L’Olimpia va a Madrid dopo l’impresa sull’Olympiacos per affrontare la squadra che adesso comanda la classifica insieme al CSKA Mosca grazie alla vittoria di Bamberg ottenuta con una prodezza finale di Sergio Llull. Si gioca alle 21 con diretta su Fox Sports, canale 204 della piattaforma Sky. Il Real ha vinto in Germania senza il fenomeno Luka Doncic che però dovrebbe recuperre per la gara di venerdì 27. Olimpia senza Bruno Cerella che resta a Milano per la terapia alla mano operata.
REAL MADRID-MILANO: I PRECEDENTI – In competizioni europee Olimpia Milano e Real Madrid si sono incontrate 25 volte, con un bilancio di 16-9 per il Real Madrid che si è imposto negli ultimi sette precedenti. L’ultima vittoria dell’Olimpia risale alla stagione 2008/09 e finì 70-61 con 23 punti di Marco Mordente, 14 di Mason Rocca e 13 di David Hawkins. Real Madrid-Olimpia ha assegnato la Coppa dei Campioni nel 1967 a Madrid e la Coppa delle Coppe nel 1984 a Ostenda: in ambedue le circostanze ha vinto il Real. 12 volte questa gara si è giocata a Madrid e il bilancio è 11-1 per gli spagnoli. L’unica vittoria milanese a Madrid risale all’Uleb Cup 2003/04. Finì 62-61 (11 Lonnie Cooper e Claudio Coldebella; Antonis Fotsis ne fece 19 per il Real che poi perse la finale contro l’Hapoel Gerusalemme). 12 volte si è giocato a Milano (8-4 Olimpia). Una volta in campo neutro (Ostenda, appunto, 0-1).
LA STORIA/1: I 40 DI NANE VIANELLO NEL 1966 – Il Real Madrid ha vinto la sua prima Coppa dei Campioni nel 1964 battendo in finale lo Spartak Brno dopo aver perso la finale in due anni consecutivi. In quegli anni vinse il titolo quattro volte in cinque anni, unica eccezione il 1966 quando ad affermarsi fu proprio l’Olimpia (che il Real aveva eliminato in semifinale proprio nel 1964). Il Real venne eliminato nei quarti di finale dall’Olimpia: a Madrid Emiliano Rodriguez segnò 20 punti e il Real s’impose 71-66, ma nel retour-match del Palalido il Simmenthal giocò una partita prodigiosa, vinse 93-76 con 40 punti di Nane Vianello e 27 di Bill Bradley. Così si qualificò per le Final Four dove sconfisse il CSKA Mosca e poi nella storica finale di Bologna dell’1 aprile 1966 lo Slavia Praga. La stagione successiva Real Madrid e Olimpia Milano si affrontarono di nuovo in finale, ma in gara unica a Madrid, il Real si riprese lo scettro 91-83 (29 Emiliano; Red Robbins segnò 32 punti in finale).
LA STORIA/2: LA BEFFA DI OSTENDA – Real Madrid e Olimpia si sono trovate di fronte in due finali europee: la prima è stata la Coppa dei Campioni del 1967, la seconda è stata la Coppa delle Coppe del 1984. Il Real vinse anche quella 82-81 a Ostenda. L’Olimpia dovette giocarla con un solo americano perché a quei tempi in Europa non erano consentite le sostituzioni e dopo la “fuga” di Earl Cureton, il sostituto Antoine Carr non era utilizzabile se non in campionato. Il Real vinse con due tiri liberi allo scadere di Brian Jackson al termine di una partita discussa e rocambolesca. In quella gara Roberto Premier segnò 27 punti ma la sorpresa fu Marco Lamperti, prodotto del vivaio, che ne fece 21. Purtroppo non bastarono.
