La trasferta di Vitoria è una delle più lunghe della stagione. Non è la distanza, è la collocazione geografica e la distanza dall’aeroporto internazionale più vicino, che è quello di Bilbao. L’Olimpia è partita alle 11.00 dal Forum, poi si è imbarcata per Monaco di Baviera e dopo una sosta di circa tre quarti d’ora in Germania è partita per Bilbao. Altro trasferimento di due ore e tre quarti fino a quello di ulteriori sessanta minuti per raggiungere Vitoria in pullman. La durata totale del viaggio è stata di otto ore. Ma non si poteva materialmente fare meglio. Questo è il motivo per cui la trasferta di Vitoria non è mai affrontata da nessuno con entusiasmo.

L’Hotel Lakua è quello che tradizionalmente ospita le avversarie del Baskonia che ormai da un ventennio è ai vertici del basket europeo e ha esibito giocatori di livello altissimo, da Marcelo Nicola a Dejan Tomasevic, da Andres Nocioni a Luis Scola e Tiago Splitter, Elmer Bennett e anche alcuni italiani come Stefano Rusconi, Marco Carraretto e Hugo Sconochini che vinse la Liga (l’ultimo è stato però Peppe Poeta), poi ancora Pablo Prigioni che ha smesso di recente dopo un ultimo tentativo di prolungare qui la sua carriera. A lui hanno anche ritirato la maglia numero 5. La squadra che lo scorso anno a sorpresa raggiunse le Final Four ha perso molti pezzi che sono volati verso club più remunerativi. Mike James è al Panathinaikos con Ioannis Bourousis, Darius Adams è andato in Cina, Davis Bertans, il bomber che si infortunò proprio a Milano tre anni fa, ora gioca a San Antonio nella NBA. Ma la squadra è stata rifondata bene con qualche “core players” (Tornike Shengelia, Kim Tillie, Jaka Blazic) e diverse aggiunte tra cui ben quattro ex NBA come Chase Budinger, Shane Larkin, Rodrigue Beaubois e Andrea Bargnani.

L’Olimpia è partita senza Kruno Simon e Zoran Dragic. Il primo è rimasto a Milano per ultimare il recupero atletico dopo lo stop insieme al preparatore atletico Giustino Danesi, quindi sostituito per l’occasione da Luca Agnello. Dragic si è operato martedì sera a Monza dal Dottor Marco Bigoni, fuoriclasse dello staff milanese. Purtroppo il recupero sarà molto lungo. Una mazzata per il ragazzo sloveno che gioca con grande entusiasmo e dedizione alla squadra. Al momento in Serie A l’Olimpia è stata l’unica a non ricorrere al mercato. Una volta questo tipo di atteggiamento veniva elogiato, era sinonimo di idee chiare, di buona programmazione, attenzione all’aspetto economico e pazienza. Ora evidentemente non è più così.

L’allenamento viene consumato in serata alla Buesa Arena, il cupolone da 15.000 spettatori di proprietà del club, ampliato due volte nella sua storia, dedicato ad un politico basco di Bilbao assassinato nel 2000 dell’ETA, il gruppo separatista basco. L’allenamento dura circa 90 minuti più il lavoro individuale. A parte le due porzioni di tattoca si lavora a gruppi, ali forti e centri da una parte, i sette esterni incluso Rakim Sanders dall’altra. Si finisce con i tiri da metà campo, gara che Milan Macvan rende priva di pathos segnando subito.

 

Condividi l’articolo con i tuoi amici e supporta la squadra

Condividi l’articolo con i tuoi amici e supporta la squadra

URL Copied to clipboard! Copia link