Dunque, il Fenerbahce: negli ultimi quattro anni ha sempre raggiunto le Final Four, negli ultimi tre anni ha sempre giocato la finale, due anni fa l’ha anche vinta diventando la prima squadra turca a conquistare il trono europeo nel basket. L’allenatore, Zeljko Obradovic, è il più titolato nella storia del basket europeo e lavora su questo progetto da sei anni filati. Ha costruito una macchina che produce intensità, fisicità, difesa ed esecuzione di altissimo livello. Il Fenerbahce segna tre punti a partita in meno dell’Olimpia, gioca a ritmi molto più bassi, ma è prima nel tiro da due e terza nel tiro da tre, inoltre tiene le avversarie al 35% circa dall’arco e subisce meno punti di qualunque altra squadra. Jan Vesely – terzo nella valutazione – è un candidato MVP; il Fenerbahce ha tre giocatori tra i primi 15 nel tiro da tre; Marko Guduric tira oltre il 63% da due, oltre il 45% da tre, oltre l’85% dalla lunetta. Ma non è una questione di singoli: il Fenerbahce è una corazzata perché tutti portano mattoni pesantissimi. Vesely è un potenziale MVP, ma Joffrey Lauvergne è stato decisivo nella partita che l’Olimpia ha giocato a Istanbul. Muhammed Alì, il playmaker naturalizzato (Bobby Dixon) è terzo nel tiro da tre ma non è chiaro se il miglior regista della squadra sia lui o il greco Kostas Sloukas. Il Fenerbahce può giocare “small” e può giocare davvero “big” con Nikola Kalinic da guardia, Gigi Datome da ala piccola e due lunghi veri perché le ali forti del Fenerbahce, normalmente Nicolò Melli e appunto Lauvergne hanno la taglia e l’attitudine per giocare anche da centri. La rotazione è composta da 11 elementi, il più utilizzato è Sloukas, sotto i 27 minuti, come Vesely. Ahmet Duverioglu, starter in 16 partite, non tocca gli 11 minuti di media. Sinan Guler, leggendaria guardia della Nazionale turca, non gioca mai. Infine, il Fenerbahce – battuto cinque volte in EuroLeague quest’anno – è ancora alla ricerca del primo posto, da difendere rispetto all’ultimo assalto del CSKA Mosca, rimasto in vita con la vittoria nello scontro diretto del turno scorso. Non bastasse tutto questo: il Fenerbhace ha vinto le ultime nove partite contro Milano, la cui ultima vittoria fu ottenuta nel 2014 a Istanbul, 82-73. Era il 28 marzo, la stessa data dello scontro di questo giovedì (qui per i biglietti rimasti, solo nel settore stage laterale).
L’avversario non va scoperto: è il massimo della difficoltà. Lo scorso anno l’Olimpia, in casa, cedette solo dopo un tempo supplementare. Una tripla di Vlado Micov aveva costretto il Fenerbahce a cinque minuti di fatica supplementare. Nella partita di andata, Mike James con 20 punti nel quarto periodo aveva costretto il Fenerbahce a giocare fino all’ultimo secondo per respingere la rimonta. James segnò 31 punti: incredibile ma vero dal 2014/15 nessuno ha mai segnato al Fenerbahce più dei 31 punti segnati quest’anno da James e l’anno scorso da Nemanja Nedovic (con la maglia di Malaga). James per la cronaca è a 30 punti dalla terza regular season da 600 punti segnati nella storia di EuroLeague.
LA CORSA AI PLAYOFF
L’Olimpia affronta l’ultima gara casalinga della sua stagione regolare, penultima assoluta prima di andare a Istanbul per affrontare l’Efes, ancora in zona playoff, ottava a pari merito con l’Olympiacos Pireo ma in vantaggio grazie al 2-0 negli scontri diretti. Per difendere la posizione, deve vincere due partite su due. Con una vittoria entrerebbe se l’Olympiacos dovesse perdere una gara (gioca in casa con lo Zalgiris e il Darussafaka), anche in caso di parità con il Bayern Monaco (che è 0-2 con l’Olympiacos) perché la differenza canestri nell’arrivo a tre sarebbe favorevole all’Olimpia (+33 con l’Olympiacos, -8 con il Bayern), ma a patto che sia Zalgiris che Maccabi perdano l’ultima partita (Kaunas gioca a Madrid, il Maccabi a Istanbul con il Fenerbahce). Gli arrivi a quattro (Milano, Bayern, Olympiacos più una tra Maccabi o Zalgiris) premierebbero sempre israeliani o lituani. Esiste la possiiblità che torni in discussione anche Vitoria se perdesse le ultime due (Efes in casa, CSKA fuori) generando un enorme ventaglio di possibilità infinito.