MILANO-REAL MADRID: LA CONNECTION – Jonas Maciulis ha giocato due anni a Milano prima di infortunarsi gravemente. Successivamente dopo aver recuperato ha giocato a Siena, al Panathinaikos e poi al Real Madrid. Pablo Laso, coach del Real Madrid, ha giocato in Italia, a Trieste; Dontaye Draper, playmaker americano di passaporto croato, è stato un anno a Veroli in Legadue, allenato da Massimo Cancellieri, assistente di Jasmin Repesa a Milano. Jaycee Carroll ha giocato un anno a Teramo: in quella stagione la squadra abruzzese fu eliminata nei playoff dall’Olimpia Milano 3-1. Con lui giocava Bruno Cerella. Othello Hunter ha giocato in Italia a Sassari e Siena: in quest’ultima esperienza ha giocato la finale scudetto del 2014 perdendola 4-3 contro l’Olimpia. Tra i giocatori significativi che abbiano militato in entrambe le squadre si segnalano Dejan Bodiroga, Sasha Djordjevic, Rickey Brown (autore del canestro della vittoria in Coppa delle Coppe nel 1989), Ioannis Bourousis. Tra gli allenatori, Sergio Scariolo.
REAL MADRID: LA STORIA – La sezione basket del Real Madrid è stata fondata nel 1932 ma l’anno chiave è stato il 1952 quando arrivò Raimundo Saporta, personaggio leggendario del basket spagnolo ed europeo al quale in seguito è stata per qualche anno dedicata la seconda coppa europea. Il primo titolo spagnolo arrivò nel 1957, primo di tre, poi il Real compilò anche strisce di sette e dieci titoli in fila. In tutto ha vinto 33 titoli spagnoli. Il Real Madrid ha vinto anche nove volte il titolo europeo, l’ultimo nel 2015. 26 volte ha vinto la Coppa del Re, 4 volte la Supercoppa e 3 volte la Coppa Intercontinentale. In campo internazionale vanta anche 4 vittorie nella Saporta Cup, 1 in Uleb Cup e 1 Coppa Korac. In tutto 17 trofei. Personaggi chiave della storia del Real Madrid sono stati il coach e poi manager Pedro Ferrandiz, storico rivale di Cesare Rubini (4 volte ha vinto la Coppa dei Campioni), e poi Lolo Sainz. Tra i giocatori leggendari il centro Fernando Martin, rivale di Dino Meneghin, che morì prematuramente in un incidente stradale e fu anche il primo spagnolo a giocare nella NBA, a Portland. La sua maglia numero 10 è l’unica che sia stata ritirata dal club. Altri giocatori: Emiliano Rodriguez, Juan Antonio Corbalan playmaker geniale, e poi Cabrera, Biriukov e tra gli americani Walter Szczerbiak, Clifford Luyk, Brian Jackson, Joe Arlauckas, Wayne Brabender più il croato Drazen Petrovic (62 punti in una finale di Coppa delle Coppe vinta ad Atene nel 1990 contro Caserta che aveva in campo Nando Gentile, a sua volta autore di 31 punti) e il bosniaco Mirza Delibasic fino ad arrivare ad Arvydas Sabonis, Dejan Bodiroga, Zoran Savic più i giocatori attuali tra cui Andres Nocioni, campione olimpico e MVP delle Final Four di Madrid 2015.
QUESTO E’ IL REAL MADRID – Il Real Madrid ha perso in favore dei Philadelphia 76ers il playmaker Sergio Rodriguez sostituendolo numericamente con il ritorno di Dontaye Draper e in quintetto con Sergio Llull, nazionale spagnolo. Confermati gli altri “big” spagnoli ovvero la guardia Rudy Fernandez (anche lui ex NBA, Portland e Denver) e il centro Felipe Reyes. Tutti questi tre giocatori sono stati tre volte campioni d’Europa con la loro Nazionale inclusi gli Europei del 2015 oltre ad aver vinto l’argento olimpico a Londra e il bronzo a Rio de Janeiro 2016. Tra gli stranieri sono rimasti il tiratore Jaycee Carroll, l’ala lituana Jonas Maciulis, l’ala forte Andres Nocioni, un intramontabile, il centro della Nazionale messicana, Gustavo Ayon, ex Atlanta Hawks, l’alona americana Trey Thompkins, lo svedese di scuola americana (Vanderbilt) Jefferey Taylor. Il settore lunghi è stato puntellato con l’arrivo del veterano Othello Hunter, nelle ultime due stagioni all’Olympiacos Pireo, e di Anthony Randolph, visto nella NBA a Golden State e New York. Lo scorso anno Randolph giocava a Kuban dove arrivò a giocare le Final Four di EuroLeague. Va considerato ormai parte della rotazione il super talento del 1999, Luka Doncic, allevato dallo stesso Real Madrid.
