Dopo tre gare interne consecutive, l’Olimpia di EuroLeague torna a giocare in trasferta, per la settima volta, una trasferta particolare perché è la terza a Belgrado ma contro il Maccabi Tel Aviv. Si gioca in un tempio del basket serbo, il vecchio Pionir, ora intitolato al grande allenatore Asa Nikolic, contro una rivale antica. Il Maccabi ha perso cinque delle ultime sei partite, mentre l’Olimpia ha vinto quattro delle ultime cinque, per quel che significa. A Belgrado, il Maccabi ha battuto il Real Madrid e nel suo percorso vanta anche un successo nel derby con l’Hapoel, che comanda la graduatoria. L’Olimpia arriva a questa sfida con un bilancio in parità su tutta la linea: è 6-6 in assoluto, è 3-3 in casa, è 3-3 in trasferta, è 1-1 nelle partite disputate a Belgrado. Il Maccabi ha perso l’ultima gara di EuroLeague a Bologna giocando però senza tre elementi chiave del suo organico, ovvero la guardia Lonnie Walker IV, l’ala forte Jaylen Hoard e TJ Leaf, ala forte che è al debutto in EuroLeague ma sta producendo numeri di alto livello. Walker e Hoard saranno però disponibili contro l’Olimpia. Al contrario, non ci sarà Jeff Dowtin Jr, che si è infortunato nell’ultimo turno di campionato e dovrà stare fermo per alcune settimane. L’Olimpia ha appena ritrovato Josh Nebo – che ha giocato solo tre gare finora, con 10 su 13 dal campo, l’Olimpia ne ha vinte due -, accanto a Devin Booker e Zach LeDay e così riavrà profondità nel settore dei lunghi. Oltre a Nate Sestina, non ci sarà Stefano Tonut – impegnato con la Nazionale – e non ci sarà Lorenzo Brown il cui rientro dovrebbe comunque essere imminente. In compenso, out Brown, Quinn Ellis nelle ultime otto gare ha avuto 11.4 punti e 5.5 assist di media con il 58.8% da tre, occupando bene il ruolo di point-guard titolare. Ovviamente, sarà anche la prima partita ufficiale da capo allenatore di Peppe Poeta dopo le due in cui ha guidato la squadra ma come sostituto di Ettore Messina.

NOTE – Maccabi Tel Aviv-Olimpia Milano si gioca mercoledì 26 novembre alle ore 18:00 all’Asa Nikolic Hall, ex Pionir, di Belgrado, con diretta su Sky Sport.

Nico Mannion contro Tamir Blatt

GLI ARBITRI – Carlos Peruga (Spagna), Gytis Vilius (Lituania), Marcin Kowalski (Polonia)

COACH PEPPE POETA- “Affrontiamo una squadra dotata di grande talento offensivo che fino ad oggi le partite che ha perso le ha perse quasi sempre in volata quindi vale più della posizione che occupa in classifica. Noi dovremo essere bravi nella transizione difensiva e a lavorare bene contro le versatilità dei lunghi del Maccabi; in attacco cercheremo di avere un buon ritmo per giocare con un buon fluidità”.

Zach LeDay segna sotto lo sguardo di Roman Sorkin nella partita della scorsa stagione

