Anche se l’Olimpia è famosa nella sua storia per il grande feeling con i grandi giocatori americani, nel corso degli anni 80 di storia anche molti europei hanno lasciato il segno. Addirittura nel 1955/56 il primo straniero nella storia del club fu un europeo. Si trattava del greco Mimi Stephanidis. Rimase un anno e poi si dovette attendere molto tempo prima di accoglierne un altro. I migliori? Dejan Bodiroga è stato il più significativo: arrivò da Trieste al seguito della truppa di Bepi Stefanel, vinse nel 1996 scudetto e Coppa Italia, segnò a Bologna contro la Fortitudo il canestro chiave della finale. In seguito la sua carriera prese altre strade soprattutto Barcellona e Panathinaikos. Sasha Djordjevic arrivò nel 1992 da Belgrado dove aveva appena vinto l’Eurolega segnando il canestro del titolo. In semifinale aveva guidato il Partizan alla vittoria contro l’Olimpia di Mike D’Antoni. A fine stagione venne a Milano. Fu sfortunato, vinse solo la Coppa Korac ma in un anno in cui l’Olimpia giocò i playoffs senza l’infortunato Antonio Davis. Nessun altro giocatore europeo è stato decisivo come lo sono stati loro, ma Ioannis Bourousis per un biennio è stato un giocatore di grande importanza per l’Olimpia, più di Antonis Fotsis, un altro greco, sul quale forse le aspettative erano maggiori. L’Olimpia aveva tentato un supercolpo con Oleksyi Pecherov, ucraino rientrato dalla NBA ma la sua esperienza milanese fu poco produttiva. Andò sicuramente meglio Jonas Maciulis ma si infortunò alla viglia dei playoffs del 2011 lasciano Dan Peterson senza la sua ala piccola titolare.

Nella foto Sasha Djordjevic esulta dopo la conquista della Coppa Korac del 1993.

 

HISTORY LESSON di COACH DAN PETERSON

1956-57.   Simmenthal Milano.   Coach:   Cesare Rubini.   Girone Unico:   19-3, 1° posto;   Campioni d’Italia, una vittoria in più della Virtus Bologna.   Il 3° realizzatore della Serie A era il neo-acquisto Sandro Riminucci (20,9 punti di media);  9° Romeo Romanutti  (17,5).

 1957-58.   Simmenthal Milano.   Coach:   Cesare Rubini.   Girone Unico:   21-1,  1° posto;  Campioni d’Italia, 4 punti davanti alla Virtus Bologna.   Il 10° realizzatore della Serie A era Gianfranco Pieri (15,3 punti per partita).   C’era George Bon Salle come USA.   Coppa dei Campioni (prima edizione):  passati gli ottavi, 1-0, l’Olimpia fu eliminata nei quarti-finali, 0-2, dall’Honved Budapest.

 1958-59.   Simmenthal Milano.   Coach:  Cesare Rubini.   Girone Unico:  19-3, 1° posto, Campioni d’Italia, 2 punti davanti alla Virtus Bologna.   L’USA è Pete Tillitson ed è il 2° realizzatore della Serie A (22,1 punti per gara).   Coppa dei Campioni:   si esce nei quarti-finali, dopo avere battuto Gezira El Cairo a Milano, 72-47, per il rifiuto di andare a Il Cairo. L’Olimpia viene squalificata dalla FIBA.

1959-60.  Simmenthal Milano.  Coach:  Cesare Rubini.  Girone Unico:   20-2,  1° posto, Campioni d’Italia, 2 punti davanti alla Virtus Bologna.   10° realizzatore della Serie A è Paolo Vittori (15,5 punti a partita).   L’Olimpia non fa la Coppa dei Campioni (squalificata dalla FIBA).   Nella Nazionale;  quarta a Roma 1960 ci sono quattro giocatori dell’Olimpia:  Sandro Gamba, Sandro Riminucci, Gianfranco Pieri, Paolo Vittori.

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