Venerdi 25 settembre (Italia-Angola alle 10:00 italiane) parte la Coppa del Mondo in tre paesi diversi, Filippine, Giappone e Indonesia. Presenti cinque giocatori dell’Olimpia 2023/24 (Nicolò Melli, Pippo Ricci e Stefano Tonut nell’Italia; Maodo Lo e Johannes Voigtmann nela Germania) più Gigi Datome, al passo d’addio, e Peppe Poeta sulla panchina azzurra. L’Italia figura nel girone A della competizione, in programma a Manila, insieme ai padroni di casa delle Filippine, Angola e Repubblica Dominicana.
OUTLOOK – La Coppa del Mondo è aperta a 32 squadre e si procederà all’assegnazione di ogni singolo posto (in sostanza nessuna squadra andrà a casa subito dopo la prima fase) perché il torneo vale anche come qualificazione alle Olimpiadi del 2024 a Parigi. La prima squadra classificata di ogni continente affiancherà i padroni di casa della Francia assieme alla seconda squadra delle Americhe e la seconda europea (sei posti a disposizione su 11 quindi). Le prime 19 squadre non qualificate verranno ammesse ai tornei Preolimpici (tra di esse però deve essere presente almeno una squadra africana, una americana, una asiatica od oceanica).
LA FORMULA – Le prime due di ogni girone accedono alla seconda fase mischiandosi alle prime due del girone successivo portandosi dietro il risultato della prima fase (lo stesso avviene a terza e quarta di ogni girone per l’assegnazione dei posti dal 17° al 32°). Le prime due dei gironcini della seconda fase accedono alla fase ad eliminazione diretta (quarti, semifinali, finali), identica per l’assegnazione dei posti dal quinto all’ottavo, fondamentali per il lasciapassare olimpico. Praticamente, 24 nazionali lasceranno la Coppa del Mondo dopo il 3 settembre, le altre arriveranno fino alla fine, prevista per il 9 e 10 settembre.
L’ITALIA  È la favorita del proprio girone, che però nasconde più insidie di quanto possa sembrare a prima vista. La prima avversaria, l’Angola, è storicamente la squadra più preparata d’Africa anche se sta attraversando un ricambio generazionale ed è molto diversa dalla squadra che ha giocato la Coppa del Mondo del 2019. Le Filippine hanno il vantaggio del fattore campo e un seguito pazzesco (il basket è lo sport più popolare del paese) oltre ad uno dei giocatori più quotati della rassegna, Jordan Clarkson (20.8 punti e 4.4 assist per gara nella NBA, a Utah, nell’ultima stagione). La Repubblica Dominicana dopo dieci anni ritrova il miglior giocatore della propria storia, Karl-Anthony Towns, newyorkese di nascita ed estrazione cestistica, prima scelta assoluta nel 2015, 20.8 punti e 8.1 rimbalzi per Minnesota nella stagione scorsa. L’Italia, imbattuta nel programma di avvicinamento al Mondiale, punta al primo posto. Nella seconda fase, le prime due classificate di ogni girone si portano dietro il risultato ottenuto contro l’altra squadra. L’Italia incrocerebbe il Girone B (Serbia senza Nikola Jokic ma con il ritorno in Nazionale di Bogdan Bogdanovic degli Atlanta Hawks; Cina; Portorico, battuto nettamente a Ravenna; Sud Sudan, sorprendente debuttante ma allenata da Royal Ivey e con elementi interessanti come Wenyen Gabriel dei Lakers e Carlik Jones che è stato MVP della G-League) per un nuovo mini raggruppamento che qualifica ai quarti di finale, ovvero la fase ad eliminazione diretta (guardando più avanti l’accoppiamento più probabile sembrerebbe con una tra USA, Grecia e Lituania). Nella fase di avvicinamento al Mondiale, Tonut da guardia e Melli da centro sono sempre partiti in quintetto. Ricci ha giocato molto in alternativa ad Achille Polonara da ala forte. Datome è stato gestito nei carichi di lavoro, ma in sostanza è usato dalla panchina dietro Simone Fontecchio.

