Più On The Road di così non si potrebbe essere. Se la lunga trasferta americana era sembrata infinita, quella attuale – nel bel mezzo della stagione – non è tanto da meno: in sette giorni l’Olimpia giocherà tre partite esterne, la prima ad Avellino, poi a Istanbul e infine a Caserta. Con due “stopover” milanesi più per cambiare i vestiti, fare e disfare valige che per altro.
Ore 11.00, Piazzale Lotto: ultimo allenamento prima di partire, con Andrea Amato che marca visita – influenza – e obbliga Davide Toffali, classe ’98, ad aggregarsi alla squadra. L’allenamento – contrassegnato da una clamorosa schiacciata riservata purtroppo a pochi intimi di Alessandro Gentile – finisce alle 13.00 e in breve la squadra prende possesso del pullman che da Piazzale Lotto parte in direzione Linate. Qui viene consumato un pranzo in un self-service e ci si imbarca sul volo Alitalia che porta la squadra da Milano a Napoli. Ci sono un po’ di problemi di gestione dei posti: soprattutto per la statura di Stanko Barac. Le assistenti di volo riescono a trovargli qualche centimetro in più presso l’uscita di emergenza. Fortuna il volo sarebbe comunque breve.
Ore 16.05, Capodichino: Mario Fioretti si ferma un attimo nella pasticceria “di fiducia” dell’aeroporto di Napoli per la rituale scorta di babà che sul pullman per Avellino viene prontamente divorata dallo staff. Nel frattempo Coach Jasmin Repesa si informa sui risultati della mattina in Spagna e qualcuno segue l’evoluzione delle partite di calcio. Mentre l’Olimpia sale sul pullman, Higuain segna il 2-1 del Napoli sulla Fiorentina. Il piccolo boato all’esterno dell’aeroporto è inconfondibile.
Ore 17.30, Hotel de la Ville: come di consueto l’Olimpia alloggia all’Hotel de la Ville, a 10 minuti circa dal Paladelmauro, un impianto “tradizionalmente tra i più difficili d’Italia”, rileva Coach Repesa. Anche l’Olimpia ad Avellino ha vissuto momenti complicati: tre anni fa fu travolta e forzò la società a convocare una riunione urgente in un hotel di Napoli, due anni fa la vittoria arrivò con due tiri liberi allo scadere di David Moss, a primo posto già consolidato, un anno fa l’Olimpia tentò una disperata rimonta ma fu tardiva e la Sidigas festeggiò una grande vittoria. Gli assistenti occupano subito la sala riunioni. Alle 19.40 è fissato il meeting della squadra, subito dopo scatterà la cena.
Ore 20, cena: il menu preparato dal dottor Giani è abbastanza tradizionale anche se compare qualche bocconcino di mozzarella di bufala. Per il resto, verdure, gnocchetti al pomodoro, pollo e carne ai ferri, patate arrosto e macedonia. Tutto rigorosamente al buffet. A fine cena, durante la quale sono stati consegnati gli scouting report individuali, con il piano gara, terapie per chi ne ha bisogno e poi tv grande protagonista con Sassari-Brindisi da una parte e Inter-Juventus per i calciofili.