MONTECARLO – E’ la prima volta che l’Olimpia affronta l’AS Monaco o che gioca da queste parti. Il club è stato fondato nel 1928, ma a questi livelli è una novità quasi assoluta. Ha vinto la Coppa di Lega francese per tre anni, 2016, 2017, 2018, ma non ha mai vinto il titolo nazionale e l’Eurocup conquistata nel 2021 rappresenta il suo primo successo reale. Coach Mitrovic aveva allenato la squadra dal 2015 al 2018, poi si era trasferito a Villeurbanne, ma nel 2020 è rientrato nel Principato. Il club è di proprietà ucraina: il presidente dal 2015 è Sergey Dyadechko, che in passato ha seguito la squadra di Donetsk. Anche il general manager viene da Donetsk, Oleksiy Yefimov. Lo sforzo per rendere la squadra popolare è evidente: in tutto il Principato ci sono affissioni che ricordano la partita.

IL RICORDO – Non ha nulla a che vedere con l’Olimpia, ma la storia è troppo bella per non essere raccontata. Nel 1992, quando per la prima volta le Olimpiadi furono aperte ai giocatori della NBA, l’edizione originale del Dream Team americano, sulla strada verso Barcellona, venne in ritiro proprio a Montecarlo. Nello stesso impianto in cui giocherà l’Olimpia si svolse uno storico allenamento considerato dai protagonisti “la più grande partita della storia che nessuno ha mai visto”. In altre parole, da una parte c’erano: Magic Johnson, David Robinson, Charles Barkley, Christian Laettner, Clyde Drexler. Dall’altra: Michael Jordan, Scottie Pippen, Chris Mullin, Karl Malone e Patrick Ewing (più Larry Bird; John Stockton era infortunato). La squadra di Magic Johnson andò avanti 11-2, subendo poi rimonta e sorpasso di quella capitanata da Michael Jordan che finì per vincere 40-36 davanti a praticamente zero spettatori!

L’ARENA – L’arena in cui gioca l’AS Monaco è dedicata a Gaston Medecin, un atleta locale scomparso prematuramente, ma si trova all’interno della Stade Louis II, inaugurato nel 1984 per ospitare le gare della squadra di calcio locale. Da allora lo stadio è diventato anche il teatro di uno dei più prestigiosi “meeting” di atletica leggera. Sotto la tribuna dello stadio è stato ricavato il palasport che dopo l’ultimo allargamento può ospitare fino a 4.000 spettatori.

TRAVEL NOTES – Nel gruppo è rientrato Kaleb Tarczewski: il centro è stato costretto a rimanere una settimana lontano dai compagni per un contatto con una persona risultata positiva al Covid. In questo arco di tempo, Tarczewski è sempre risultato negativo. Così da mercoledì ha ripreso ad allenarsi regolarmente con i compagni. Purtroppo, non è disponibile per questa partita Gigi Datome: un lieve affaticamento muscolare, accusato a Brindisi, l’ha costretto a prendersi qualche giorno di stop. La squadra è partita alle 16 da Malpensa, ma con qualche minuto di ritardo, per permettere agli addetti di eliminare la neve dalle ali dell’aereo, atterrando dopo il breve volo all’aeroporto di Nizza. Poi altri 25 chilometri per giungere nel Principato, vedendo dall’alto lo Stade Louis II all’interno del quale è collocata l’arena. L’hotel della squadra è praticamente adiacente all’impianto da un lato e ad un piccolo porticciolo dall’altro. Per andare alla partita non servirà il pullman: occorre solo attraversare la strada. La temperatura è mite, attorno ai 12° quando la squadra atterra in Costa Azzurra.

LO SHOOTAROUND – L’allenamento si svolge a mezzogiorno, subito dopo quelloa della squadra locale, secondo costume, così c’è tempo per Kaleb Tarczewski per salutare l’ex compagno Mike James. L’impianto è ordinato, elegante, ma davvero molto piccolo, con il soffitto basso e pochissima distanza tra tribune e campo. Costruito, appunto, sotto la tribuna dello Stadio Louis II, è nettamente il meno capiente della stagione europea. Dopo circa 40 minuti tra attivazione, tattica, tiri individuali e tiri liberi conclusivi, la squadra torna in hotel per il pranzo prepaartita della prima di quattro gare in sette giorni.

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