La rezione attesa dell’Olimpia è durata solo un quarto, chiuso bene avanti di cinque, 21-16, poi il tracollo in un secondo periodo da otto punti, sofferenza a rimbalzo, avversari ispirati, che ha generato un secondo tempo senza storia. Il finale è 86-72.

IL PRIMO TEMPO – Il Panathinaikos parte “piccolo” con Kenny Gabriel e Demetris Nichols nelle due posizioni di ala e Chris Singleton da centro. Ci sono molti errori al tiro. L’Olimpia usa Raduljica sotto canestro e va avanti 9-6 segnando a rimbalzo d’attacco. Dopo il primo time-out, Nick Calathes mette due triple consecutive firmando un solitario 6-0 per il Panathinaikos. L’Olimpia risponde forte: in tre possessi consecutivi esegue alla perfezione e si procura facili canestri da sotto. Così rimette la testa avanti e chiude il primo periodo al comando 21-16 con una relizzazione in entrata di Hickman. All’inizio del secondo l’attacco fa confusione, il Panathinaikos segna in tap-in con Bourousis e da fuori con Mike James. Il 4-0 consiglia a Repesa di fermare la partita. Ma il time-out non cambia nulla: Nick Pappas mette due liberi, Bourousis completa un gioco da tre punti, James schiaccia in transizione. Repesa deve bruciare il secondo timeout del quarto ma dopo un parziale di 11-0 interrotto da una tonante schiacciata di Sanders. L’Olimpia si riavvicina a meno uno, sul meno tre ha la tripla del pareggio di Sanders ma è respinta dal ferro, lo stesso succede a quella di Simon. Il Panathinaikos spara due triple, Fotsis e James con le quali spacca l’equilibrio una seconda volta. All’intervallo è 40-29 Panathinaikos.

IL SECONDO TEMPO – Il Panathinaikos parte con due triple che aggravano il parziale negativo. L’Olimpia va sotto di 17 prima di rispondere con Repesa a chiamare time-out dopo 58 secondi. McLean è il più energico in questa fase, lui e Dragic guidano il tentativo di rimonta, frustrato da due triple consecutive di James Feldeine. Il contraccolpo è violento. Repesa prova a frugare in panchina inserendo prima Bruno Cerella e poi Andrea Cinciarini. Ma Calathes è padrone della partita. Un lay-up di Fotsis scava 21 punti di ritardo poi 22 alla fine del terzo, 64-42. Il quarto periodo diventa un’odissea anche perché il Panathinaikos è in grande serata e sbaglia pochissimo.

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