Il 9 gennaio 1936 è la data ufficiale di fondazione dell’Olimpia Milano (anche se il club da cui discende, il Dopolavoro Borletti, cominciò la sua attività già nel 1931). Qui la storia, anno per anno, dei secondi quindici anni di esistenza, dal 1952 al 1966. Per vedere la storia dei primi 15 anni clicca qui
Stagione | Note |
1951/52 | Arriva anche il three-peat, il terzo scudetto dell’era Rubini |
1952/53 | L’Olimpia vince il quarto scudetto in fila. Debutta Renato Padovan. Giovanni Miliani perde la vita in un incidente sul lavoro |
1953/54 | Il quinto scudetto consecutivo arriva precedendo le due squadre di Bologna, Gira e Virtus. Stefanini vince il titolo di miglior marcatore della Serie A per il quarto anno di fila |
1954/55 | La Virtus Bologna conquista lo scudetto, il Borletti finisce terzo. Stefanini perde lo scettro di capocannoniere a favore di Tonino Zorzi e a fine stagione lascia l’Olimpia e finisce la carriera a Gallarate |
1955/56 | Il Borletti ingaggia il primo straniero nella storia del club, il greco Mimis Stephanidis. Da Trieste arriva a Milano, Gianfranco Pieri. La Virtus vince il titolo, l’Olimpia è seconda |
1956/57 | Ron Clark è il primo americano nella storia del club. L’Olimpia diventa Simmenthal e conquista il 10° scudetto. Decisiva la vittoria sulla Virtus Bologna campione in carica dopo un tempo supplementare a Milano. È il primo scudetto vinto da Gianfranco Pieri e Sandro Riminucci, acquistato da Pesaro |
1957/58 | Il centro George Bon Salle sostituisce Clark. L’11° scudetto viene vinto a Bologna all’ultima giornata con 33 punti di Sandro Riminucci. |
1958/59 | Il nuovo americano è Pete Tillotson. Arriva il 12° scudetto, terzo consecutivo. L’Olimpia vince a Bologna dopo un tempo supplementare, ma perde la gara di ritorno. Quando sembra tutto pronto per lo spareggio la Virtus perde a Pesaro mentre l’Olimpia non sbaglia |
1959/60 | Gli stranieri non sono ammessi. L’Olimpia acquista Paolo Vittori dalla Motomorini Bologna. Vince il quarto scudetto di fila perdendo due volte in tutta la stagione, ma sconfiggendo due volte la Virtus Bologna. Lo scontro decisivo a Bologna, a pari punti: il Simmenthal vince ed è tricolore |
1960/61 | Il Simmenthal finisce solo terzo nel campionato vinto da Varese. Gabriele Vianello lascia Varese per Milano, ma l’Ignis blocca il trasferimento rinviandolo di un anno |
1961/62 | Arriva prima a pari merito con Varese e disputa lo spareggio a Bologna, il primo di cinque, imponendosi 68-61 con il difensore Giandomenico Ongaro grande protagonista insieme a Paolo Vittori, autore di 23 punti |
1962/63 | Altro scudetto, il sesto in sette anni, questa volta senza ansie, ma storico perché ottenuto senza sconfitte, 26 gare giocate e 26 vinte |
1963/64 | Torna a imporsi Varese. Il Simmenthal perde tre gare contro due. Partecipa alla Coppa dei Campioni e arriva fino alla semifinale, superata dal Real Madrid |
1964/65 | È il primo scudetto vinto da Massimo Masini e anche il primo di Giulio Iellini. È importante perché permette all’Olimpia di accedere alla Coppa dei Campioni successiva. A fine stagione, Paolo Vittori passa a Varese |
1965/66 | La Federazione riapre agli stranieri. L’Olimpia sceglie Skip Thoren per il campionato; Bill Bradley gioca solo in Coppa dei Campioni. L’Olimpia la vince battendo a Bologna lo Slavia Praga. In campionato, c’è il secondo spareggio con Varese perso in campo e vinto a tavolino per l’irregolare utilizzo di Frank Gennari da parte dell’Ignis |