Quello che ricorderemo della serie vinta 3-0 con Trento

1)      Il “winning basket” di Alessandro Gentile che ha chiuso la serie 3-0, un bellissimo step-back con jumper dalla media distanza che ha trovato solo rete sopra le braccia estese di Davide Pascolo. Gentile non doveva giocare il primo turno dei playoffs, è rientrato due settimane in anticipo dalla frattura alla mano e ha segnato 12.3 punti di media risultando decisivo nelle ultime due gare

2)      La schiacciata di Rakim Sanders in gara 1, un salto triplo lungo la linea di fondo in cui ha preso possesso del canestro avversario. Sanders ha segnato 21 punti in gara 1 ed è stato importante anche in gara 2 quando una rubata e schiacciata ha innescato la risposta dell’Olimpia allo 0-15 iniziale di Trento.

3)      La schiacciata di Mantas Kalnietis in gara 3, affondando con un ultimo passo poderoso sopra Dominique Sutton cogliendo di sorpresa avversari, compagni e forse anche sé stesso. Kalnietis aveva finito la regular season in una sorta di crisi di tiro ma ne è uscito nel corso della serie.

4)      La palla rubata da Gentile dopo quella di Sanders in gara 2, un gesto difensivo di altissimo livello che va riconosciuto ad un giocatore di cui troppo spesso non si segnala l’applicazione anche nella propria metà campo.

5)      Le due triple consecutive di Gentile e Kruno Simon che hanno spento la fuga di Trento in gara 3, ultimo quarto, quando l’Olimpia è uscita da una serata di tiro negativa con due missili che hanno fatto la differenza apparecchiando la tavola per l’eroismo finale di Gentile.

6)      La capacità dell’Olimpia di vincere tre partite tutte rimontando un handicap iniziale, abitudine pericolosa alla distanza ma al momento confortante per la tenuta mentale.

7)      Le ultime due vittorie ottenute con un Esteban Batista al di sotto del suo standard offensivo, in termini di percentuali soprattutto. L’uruguagio è stato raddoppiato, costretto ad agire dentro un territorio fatto di mille braccia, tanti corpi e giocatori “lunghi” come Wright e Pascolo. L’Olimpia se l’è cavata lo stesso.

8)      La difesa di Charles Jenkins che nelle due gare giocate è stato decisivo nel ridurre al minimo l’impatto di Dominique Sutton, la tremenda ala fisica di Trento, che era stato risolutivo in Eurocup. La sua unica partita significativa è stata gara 2 in cui Jenkins non c’era.

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