Letteralmente, il canestro da tre con cui Nik Melli ha vinto la partita di Cremona non è un “buzzer beater”. Letteralmente lo è solo quando la partita finisce con il canestro e gli avversari non hanno più tempo per rispondere. In questo caso, hanno avuto un’ultima opportunità avanzando la palla dopo il time-out. E Melli è arrivato a chiudere tutto, con una stoppata che vale quanto il canestro. Era successo anche contro Brescia nella prima giornata della stagione 2022/23: il Capitano stoppò Kenny Gabriel e salvò la vittoria dell’Olimpia. La sua è stata quindi una “buzzer beating block” come aveva fatto Andrew Goudelock nella finale scudetto del 2018 in Gara 5. Prendendo in esame gli ultimi 10 anni di campionato italiano, e con una interpretazione meno letterale di “buzzer beater” sono stati sei i canestri della vittoria dall’Olimpia, considerando tali solo quelli segnati lasciando meno di due secondi sul cronometro.

Un autentico “buzzer beater” è stato quello di Devon Hall nella stagione 2022/23 contro Brindisi. Sotto di due, rimessa con 2.1 secondi da giocare, Hall passò la palla a Johannes Voigtmann, la ricevette indietro e scagliò da nove metri la tripla della vittoria di un punto senza permettere agli avversari nemmeno di tentare un tiro disperato da canestro a canestro.
Ci andò vicino nel 2015/16, Gara 3 dei quarti di finale dei playoff, Alessandro Gentile: il suo jumper dalla media sopra le braccia estese di Davide Pascolo fu quello della vittoria. Il cronometro venne fermato con 83 centesimi rimasti. Un tempo troppo piccolo per rispondere. Domenica scorsa, dopo il canestro di Melli alla Vanoli sono rimasti 1.2 secondi. Abbastanza per un time-out e un catch-and-shoot. Avere un time-out di riserva in questi casi fa tutta la differenza del mondo.

Sempre contro Cremona, però al Forum, stagione 2017/18, Mindaugas Kuzminskas convertì un alley-oop da rimessa di Vlado Micov per schiacciare il canestro della vittoria. Mancavano 1.4 secondi. Un’altra volta contro Cremona, ancora a Milano, stagione 2019/20, Micov dall’angolo in contropiede segnò la tripla della vittoria su assist di Michael Roll. Mancavano 1.6 secondi alla fine. In questi ultimi due casi, gli avversari non avevano più time-out da spendere quindi di fatto non ebbero chance di rimediare. In Gara 1 dei playoff del 2021, contro Venezia, Shavon Shields, che ricevette da rimessa con 6.9 secondi da giocare, attaccò Mitchell Watt e arrivò al ferro segnando il canestro della vittoria. Mancavano 1.7 secondi e la Reyer non ebbe la possibilità di rispondere. Viceversa, la tripla di Vlado Micov a Venezia nella stagione 2019/20 su scarico di Rodriguez venne segnata a 4.3 secondi dalla sirena.

Allargando a tutte le competizioni, sempre limitandoci agli ultimi dieci anni, ci sono stati quattro puri buzzer beater. Nel 2019/20 la tripla di Vlado Micov a Valencia in EuroLeague; nel 2020/21, Gara 1 dei playoff di EuroLeague, l’alley-oop di Malcolm Delaney per Zach LeDay contro il Bayern; nel 2014/15 il canestro di MarShon Brooks contro Avellino nei quarti di Coppa Italia a Desio e due anni dopo, a Rimini, stessa competizione, quello di Milan Macvan contro Brindisi. Più la tripla di Mike James contro l’Efes ma con 1.0 secondi rimasti.