Ecco la seconda parte dell’intervista di Jordan Theodore con Olimpia Milano Tv. Qui parla soprattutto delle aspettative sulla nuova stagione.
EuroLeague – “Sono super carico per questa opportunità. Quando giochi in altre leghe quello che vuoi è la possibilità di giocare contro le squadre di EuroLeague. Se controllate la mia storia ho sempre fatto bene contro le squadre di EuroLeague. Voglio giocare in EuroLeague al livello di EuroLeague tutte le sere e mostrare le mie qualità contro i migliori giocatori d’Europa. Da giocatore vuoi sempre competere con i migliori ogni volta che vai in campo. L’EuroLeague mi dà questa opportunità e la vivo con determinazione”.
Le sue cifre contro le squadre di EuroLeague (oltre 20 punti e sette assist di media) – “Ho sempre giocato con fiducia, ho avuto una grande stagione l’anno scorso, dovevo fare tante cose per la mia squadra, dovevo giocare tanti minuti e so che quest’anno sarà diverso. Attorno ho tanti giocatori di talento, il mio ruolo qui sarà differente da quello che avevo ma il mio livello di fiducia non è mai stato così alto ed essere all’Olimpia Milano è come un sogno che si avvera. Sono finalmente arrivato qui dove mi sono sempre visto, in mezzo ai migliori giocatori d’Europa. E sono qui perchè la mia presenza si avverta”.
L’esperienza con la Macedonia – “E’ stato bello avere la posssibilità di giocare per una nazionale europea. Mi ha insegnato che per me era basket ma in realtà rappresenti un paese e tutto è più importante. All’inizio non l’aveva capito: io ero lì per giocare a basket ma poi abbiamo perso con il Kosovo e c’è rivalità tra i paesi. Quando siamo andati lì e qualche tifoso ha cominciato a sputarmi… non mi era mai capitato, non l’avevo mai visto. Ho giocato in Turchia, Francia, Germania e non ho mai avuto a che fare con gente che mi sputava. Quando giochi in nazionale e c’è quel tipo di rivalità succede. Da quel momento ho preso tutto molto più seriamente. All’inizio non è stato facile”.
Gli obiettivi – “Il mio obiettivo è essere la miglior point-guard d’Europa e vincere il più possibile. So che per diventare la point-guard migliore devo guidare la squadra alla vittoria. Per raggiungere i miei obiettivi individuali occorre raggiungere gli obiettivi di squadra. Dobbiamo crescere come gruppo, tutti devono capire che la squadra viene prima di tutto. Poi ci divertiremo. Il basket dev’essere anche divertente, devi divertirti sul campo è una stagione lunga. Naturalmente ci saranno difficoltà ma se ci divertiamo e lavoriamo duro, sarà anche una stagione da ricordare”.
Le caratteristiche – “Mi consideravo un giocatore spettacolare ma non lo sono. Sono un giocatore di grande energia che ama giocare, correre dappertutto, avanti e indietro, servire i compagni, creare tiri aperti per loro. Quello che voglio è vincere, giocare con emotività, coinvolgere il pubblico perché è importante ricevere in cambio supporto. E infine sono uno che non si arrende mai, se siamo sotto di 5 o di 20, io continuo a competere fino al suono della sirena. Lo vuole il killer che c’è dentro di me: combattere e non mollare mai”.