Coach Simone Pianigiani ha commentato così la partita con il Fenerbahce: “È chiaro che siamo arrivati scarichi a queste ultime partite. Soprattutto sul piano mentale non eravamo abbastanza in condizione da competere contro un top team. In questa EuroLeague abbiamo dato tutto, siamo stati quasi sempre tra le prime otto, ma per restare lì abbiamo speso tutto e lo stiamo pagando. Mi spiace perché questa era una partita speciale con tutta questa gente, penso che i ragazzi meritino i complimenti ovviamente non per stasera ma per come sono arrivati a competere fino in fondo restituendo all’Olimpia uno status che voleva recuperare. Per farlo hanno speso tantissimo spingendo anche in presenza di infortuni soprattutto penso alla perdita definitiva di Gudaitis ma non solo. Oggi siamo delusi per il momento difficile, per la sconfitta e perché questa posizione ce l’eravamo conquistata in mesi di lavoro duro, ma sarebbe beffardo adesso non considerare questa stagione di EuroLeague per quello che è ovvero un passo avanti importante. Nessuno a inizio stagione ci pronosticava nelle prime otto, abbiamo giocato tanto senza Nedovic e Tarczewski poi senza Gudaitis ma siamo arrivati lo stesso a giocarcela fino all’ultimo”.
Su Nedovic: “Era reduce da un affaticamento muscolare e solo ieri ho avuto il via libera per usarlo, ma ci sono sempre restrizioni di minutaggio. Chiaramente dobbiamo gestire la situazione al meglio perché nei playoff si giocherà ogni due giorni e dobbiamo portarlo lì nella condizione migliore possibile”.
Su James: “È un giocatore genuino, ci tiene e quando fatica si innervosisce. Sono aspetti che noi e lui dobbiamo pulire. Ma due settimane fa era stato straordinario contro l’Olympiacos e la scorsa settimana a Madrid aveva giocato forse la miglior partita della sua carriera. Poi ha finito la benzina”.
Sul resto della stagione: “Quello che dobbiamo fare è ricaricare le batterie per evitare che quanto speso finora influisca sul resto della stagione che per noi è prioritario. Ovviamente adesso abbiamo due o tre settimane in cui non saremo brillantissimi ma lavoreremo per esserlo”.