MACCABI TEL AVIV OUTLOOK – Allenato dall’ex leggendaria guardia israeliana Oded Katash, il Maccabi è una squadra con una forte impronta americana e tanto talento, soprattutto tra i giocatori perimetrali. Di solito, il playmaker titolare è Tamir Blatt, figlio dell’ex allenatore del Maccabi David Blatt (che ha vinto l’EuroLeague 2014, proprio a Milano), un giocatore piccolo ma aggressivo e agonista, che ha una media di 6.3 punti e 5.3 assist a partita. L’altro playmaker è Jeff Dowtin Jr., che ha giocato 87 partite in quattro stagioni di NBA, l’ultima a Philadelphia, meno passatore di Blatt ma più tiratore (9.9 punti a partita, 42.9% da tre punti). Il titolare nel ruolo di guardia è Lonnie Walker IV, che ha iniziato la scorsa stagione con lo Zalgiris ed è poi tornato in NBA a Philadelphia insieme a Dowtin e Brissett. Walker (13.7 punti a partita, 32.4% da tre) è un giocatore offensivo esplosivo, particolarmente dotato nell’uno contro uno. Nonostante abbia solo 27 anni, ha già trascorso sette stagioni in NBA, le prime cinque delle quali a San Antonio, con 342 presenze complessive. Nei due ruoli del backcourt giocherà il nuovo arrivato Iffe Lundberg, nazionale danese con un passato al CSKA Mosca, Bologna e Partizan. Il reparto guardie è completato da Jimmy Clark (5.6 punti e 3.8 assist a partita), che ha giocato l’anno scorso per il Bnei Hertzelya in Israele, e dal veterano John DiBartolomeo (3.4 punti e 1.5 assist in 12.2 minuti in campo), altro difensore competitivo e aggressivo. L’ala piccola titolare è Oshae Brissett (attualmente ha una media di 9.0 punti e 5.1 rimbalzi a partita), anche lui un veterano NBA con sei anni di esperienza e 233 partite giocate, due stagioni fa a Boston durante la loro corsa al titolo e l’anno scorso a Philadelphia. La sua riserva è Will Rayman (2.2 punti e 1.8 rimbalzi in nove minuti in campo). Come ala grande, Jaylen Hoard è da due anni uno dei giocatori più continnui del Maccabi, con il suo gioco a due dimensioni e la pericolosità nel tiro da fuori. Hoard è il giocatore più utilizzato da Katash, con 28.3 minuti a partita, 13.1 punti con il 54.9% da due, il 44.4% da tre e 7.1 rimbalzi a partita. Sia Brissett che Rayman possono giocare come ala grande quando necessario, così come TJ Leaf (9.9 punti e 4.9 rimbalzi a partita, 64.4% da due, 50.0% da tre), ottimo rimbalzista offensivo grazie al tempismo e senso della posizione. Leaf, che ha frequentato UCLA negli Stati Uniti, ha giocato quattro stagioni in Cina prima di trasferirsi al Maccabi. Katash lo utilizza anche come centro dietro allo starter Roman Sorkin, elemento chiave della nazionale, che ha una media di 12.8 punti e 3.6 rimbalzi a partita, tira con il 62.4% da due, ed è un giocatore vivace in area, attivo nei rimbalzi offensivi. L’altro centro è il nazionale brasiliano Marcio Santos (7.5 punti a partita, con il 63.2% da due), anche lui pericoloso dall’arco (11 su 18 finora), alla sua seconda stagione in Europa (la prima è stata a Ulm, in Germania).

I PRECEDENTI Vs MACCABI– L’Olimpia ha vinto due delle sue tre Coppe dei Campioni battendo in finale il Maccabi Tel-Aviv. A Losanna il 2 aprile 1987, finì 71-69 per Milano, coach Dan Peterson. Un anno dopo, a Gand, finì 90-84 sempre per l’Olimpia. L’allenatore era Franco Casalini. In tutto, le due squadre si sono affrontate 40 volte e il bilancio è di 20-20. A Milano è 13-6 per l’Olimpia. A Tel Aviv 14-5 per il Maccabi. In campo neutro è 2-0 per l’Olimpia e i due precedenti riguardano proprio le due finali di EuroLeague vinte da Milano. A queste due gare andrebbero aggiunte le due sfide dell’Euroclassic di Chicago e New York del 2015 con una vittoria per parte. Nell’era EuroLeague il bilancio è 15-11 per il Maccabi, 9-4 per l’Olimpia a Milano. Nella stagione 2020/21, l’Olimpia ha interrotto un digiuno che durava dal 1987 vincendo a Tel Aviv 86-85 dopo un tempo supplementare con il jumper della vittoria segnato da Malcolm Delaney. Lo scorso anno ha vinto in trasferta 107-74 ma si giocava anche allora a Belgrado.

LA MACCABI CONNECTION – Josh Nebo ha giocato per il Maccabi per due stagioni, disputando 78 partite di Eurolega. In due anni, ha segnato 724 punti e catturato 517 rimbalzi. Anche Lorenzo Brown ha giocato due stagioni per il Maccabi, disputando 73 partite di Eurolega, segnando 1.076 punti e distribuendo 423 assist.

Leandro Bolmaro a canestro contro Roman Sorkin

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