LA GERMANIA – Gioca a Okinawa, in Giappone, in un girone complesso del quale fanno parte l’Australia forte di sette giocatori NBA tra cui Josh Giddey di Oklahoma City, Josh Green di Dallas, Joe Ingles e Patty Mills; la Finlandia con Lauri Markkanen, altro uomo da oltre venticinque punti di media a Utah; e il Giappone che non avrà Rui Hachimura dei Lakers ma gioca in casa e può contare sul bomber Yuta Watanabe, 44.4% da tre a Brooklyn, ora passato a Phoenix). La Germania debutta proprio contro il Giappone alle 14:10 italiane di venerdì. Nella fase successiva incrocerebbe il girone di Slovenia (con Luka Doncic), Georgia, Venezuela e Capo Verde, all’esordio ma con l’intimidatore Edy Tavares del Real Madrid. La Germania è reduce dal bronzo europeo conquistato in casa e presenta la stella degli Orlando Magic, Franz Wagner (18.6 punti per gara), il fratello Mo, Dennis Schroeder (12.6 punti per i Lakers), Dan Theis e una batteria di giocatori di EuroLeague (i due dell’Olimpia più Andres Obst, Niels Giffey, Isaac Bonga, Johannes Thiemann). In prestagione, ha perso due volte, una con gli USA e una con il Canada dopo un tempo supplementare ma aveva battuto il medesimo avversario in precedenza. Voigtmann è sempre partito in quintetto da ala forte, Lo è sempre partito dalla panchina ma con minutaggi importanti.

LE ALTRE – La Spagna campione del Mondo e d’Europa uscente è un mix tra esperienza (Sergio Llull, Rudy Fernandez, Victor Claver, i due Hernagomez) e giocatori emergenti, tra cui Usman Garuba, reduce da due anni di NBA, Santi Aldama che gioca a Memphis e Juan Nunez di Ulm, ma di scuola Real Madrid. Gli Stati Uniti hanno vinto tutte le partite amichevoli, sono ovviamente i più profondi ma anche i meno esperti. L’età media è bassa e nessuno di loro ha mai giocato una competizione per squadre nazionali. L’ala di Minnesota, Anthony Edwards, è stato la prima punta per ora, mentre il leader sembrerebbe Jalen Brunson dei New York Knicks. Sono i favoriti per status, ma non hanno il tradizionale “star power”. La Slovenia è la squadra di Luka Doncic, con Mike Tobey come naturalizzato, quindi è pericolosissima, perché di tutte le stelle NBA presenti Doncic è il più quotato. La Grecia ha un girone insidioso ed è senza Giannis Antetokounmpo, non ha Kostas Sloukas, ma Thomas Walkup come naturalizzato, oltre a numerosi veterani come Ioannis Papapetrou, Georgios Papagiannis e Kostas Papanikolau.

Il Canada nonostante le numerose assenze (Jamal Murray dei Denver Nuggets dopo aver aderito ha dovuto chiamarsi fuori) conta su tanto talento NBA, da Shai Gilgeous-Alexander (31.4 punti di media a Oklahoma City) a RJ Barrett, Lu Dortz e Dillon Brooks. La Francia, seconda alle ultime Olimpiadi e agli ultimi Europei, si prepara per tentare l’assalto all’oro di Parigi 2024. Non ha l’astro nascente Victor Wembanyama, ma nel ruolo di centro Rudy Gobert è uno dei migliori anche nella NBA. La squadra guidata dall’esperto Vincent Collet conta su tre giocatori NBA e tutti gli altri nove sono giocatori di EuroLeague. La Lituania allenata da Maksvytis, il coach dello Zalgiris, ha Jonas Valanciunas come centro per sopperire all’assenza di Domantas Sabonis. La Lettonia ha dominato le qualificazioni ma si trova senza Kristaps Porzingis. Coach Luca Banchi avrà comunque Davis Bertans, l’ala forte tiratrice dello Zalgiris, Rolands Smits, e anche due veterani del campionato italiano, Andrejs Grazulis e Arturs Strautins. La Georgia conta su Tornike Shengelia e Goga Bitadze in un reparto lunghi molto competitivo. Sulla carta, i girone di Jakarta sono i più competitivi. Spagna, Canada e Francia, tutte potenziali squadre da medaglia si trovano nella stessa parte di tabellone e solo due di esse accederanno ai quarti di finale di Manila.

Giampaolo Ricci

Johannes Voigtmann

Maodo Lo

Nicolò Melli

Stefano Tonut

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