Il giorno dopo il debutto di EuroLeague, l’Olimpia è stata costretta dal calendario a restare a Mosca ad allenarsi attendendo il volo notturno per Catania. Sei giocatori, i meno impiegati con il CSKA, più Gudaitis e Tarczewski che seguono un programma individuale, hanno fatto mezz’ora a testa di palestra al Radisson Hotel, successivamente il gruppo è stato tenuto a rapporto dal Coach Pianigiani. Dopo il pranzo e un breve riposo, alle 16 locali è cominciato l’allenamento di basket nella palestra del CSKA, circondati da stendardi di vittorie e maglie storiche. Il 10 di Sergei Belov, l’11 di Volodia Tkachenko. Il 6 di Tarakanov. Il 12 di Myshkin, il 4 di Eremin, il 9 di Edeshko. Alcuni numeri sono doppi (l’11 è anche di Korneev ad esempio). La prima metà dell’allenamento è prettamente atletica. Partecipano tutti i 13 giocatori presenti.
La seconda parte è strettamente cestistica. Prima lavoro a metà campo, poi si lavora anche sulla transizione offensiva, correndo da un canestro all’altro. Nella terza parte della seduta, c’è un po’ di cinque contro cinque a metà campo con Gudaitis e Tarczewski, i “Bruise Brothers” dell’Olimpia, che vanno uno contro l’altro tenendo altissima l’intensità della seduta. L’intera sessione dura circa due ore. Al termine un po’ di tiro per tutti, una seduta video individuale di Mario Fioretti con Kaleb Trczewski e infine gli allenatori utilizzano la serata libera per attraversare Mosca, sfidare il traffico e andare a vedere dal vivo Khimki-Valencia di EuroLeague.