L’Olimpia perde l’imbattibilità in campionato dopo 10 successi a Venezia. La Reyer comanda dall’inizio alla fine, anche con 20 punti di scarto. L’Olimpia concede 34 punti nel primo periodo, ovviamente troppi, diventa davvero minacciosa solo nel quarto periodo quando, aiutata dalla difesa a zona, e reduce da un break favorevole nella parte conclusiva del terzo quarto, si riavvicina addirittura a tre punti. Ma non ha continuità, paga lo sforzo, incassa un canestro su timbalzo d’attacco e poi la tripla della staffa di Ariel Filloy. L’Olimpia era senza Milan Macvan (spalla sinistra) e senza Ricky Hickman (borsite al tendine d’Achille, fuori per motivi precauzionali). Finisce 88-84 per l’Umana.
IL PRIMO TEMPO – Venezia parte con una tripla di McGee, una di Haynes, un jump-hook di Hagins e vola via 8-3 convincendo Coach Repesa al primo time-out dopo 150 secondi di partita. L’Olimpia in attacco è molle, non trova buoni tiri, non rientra bene in difesa, non chiude sui tiratori. McGee ed Haynes segnano ancora dall’arco e il secondo time-out di Repesa avviene con l’allarme già suonato sul 18-3 Venezia in tre minuti di partita. Milano esce meglio dalla seconda sospensione, esegue qualche buon possesso, torna a meno 10, su un pick-and-roll Kalnietis-McLean anche se a Simon fischiano un tecnico per proteste. L’Olimpia si avvicina a meno otto con un primo quarto da nove punti di Rakim Sanders ma la difesa non ha continuità, incassa cinque triple, poi un gioco da tre punti di Jamelle Hagins. Alla fine del primo periodo è 34-22 Reyer. Difensivamente il secondo quarto comincia anche peggio del primo: Tonut da tre, facile canestro in entrata di Hagins. Venezia decolla. La risposta arriva con Sanders in entrata, poi un gioco da tre punti di Abass, due tiri liberi di Raduljica per ripristinare il meno 12 di inizio quarto. Qui però la situazione falli si fa pesante, tre Fontecchio, due Sanders, Abass e McLean, due Raduljica compreso un tecnico per simulazione. La Reyer va a ripetizione in lunetta e con i tiri liberi conserva un vantaggio consustente che l’Olimpia riduce a otto punti pur con qualche errore nei liberi e senza continuità anche nel momento dei cinque punti consecutivi di Dragic. All’intervallo è 49-41 Venezia.
IL SECONDO TEMPO – Il ritorno dall’intervallo è un dejavu difensivo. Tiri da tre aperti per Haynes, l’energia di Peric e Hagins a sovrastare quella dei lunghi di Milano. Repesa prova con i cambi poi sul meno 17, 62-45, è obbligato al time-out. Venezia dilaga a +21 sul 70-49 quando McGee con una tripla rocamboleca batte l’infrazione di 24″. Dragic risponde da tre, poi arriva un passaggio favorevole con un canestro di forza di McLean e un jumper dalla media di Simon. In difesa l’Olimpia prova la 1-3-1, forza qualche tiro fuori, non è arrembante nella propria rimonta ma finisce con un 12-2 che le permette di chiudere il terzo quarto a meno 12 dopo essere stata a meno 21, 72-61. Venezia prova a chiudere la partita in avvio di quarto periodo. Sanders commette il quimto fallo. Simon da tre accorcia a meno nove, ma Hagins da sotto e poi con una difesa forte su McLean permette alla Reyer di tenere Milano a distanza (nove punti quando Kalnietis segna in entrata subendo anche fallo da McGee). Qui, l’Olimpia sbaglia quattro tiri liberi su cinque ma la difesa improvvisamente regge. Un canestro di Dragic su assist di Kalnietis vale il meno sei e il time-out urgente di De Raffaele con 4’02” da giocare. Una tripla di Abass poi McLean ricuciono a meno tre ma l’Olimpia non chiude. Un canestro di Ejim e una tripla di Filloy risultano decisive e per l’Olimpia è la prima sconfitta in campionato dopo 10 vittorie.