IL REAL QUEST’ANNO – Il Real Madrid in EuroLeague con un bilancio di 14-5 è primo in classifica in EuroLeague al pari del CSKA Mosca. Nell’ultimo turno ha vinto a Bamberg con tripla di Sergio Llull e giocando senza Luka Doncic, infortunato. Comanda la classifica anche nella Liga spagnola con un bilancio di 14-3 (sconfitte a Barcellona, Siviglia e Vitoria). Nell’ultimo turno ha battuto Valencia in casa 85-71. Sergio Llull segna 14.5 punti di media con 6.1 assist, Jaycee Carroll produce 12.1 punti, Gustavo Ayon è il miglior rimbalzista con 6.8 a partita
SUPERDADA – I 15 punti di Davide Pascolo contro l’Olympiacos sono ovviamente record carriera in EuroLeague. Pascolo ne ha segnati 12 nel quarto periodo e tutti e 15 nel secondo tempo chiudendo con 25 di valutazione e +22 di plus/minus.
THE DREAM – Rakim Sanders ha stabilito due record carriera in EuroLeague nella partita di Bamberg con 25 punti e 31 di valutazione. Successivamente a Barcellona ha ritoccato il suo record carriera di punti segnandone 27.
BIG MAC – Il record di rimbalzi di Jamel McLean in EuroLeague risale ai tempi in cui giocava a Berlino (11). Ma gli 8 rimbalzi difensivi di Bamberg rappresentano il suo nuovo high.
SIMON ASSIST RECORD – Kruno Simon ha stabilito il suo nuovo career-high in EuroLeague per assist in una singola gara con nove nella vittoria sul Maccabi. Nella storia dell’EuroLeague (dalla stagione 2000/01 in poi) si tratta della seconda prestazione di sempre di un giocatore dell’Olimpia a pari merito con Omar Cook, Dante Calabria, Joe Ragland e Daniel Hackett (quattro volte). Il record di assist in una partita dell’Olimpia appartiene a Omar Cook con 12 il 23 febbraio 2012 contro il Panathinaikos Atene.
SIMON LEADER – Per l’undicesima volta in questa stagione, Kruno Simon ha guidato l’Olimpia in punti segnati nella partita con l’Olympiacos. I 19 segnati contro il Galatasaray sono stati il massimo stagionale per lui in EuroLeague, mentre il record carriera è di 23 punti in una singola uscita (nel 2014 quando giocava a Kuban, contro il Maccabi). Simon ha messo una tripla in 20 delle ultime 21 gare giocate in EuroLeague e in 15 delle 16 di questa stagione.
RECORD DI SQUADRA 1 – Nella vittoria sull’Efes, l’Olimpia ha stabilito due primati di squadra in gare di EuroLeague (dalla stagione 2000/01): valutazione e punti. Il vecchio primato di valutazione era di 125 e risaliva al 2006, contro il Maccabi. Ma l’Olimpia ha fatto 128. Il record di punti apparteneva con 101 alla vittoria di Turow, stagione 2014/15. Era stato battuto a Bamberg con 102 ma con l’aiuto di un tempo supplementare. Contro l’Efes è stato ritoccato nuovamente con 105.
RECORD DI SQUADRA 2 – Nella vittoria sul Maccabi, l’Olimpia ha stabilito due primati di squadra in gare di EuroLeague: i 29 assist e i 28 canestri da due sono il top di sempre. Kruno Simon ha stabilito il suo primato di assist con nove, ma ce ne sono stati anche cinque di Alessandro Gentile e quattro di Jamel McLean. I 28 canestri da due sono primato di squadra: tra questi sette sono stati segnati da Miroslav Raduljica, sei da Milan Macvan e Alessandro Gentile. L’Olimpia ha chiuso con il 57.1% da due.
HICKMAN FOR MVP – Ricky Hickman è stato nominato MVP di EuroLeague per il primo turno della competizione. Il primato è assegnato al giocatore con la più alta valutazione individuale tra le squadre che hanno vinto. Ricky Hickman ha fatto 32 di valutazione, ha segnato 22 punti inclusi gli 11 conclusivi dell’Olimpia nella vittoria sul Maccabi Tel Aviv. Si tratta del settimo giocatore della storia dell’Olimpia ad assicurarsi questo titolo. Il primo fu Mike Hall nel 2008/09, l’ultimo fu Jamel McLean la passata stagione.