Un’altra strepitosa partita dell’Olimpia ma a Madrid è sfortunata. Guida per gran parte della gara, sei punti di vantaggio massimo, ha la tripla del sorpasso con Kalnietis nell’ultimo minuto ma poi il corpo a corpo conclusivo la punisce. Un canestro di Sergio Llull, un pallone perso dal Real che diventa un facile lay-up di Gustavo Ayon sono risolutivi. Peccato davvero perché è stata una bellissima Olimpia per carattere, personalità, esecuzione e contributo da parte di tutti, ma il Real è uno squadrone. Si poteva vincere solo giocando una partita mostruosa, l’Olimpia l’ha fatta, si è ribellata alla sconfitta anche sul meno sei, ma non ce l’ha fatta. Esce a testa altissimama battuta 94-89.
IL PRIMO TEMPO – Il Real Madrid che parte con un quintettone nel quale Jefferey Taylor gioca da guardia e Jonas Maciulis da ala, mette la testa avanti quando Sergio Llull batte l’orologio dei 24″ centrando una tripla di tabella in corsa. Ne nasce un parziale di 7-0 aiutato dal bonus bruciato velocemente dall’Olimpia. Sull’11-6 per il Real, Abass, con due tiri liberi che si procura andando a prendere fallo da Reyes su tentativo di schiacciata, interrompe il parziale. Dalla panchina, Simon segna sei punti nel quarto e l’Olimpia tiene, chiudendo il parziale a meno quattro, sul 22-18. L’Olimpia pareggia con un canestro ravvicinato di Raduljica e poi un contropiede chiuso da Dragic. Doncic risponde da tre, ma Simon fa altrettanto e scollina in doppia cifra dopo 12 minuti di partita. L’Olimpia pareggia tre volte prima che Randolph completi a rimbalzo un gioco da tre punti. Ma Sanders e Cinciarini con consecutive penetrazioni sorpassano. L’Olimpia ha problemi di falli ma gioca una gara tosta. Doncic con due liberi riporta avanti il Real Madrid, McLean con un 1/2 impatta. Il Real Madrid prende ritmo da tre: segna Lllull, segna il baby fenomeno Doncic. Eppure risponde Sanders dall’arco, poi Dragic con un jumper dalla media. Bastano due difese molli per scendere sotto di cinque (44-39) prima della schiacciata di Sanders che allenta la pressione. Il Real schiera tre lunghi. Hunter usa il mismatch per volare due volte a rimbalzo d’attacco e convertire. L’Olimpia si aggrappa alla voglia, strappa due rimbalzi di forza per concretizzare un passaggio difensivamente molto buono, che capitalizza con un libero di Hickman e una tripla ancora di Hickman, rientrando a meno uno. Milano cavalca il momento. Hickman segna ancora bruciando in entrata Randolph. In contropiede Kalnietis manda a canestro Macvan. In un attimo l’Olimpia schizza avanti 49-46: è il parziale all’intervallo.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia aggredisce il secondo tempo, difende, strappa rimbalzi, segna con Kalnietis, due volte McLean. Un tiro libero di Sanders determina il massimo vantaggio, sei punti, ma il Real risponde. Carroll segna da tre, Reyes su un suggerimento di Llull. Il 5-0 forza il time-out di Coach Repesa. Taylor a rimorchio sorpassa, l’Olimpia rimette la testa avanti con una tripla da nove metri di Simon. Llull con un gioco da tre punti scava tre lunghezze di margine. Raduljica con un “power move” e Simon dalla lunetta firmano il 4-0 del nuovo sorpasso, 62-63. Il centro serbo va in lunetta cinque volte, segna quattro punti e l’Olimpia schizza sul più sei. Una tripla e due liberi di Carroll valgono il 5-0. Milano resta lì e chiude il terzo periodo avanti 73-69. Doncic apre il quarto con una tripla. L’Olimpia replica ancora, Simon in entrata, Hickman da tre per il 79-74. Qui due triple aperte sono respinte dal ferro. Il Real punisce subito, piazza un 7-0 e torna avanti 81-79 con 4’55” da giocare e Simon carico di quattro falli. Raduljica pareggia alla ripresa del gioco, lo stesso fa Dragic dopo un canestro di Carroll e poi Macvan con un tap-in a 2’02” dalla sirena. Llull con un’entrata riporta il Real avanti e poi Ayon trova un rimpallo favorevole e scrive il più quattro. L’Olimpia risponde ancora, fino alla fine, perde 94-89. E’ bellissima e sfortunata.