Olimpia per tentare un’impresa in assenza di tre guardie e un’ala tiratrice, ma in EuroLeague non si può vincere in trasferta facendo 8/30 da tre e restando sotto il 40% da due. L’Olimpia ha avuto in attacco fiammate di orgoglio, si è adattata a quintetti inediti, dando tanto spazio ad un buonissimo Alviti, a Ricci da ala piccola, ma ha avuto anche problemi di falli. A conti fatti quelli che nel primo tempo hanno eliminato naz Mitrou-Long, il migliore in una ripresa da 19 punti, sono stati un fattore rilevante. Lo Zalgiris vince quindi la sua quarta gara interna su quattro, 71-62.

IL PRIMO QUARTO – L’Olimpia costruisce un gran numero di buoni tiri, principalmente da tre, in parte anche sfidata dallo Zalgiris, ma non trova mai il bersaglio, va sotto 7-0, ma resta in gara grazie alla difesa e al buon lavoro svolto a rimbalzo. Due volte torna a meno uno, con una schiacciata di Thomas e poi una tripla di Pangos, anche dopo il secondo fallo di Melli. Nel finale del periodo però, in situazione di bonus, il centro dello Zalgiris Birutis va in lunetta quattro volte e firma il nuovo allungo lituano, 16-11, mentre anche Mitrou-Long ha due falli a carico.

IL SECONDO QUARTO – Praticamente nel primo possesso difensivo arriva anche il terzo fallo di Mitrou-Long a scombinare la già ridotta rotazione degli esterni. Lo Zalgiris ne approfitta per scavare otto punti di margine con un gioco da tre completato da Lekavicius. L’Olimpia riparte di energia, si riporta sotto, ma su un antisportivo fischiato ad Alviti perde di nuovo contatto. Ne nasce un possesso da cinque punti che la spinge sotto di 11, 29-18. Kevin Pangos prova a guidare la reazione. Cinque punti consecutivi ricuciono il divario a meno otto, ma Smits sulla sirena a rimbalzo sancisce il 34-24 dell’intervallo.

Johannes Voigtmann

IL TERZO QUARTO – Keenan Evans usa velocità, atletismo e fiducia per caricarsi lo Zalgiris sulle spalle. Con cinque punti consecutivi apre 13 punti di margine a favore della squadra di casa. Qui la partita si ferma, almeno quando Evans va a riposare in panchina e anche l’attacco dello Zalgiris soffre. Nel momento in cui l’Olimpia sembra sbloccarsi al tiro, una tripla la mette Hall, due di fila Mitrou-Long, il deficit resta a quota 10 punti perché un incomprensione difensiva concede un canestro facile a Birutis e Evans chiude il periodo con un’altra prodezza, che vale il 49-39.

IL QUARTO QUARTO – L’Olimpia produce il massimo sforzo. Mitrou-Long mette la terza tripla, un’altra la segna Alviti. Il vantaggio dello Zalgiris è ridotto a cinque punti. Evans allenta la pressione sulla squadra di casa con un’altra prodezza, questa volta dall’arco. Milano però risponde. Alviti taglia e converte un assist di Hines, Voigtmann schiaccia a rimbalzo il meno quattro. Nel momento migliore di Milano, Brazdeikis segna dalla mediae Butkevicius con una palla rubata riapre otto punti di divario a metà del quarto. In una gara che marcia a punteggio basso e senza veri tiratori ad allargare il campo la rimonta diventa impossibile. Lo Zalgiris scollina oltre la doppia cifra di vantaggio con una tripla dall’angolo di Butkevicius. Mitrou-Long con sei punti consecutivi (tre tiri liberi e gioco da tre) insieme a Hall ricuce fino a meno cinque, palla in mano, ma si ferma qui. Finisce 71-62

Deshaun Thomas

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