Non è un inedito il viaggio verso Lione, per l’Olimpia, prima tappa di una sei giorni da oltre 3500 chilometri trascorsi nei cieli d’Europa con tre trasferte consecutive – una di campionato, a Venezia – e quattro gare in sette giorni contando quella del Mediolanum Forum contro Valencia. L’Olimpia ha già giocato contro la squadra 19 volte Campione di Francia (più nove coppe nazionali), ma è successo oltre venti anni fa. L’Asvel, che ha rivinto il titolo transalpino la stagione scorsa, partecipa all’EuroLeague con una licenza biennale, come il Bayern Monaco. La squadra gioca all’Astroballe che contiene 5500 spettatori circa, in attesa di un nuovo impianto da oltre 10.000 già annunciato. L’arena bisogna dire che è bella, elegante, con gradinate ripidissime e molto alte. Sotto il cubo centrale pende la maglia numero 4 ritirata in onore di Alain Gilles, leggenda locale scomparsa nel 2014, grande playmaker carismatico degli anni 70, e di Delaney Rudd, il playmaker americano che portò la squadra alle Final Four del 1997.

Finora l’Asvel in casa ha fatto le cose migliori, battendo anche il CSKA oltre alle due squadre di Atene. In campionato è imbattuta. Il presidente del club, dal 2014 proprietario di maggioranza, è Tony Parker. Anche questa è una storia particolare: Parker è figlio di un ex giocatore di Chicago ed è nato in Belgio da mamma olandese, ma è cresciuto in Francia. A inizio carriera ha giocato a Parigi, poi si è dichiarato per i draft NBA e a sorpresa è diventato immediatamente il playmaker titolare dei San Antonio Spurs. Ha speso tutta la sua carriera NBA agli Spurs, vincendo quattro titoli e diventando il primo europeo a fregiarsi del titolo di MVP della Finale. Ci sono stati solo due intermezzi: nel 2011, quando la NBA era ferma e Danilo Gallinari venne a giocare a Milano, lui vestì proprio la maglia dell’Asvel dove era entrato nel 2009 con una quota di minoranza; poi nell’ultimo anno trascorso a Charlotte. A inizio stagione, gli Spurs hanno ritirato la sua maglia numero 9. Ma ora cestisticamente, Parker è tutto dell’Asvel, anche se la residenza è rimasta a San Antonio. Il fratello minore, TJ Parker, è uno degli assistenti di Coach Mitrovic, un debuttante in EuroLeague che l’anno scorso ha guidato l’Asvel al titolo transalpino. La squadra di basket è storicamente identificata come Villeurbanne, un comune attaccato alla cintura metropolitana di Lione, di circa 150.000 abitanti, dove sorge appunto l’Astroballe.

L’Olimpia è partita giovedì pomeriggio, alle 17, da Malpensa, per il breve volo verso Lione durato circa un’ora. Assente dell’ultima ora, per indisposizione, il preparatore atletico Giustino Danesi. Con la squadra c’è così Federico Conti, uno dei suoi assistenti oltre che preparatore delle giovanili. Sull’aereo ci sono 14 giocatori, inclusi Vlado Micov e Arturas Gudaitis, da considerare recuperati sia pure con minutaggio limitato. Il centro dovrà indossare un tutore alla mano sinistra offesa, ma almeno torna disponibile dopo esserlo stato per sole quattro partite europee.

Venerdì mattina, alle 12, la squadra ha svolto l’allenamento sul campo di gara. Attorno clima piuttosto freddo, pioggia anche. Ma all’Astroballe farà caldo: è stato sempre pieno finora in EuroLeague. L’Equipe – il quotidiano sportivo francese, un’istituzione a livello europeo – ha presentato la partita dedicando una doppia pagina ad Ettore Messina, la sua storia, il ritorno in Europa dopo cinque anni di NBA. L’allenamento è durato circa un’ora inclusa la parte tattica e poi il tiro, a squadre e individuale. Poi il ritorno in hotel, in periferia, venti minuti di viaggio, in attesa della gara che inaugura la settimana vissuta “on the road”.

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