Attraverso il partner Synergy Sports Technology, EuroLeague ha pubblicato sul suo sito web uno studio statistico riguardante i migliori giocatori della competizione nel “finire” al ferro. La definizione di tiro al ferro, ovvero “at-the rim”, riguarda qualsiasi esecuzione che rientri nella categoria schiacciate, lay-up o “floaters”, anticamente i tiri arcobaleno, effettuati arrivando direttamente al ferro ma oggettivamente con un coefficiente di difficoltà superiore. Le situazioni di post-up, gioco spalle a canestro, che non producono uno di questi tiri sono escluse ovviamente dal conteggio. Negli ultimi dieci anni solo un giocatore in EuroLeague ha segnato più di 10 punti per gara di media “al ferro”. Boban Marjanovic, nel 2014/15 quando giocava nella Stella Rossa, segnò 11.7 punti a partita. Si tratta del miglior “finisher” nella storia recente di EuroLeague. Marjanovic, che è 2.21, adesso gioca a Philadelphia nella NBA dopo essere stato a Detroit, San Antonio e nei Los Angeles Clippers.
Ma quest’anno il numero di giocatori che potrebbero chiudere la stagione in doppia cifra nei punti segnati al ferro potrebbe essere senza precedenti. Jan Vesely, del Fenerbahce, sta segnando 11.0 punti di media in queste situazioni; Arturas Gudaitis lo segue con 10.6, ma oltre i 10.0 ci sono anche Brandon Davies dello Zalgiris e Jordan Mickey del Khimki. Michael Eric del Darussafaka (9.7) e Vincent Poirier del Baskonia (9.3) sono vicini alla soglia. Non è strano che siano tutti centri. Sono loro quelli che finiscono più facilmente al ferro, tra rimbalzi offensivi, tap-in, “rollate” e ovviamente anche qualche gioco in post basso con conclusione ravvicinata.
Purtroppo la stagione del nostro Gudaitis è stata chiusa anzitempo da un infortunio che l’ha limitato a 21 presenze, quindi i suoi dati sono gli unici definitivi e confermano la sua presenza nell’elite dei migliori giocatori offensivi d’area del continente. La tabella sotto, in inglese, spiega moltissimo e indica anche la sua straordinaria efficacia. Gudaitis ha 1.51 punti per possesso al ferro.
Gudaitis – secondo Sinergy Sports – ha segnato al ferro l’85 % dei suoi punti totali, di questi il 30 % sono frutto di schiacciate (Vesely è al 44 %) e il 9 % sono stati creati in situazioni di canestro e fallo. In questa specialità, Gudaitis è il numero uno di EuroLeague con 11 “canestro e fallo” di cui sette con completamente del gioco da tre punti (Mike James ne vanta otto di cui sei completati con il tiro libero aggiuntivo).
In definitiva, Gudaitis ha chiuso la sua stagione di EuroLeague con 263 punti in 505 minuti, quindi più di un punto ogni due minuti. Di questi 263 punti, 107 sono stati prodotti dalla lunetta (il 41 %, nettamente il numero 1 di tutta l’EuroLeague) e 156 dal campo. Di questi 156 segnati dal campo, 56 provengono da tiri eseguiti al ferro su 30 tiri (28/30, 93.3%), 62 entro un metro e mezzo dal canestro (ma da non meno di mezzo metro) e altri 36 tra 1.5 e 4 metri. Gudaitis ha finito con il 59.6% nei tiri presi entro 1.5 metri dal ferro e il 47.4% in quelli presi entro i 4 metri.
Prima di infortunarsi, considerata l’aggiunta di un gioco affidabile in post basso, Gudaitis era certamente tra i primi centri dell’intera competizione. Escludendo il paragone con Vesely, che ad inizio carriera era un’ala ed è comunque un centro atipico, molto veloce, saltatore, corridore che nella NBA non veniva mai impiegato spalle a canestro, i numeri di Gudaitis sono superiori a quelli di tutti gli altri grandi del ruolo, come Nikola Milutinov, Brandon Davies (un altro giocatore molto perimetrale), Bryant Dunston, le due torri del Barcellona, Ante Tomic e Kevin Seraphin, e persino dei due giganti del Real Madrid per quanto Gustavo Ayon e Walter Tavares nei confronti statistici risultino penalizzati dal minutaggio. In questo video sotto che risale alla trasferta di Atene con il Panathinaikos, Gudaitis mostra tutta il suo repertorio offensivo: ci sono canestri al ferro “rollando”, catturando un rimbalzo offensivo, ce n’è uno costruito da solo partendo spalle a canestro e battendo sul perno il difensore James Gist e ce n’è uno conquistato a rimbalzo d’attacco e subendo fallo.