La finale rispetta il fattore campo anche in gara 3. Per l’Olimpia è la prima sconfitta esterna nei playoff mentre Trento in casa adesso è 5-0. Finisce 72-65 con Trento che nel quarto periodo segna solo un canestro dal campo (1/11) ma riesce a vincere perché a Milano manca la zampata decisiva, ha problemi di falli per tutta la partita, è penalizzata da palle perse e soprattutto rimbalzi offensivi (17, decisamente troppi). Coach Pianigiani voleva aumentare il numero di tiri liberi ma nella realtà il divario è stato indigeribile, con l’Olimpia senza liberi in un primo tempo (Trento mai in bonus) in cui il livello di fisicità e contatti permessi ha condizionato la gara. Trento ha avuto più energia in una partita molto diversa dalle prime due in cui ha tirato 30 tiri liberi a 10. L’Olimpia però ha lottato fino alla fine, rientrando da meno 15 a meno quattro costringendo la Dolomiti a sudarsi la vittoria. Lunedì c’è gara 4, stesso campo.
IL PRIMO TEMPO – Le percentuali di gara 2 sono lontane, in avvio si sbaglia tanto, anche tiri buoni. L’Olimpia scatta avanti 8-2 dopo la seconda tripla, di Kuzminskas, ma a Goudelock fischiano due falli veloci e il bonus viene esaurito in meno di cinque minuti, così sono i tiri liberi di Hogue a tenere Trento a contatto. Gli assist di Cinciarini (quattro nel primo periodo) conservano cinque punti di vantaggio per Milano sulla schiacciata di Tarczewski. Ma dopo il time-out di Coach Buscaglia e un altro giro di cambi, Gutierrez alimenta il parziale di Trento e rubando palla manda a canestro Gomes per il sorpasso sul 15-14 obbligando Coach Pianigiani a spendere il suo primo minuto di sospensione. Al rientro Bertans firma il canestro da tre della risposta ma Silins impatta trovando un lungo jumper di tabella. Alla fine del primo quarto è 17-17. Bertans prova a ispirare un nuovo allungo dell’Olimpia con cinque punti consecutivi, ma la tripla di Sutton riporta Trento in parità. Sono un paio di palle perse, una su un potenziale contropiede, e troppi rimbalzi d’attacco a permettere a Trento di scattare sul più quattro dopo che Pianigiani ha utilizzato Micov da 4 ed è tornato a giocarsi la carta Goudelock con due falli. Il primo a rispondere è proprio Goudelock con una tripla, poi è una combinazione Pascolo-Tarczewski a riportare Milano a meno uno. Dopo un time-out. Jerrells – cui Trento non concede il tiro da fuori ma attacca l’area – produce il sorpasso Olimpia ma anche Tarczewski si vede costretto ad un passaggio imprevisto in panchina su un fallo sanzionato a rimbalzo. Milano soffre l’aggressività trentina a rimbalzo (otto in attacco nel primo tempo contro uno), ma anche un metro arbitrale molto diverso da quello delle prime due partite che consente alla squadra di casa di non bruciare mai il bonus e non concedere alcun viaggio in lunetta all’Olimpia (8-0 il parziale). La conseguenza è che alla fine del primo tempo in una tonnara tecnica, Trento è avanti 35-31.
IL SECONDO TEMPO – Trento scatta 5-0 con una tripla di Silins e un canestro ravvicinato di Hogue. A Goudelock fischiano il terzo fallo, l’Olimpia risponde con una tripla di Cinciarini ma poi su tanti contatti subentra la frustrazione e con quella sale l’energia della squadra di casa e scende quella di Milano. A metà del periodo, il vantaggio di Trento si dilata a 15 punti. L’Olimpia rientra a meno 10 su un rimbalzo d’attacco di Gudaitis, più efficace sotto lo specchio avversario che sotto il proprio, e poi ancora su una tripla di Jerrells anche se il suo secondo tentativo sulla sirena del terzo, che avrebbe ridotto il margine a sette punti, è respinto dal ferro. Alla fine del periodo, Trento è avanti 58-48. L’Olimpia non trova la fluidità delle prime due partite, il livello di fisicità è differente, e non riesce a segnare per quasi tre minuti. Torna a meno 11 con un tiro libero di Gudaitis poi a sette su due penetrazioni di Bertans. La difesa di Milano nel quarto è solida. Quando Jerrells segna da tre il distacco si riduce a cinque punti e la Dolomiti ha segnato nel periodo solo dalla lunetta. Sul meno quattro l’Olimpia sbaglia con Micov la tripla del meno uno. Non riesce ad avvicinarsi perché Trento continua a viaggiare in lunetta. Qui arrivano il quinto fallo di Bertans, che in questa serie non riesce a stare in campo letteralmente, e quello di Tarczewski su uno scontro con Hogue. Trento può allungare, un tiro libero dietro l’altro e vince gara 3.