Qui puoi scaricare tutte le note della partita: Milano-Fenerbahce Round 29 Game Notes
MILANO-FENERBAHCE: I PRECEDENTI
Nei 15 precedenti, il Fenerbahce guida 10-5. Le due squadre si sono affrontate nel 1996/97, primo turno di EuroLeague con doppia vittoria dell’Olimpia. Nel 2011/12 si sono ritrovate, ancora nelle Top 16, e il Fenerbahce ha vinto a Istanbul 65-63 ma perso a Milano 85-72. Nel 2013/14, l’Olimpia ha vinto a Milano 90-85 e poi si è ripetuta a Istanbul 82-73 con 16 punti di David Moss e 13 di Alessandro Gentile. Il Fenerbahce ha vinto invece le ultime nove partite tra le due squadre, quattro nella stagione 2014/15. La scorsa stagione il Fenerbahce ha vinto a Milano dopo un tempo supplementare dopo che Vlado Micov allo scadere aveva segnato da tre il canestro della parità. Quest’anno a Istanbul, contro il Fenerbahce, Mike James ha segnato 31 punti, record carriera in quel momento, poi superato dai 35 di Madrid, di cui 20 nel quarto periodo.
LA OBRADOVIC CONNECTION
Zelimir Obradovic, nove volte vincitore dell’EuroLeague, ha vinto il trofeo con cinque squadre diverse: Partizan, Joventut Badalona, Real Madrid, Panathinaikos (cinque volte) e Fenerbahce. Solo a Treviso non ha vinto l’EuroLeague ma ha vinto l’Eurocup e portato la Benetton alle Final Four del 1998. Il primo trionfo europeo di Obradovic avvenne nel 1992 a Istanbul battendo in semifinale proprio l’Olimpia e poi vincendo la finale con uno storico canestro sulla sirena di Sasha Djordjevic che a fine stagione venne a giocare a Milano. Era il suo primo anno da capoallenatore. Le Final Four del 1992 si giocarono a Istanbul. L’Olimpia era allenata da Mike D’Antoni, per il secondo anno, e la star era Darryl Dawkins.
LA PIANIGIANI CONNECTION
Simone Pianigiani ha allenato il Fenerbahce una parte della stagione 2012/13. In quel periodo vinse la Coppa di Turchia ed ebbe un bilancio di 16-2 in campionato, che gli valeva il primo posto in classifica. Pianigiani ha allenato contro Obradovic in una Final Four di EuroLeague, nel 2011. La partita era Panathinaikos-Siena. Pianigiani ha anche allenato Gigi Datome a Siena: Datome è da quattro stagioni una colonna del Fenerbahce.
LA MELLI CONNECTION
Nicolò Melli, al secondo anno al Fenerbahce Istanbul, ha giocato per cinque stagioni nell’Olimpia. Arrivato da Reggio Emilia a 19 anni, nel 2010, dopo una stagione spesa in parte in prestito a Pesaro, è stato un giocatore chiave della squadra per quattro stagioni intere vincendo lo scudetto del 2014, con una gara 7 da protagonista, con 11 punti e 13 rimbalzi. Melli ha lasciato l’Olimpia nell’estate del 2015 e successivamente ha giocato per due stagioni nel Bamberg, in Germania.
LA JERRELLS CONNECTION
Nel 2011/12, Curtis Jerrells ha giocato nel Fenerbahce, 14 gare di EuroLeague con 8.6 punti di media e 17 nel campionato turco con 6.4 punti a partita. Jerrells ha giocato in Turchia anche al Besiktas e nel Galatasaray.
LA NUNNALLY CONNECTION
James Nunnally ha giocato nel Fenerbahce per due stagioni, nel 2016/17 e nel 2017/18. In ambedue le stagioni, la squadra ha raggiunto la finale di EuroLeague, con una vittoria e una sconfitta. Nunnally ha vinto anche due volte il titolo turco. Nel Fenerbahce ha giocato 63 partite di EuroLeague con 461 punti segnati. Ha giocato anche 57 gare nel campionato turco con 661 punti. Tra i suoi compagni di squadra ci sono stati per due anni Jan Vesely, Nikola Kalinic, Kostas Sloukas, Muhammad Ali (ex Bobby Dixon), Luigi Datome. Per un anno anche Nicolò Melli e Marko Guduric.
FENERBAHCE: LA STORIA
Il Fenerbahce è una polisportiva che raccoglie centinaia di migliaia di sostenitori a Istanbul e in tutta la Turchia. La sezione basket fu fondata addirittura nel 1907. La squadra vinse il titolo turco diverse volte negli anni ’50 quando il campionato non era ancora stato formalmente organizzato. Per questo tecnicamente il Fenerbahce ha vinto solo nove volte il titolo turco, la prima nel 1991 e l’ultima nel 2018, senza contare le vittorie dell’Ulker con la quale si fuse nel 2006 (l’Ulker ha vinto quattro titoli). Ha anche vinto cinque volte la Coppa del Presidente, una specie di Supercoppa turca, e cinque volte la Coppa di Turchia. Il Fenerbahce negli ultimi quattro anni ha sempre raggiunto le Final Four di EuroLeague con una sconfitta in semifinale, due in finale e la vittoria del 2017. Tra i suoi allenatori del passato figurano anche Bogdan Tanjevic (uno scudetto e una Coppa Italia con l’Olimpia) e Simone Pianigiani.