Un’altra brutta notte per l’Olimpia di EuroLeague, a Barcellona. Una partita complicata dall’assenza dell’ultimo minuto di Kruno Simon (schiena), è scappata via fin dal primo momento e non c’è stato modo di rimetterla in piedi. Reazione blanda ma soprattutto poca difesa. Il Barcellona, che si era presentato a questa gara con 70.1 punti di media (ultima in EuroLeague), ha superato la soglia in tre quarti dominando con Ante Tomic vicino a canestro, trovando l’ispirazione di un micidiale Petteri Koponen dall’arco. L’Olimpia ha avuto problemi di falli, con gli esterni, ha sofferto a rimbalzo, giocato con Sanders da 3 e con tre playmaker ma non ha mai capovolto l’inerzia della gara. Il più continuo è stato Rakim Sanders, altri hanno avuto sprazzi buoni, Milan Macvan, il finale di Andrea Cinciarini ad esempio, ma nulla da rimarcare davvero. L’Olimpia si è presentata a questa partita con la difesa più “permissiva” della competizione numericamente e il Palau ha confermato i problemi della squadra nella propria metà campo. 89-75 il finale,

IL PRIMO TEMPO – Il Barcellona usa tutta la sua fisicità scegliendo un quintetto maxi con Victor Claver da ala piccola nominale accanto a Justin Doellman e Ante Tomic. Il centro croato è il giocatore più insidioso nei primi minuti, segna sei punti consecutivi incluso un jumper allo scadere dei 24″, inoltre l’Olimpia soffre a rimbalzo. Ma dal primo time-out, il Barcellona esce senza ostacoli. Tomic sul pick and roll va a canestro indisturbato anche quando McLean rimpiazza Raduljica. L’attacco vive su un paio di iniziative di Kalnietis. Il bonus è bruciato in fretta con due falli di Abass, due di Dragic. La tripla in transizione, da fermo, di Rice vale il 18-6 Barcellona. Il vantaggio sale a 14 punti, poi l’Olimpia risponde con un gioco da tre di Macvan, uno di McLean, un gran rimbalzo offensivo di Fontecchio che genera due liberi a segno di Kalnietis. Sale di tono l’esecuzione dei giochi d’attacco ma non quella difensiva. Il Barcellona trova due triple consecutive di Koponen, poi anche quella di Navarro per il massimo vantaggio, 15 punti. Alla fine del primo periodo è 32-19. L’Olimpia trova un gioco da tre di Sanders a inizio secondo quarto. I falli costringono Repesa a schierare Rakim da tre. La difesa si espone ancora sul perimetro. Koponen replica due triple cancellando un momento favorevole all’Olimpia, spingendola ancora a meno 15, sul 39-24. Repesa si abbassa giocando con i tre playmaker. Il Barcellona, con un divario nei tiri da tre abissale (6-1 all’intervallo), scava 17 punti di margine su una schiacciata in contropiede di Alex Renfroe. Qui l’Olimpia produce un parziale di 5-0 firmato tutto da Sanders con la prima tripla di squadra, una rubata e un lay-up in contropiede. Servono per chiudere il tempo sotto di 14, 49-35.

IL SECONDO TEMPO – Il Barcellona comincia il terzo periodo con un parziale di 5-0, Dragic prova a scuotere i compagni con quattro punti consecutivi ma è solo un attimo. Poi segna Navarro da tre, segna Tomic con un comodo lay-up e il time-out di Repesa coglie l’Olimpia sotto di 20, 59-39. Rakim Sanders prova a tirare su la squadra ma è troppo solo. Quando fa una sosta in panchina, nessuno lo “sostituisce”. Koponen torna in campo per mettere un’altra tripla. Il terzo quarto non alimenta speranze. Il Barcellona lo chiude avanti 72-51. Nel quarto periodo, l’Olimpia trova un minimo di contropiede e tiro da fuori. Questo permette di ridurre il margine a 17 dopo due triple di Hickman e un’entrata di Cinciarini ma non ci sono i margini per diventare pericolosi. 89-75 il finale.

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