Natale On The Road per l’Olimpia. Due trasferte in tre giorni e tutte e due hanno il look delle gare difficili, ostiche, contro formazioni in grande condizione. Ma prima di pensare al Santo Stefano di Cremona, prima in classifica insieme a Olimpia e Reggio Emilia, otto vittorie di fila, occorre concentrarsi sulla gara di mercoledì 23 (ore 20.30: i regolamenti non consentono la trasmissione in diretta né in tv né in streaming) a Pesaro. La Consultinvest ha 4 vittorie totali ma due nelle ultime due gare, dopo l’innesto di Austin Daye che sta segnando 22 punti di media a partita e oltre 10 rimbalzi. L’Olimpia è ancora in emergenza-infortuni per le assenze di Alessandro Gentile, Rakim Sanders e Robbie Hummel, in ordine di presunto rientro. Pesaro-EA7 Game Notes.

I PRECEDENTI – 112-43 per l’Olimpia i 155 precedenti tra due dei club più ricchi di storia e antichi del basket italiano. A Milano il bilancio è 67-10 per l’Olimpia. A Pesaro, le squadre si sono affrontate finora 75 volte con 42 successi milanesi e 33 adriatici. Curiosità: la Scavolini stabilì nella stagione 1981/82 il record per il maggior scarto di questa sfida vincendo all’epoca 110-65, 45 punti di scarto. Ma le stesse squadre si affrontarono in finale e l’allora Billy Milano vinse lo scudetto imponendosi 2-0 (allora le serie erano al meglio delle 3 partite). Olimpia e Victoria Libertas sono state due delle squadre che hanno vinto di più negli anni ’80, il decennio d’oro della squadra di Milano e in parte anche di quella pesarese. Le due squadre si sono incontrate nella finale scudetto del 1982 (vinta da Milano 2-0) poi di nuovo nella finale del 1985 (vinta da Milano 2-0) e per l’ultima volta in quella del 1988 quando invece si impose la Scavolini vincendo il primo scudetto della sua storia, 3-1 contro una squadra che aveva vinto i tre titoli precedenti ed aveva appena conquistato la Coppa dei Campioni. In tutto le due squadre si sono incontrate nei playoff nove volte. In sette occasioni ha prevalso l’Olimpia. Quattro anni fa EA7 e Pesaro si affrontarono in tutto 6 volte, in regular season ci fu una vittoria a testa, nelle semifinali dei playoff l’Olimpia vinse 3-1, imponendosi nelle due gare interne e perdendo gara 3 in trasferta prima di chiudere in gara 4 sempre in trasferta. A Pesaro – due anni fa – l’Olimpia vinse 72-70 con una rimonta finale firmata interamente da Keith Langford che segnò 9 punti negli ultimi 100 secondi incluso il “buzzer beater” su Andrea Crosariol. La striscia vincente dell’Olimpia contro Pesaro, playoffs inclusi, è di sette gare.

LA CONNECTION – E’ la partita di Andrea Cinciarini, pesarese figlio d’arte (Franco Cinciarini è stato un eccellente giocatore negli anni ’70, ma anche la mamma Cristina ha giocato) con un passato nella Victoria Libertas prima di spiccare il volo. Cinciarini è solo l’ultimo pesarese della storia ad essere approdato a Milano. Il più famoso di tutti è stato Sandro Riminucci, Hall of Famer Olimpia, detentore del record di punti in una singola gara con 77 (Carlton Myers ne fece 87 ma in A2), ma vanno menzionati anche Franco Bertini e naturalmente Daniel Hackett. Tra gli ex di entrambe le sponde meritano la citazione Mike Sylvester e Antonello Riva.

GLI ARBITRI – La partita Pesaro-Milano sarà arbitrata da Dino Seghetti, Gianluca Sardella e Dario Morelli. Seghetti ha diretto l’Olimpia due volte quest’anno, con Varese in casa e Cantù fuori; Sardella una volta, in casa contro Bologna e Morelli mai.

IT’S ANOTHER… DAYE – Austin Daye ha cambiato la stagione di Pesaro. Il suo innesto ha generato – dopo la sconfitta di Caserta all’esordio – due vittorie, una di prestigio contro Venezia, e la prima conquistata in trasferta a Capo d’Orlando. Austin Daye è il figlio di Darren Daye, uno dei più grandi americani della storia del basket pesarese e italiano. Daye arrivò a Pesaro nella stagione 1987/88 e fu decisivo nella conquista dello scudetto proprio contro l’Olimpia che – pur reduce dalla seconda Coppa dei Campioni consecutiva – non aveva l’uomo per marcarlo. Milano si prese la rivincita nel 1989 eliminando Pesaro in semifinale, nella serie della vittoria a tavolino a causa della monetina che colpi Dino Meneghin (l’Olimpia poi vinse in casa gara 2). Nel 1990 Pesaro vinse il suo secondo scudetto sempre con Daye in campo. Il figlio ha giocato a Gonzaga un solo anno (il padre veniva da UCLA) poi è stato scelto da Detroit ma nella NBA non ha sfondato (ha giocato anche a San Antonio).

 “LA STRISCIA” –L’Olimpia dopo la gara con Brindisi cavalca una striscia incredibile di 39 vittorie interne consecutive in partite di regular season di campionato. La serie fu avviata al termine della stagione 2012/13 con tre successi di fila, poi ne arrivarono altri 15 su 15 nella stagione 2013/14, 15 su 15 nella stagione 2014/15 per 33 totali, diventati 39 dopo il successo su Brindisi.

I NUMERI DI McLEAN – Jamel McLean ha numeri importanti in numerose categorie statistiche. Ecco dove emerge (da segnalare che è primo nella valutazione per minuto giocato con 29.0 ogni 40 minuti in campo.

Statistica Media Pos.
Rimb.Off. 3.4
Falli subiti 5.1
TL procurati 81
Tiri da due 62.7%
Valutazione 18.0
Plus/Minus +7.1

 

DIFESA – L’Olimpia è la squadra che concede la valutazione più bassa, 66.5 a partita, è quella che concede meno punti, 69.9 per gara ed è la squadra contro cui si catturano meno rimbalzi, 30.8 a partita. Adesso è anche quella che concede le percentuali più basse dall’arco, 29.5% appena.

PRIMA A RIMBALZO – L’Olimpia cattura 38.6 rimbalzi a partita, prima assoluta in Serie A.

ATTACCO – L’Olimpia è seconda per valutazione (90.1), è terza nei punti (81.9), seconda nel tiro da tre (38.9%) e nel tiro da due (54.9%).

SIMON PRIMO NEL PLUS/MINUS – Kruno Simon ha il miglior plus/minus del campionato. Dopo 12 gare con lui in campo l’Olimpia è +11.0 di media. Robbie Hummel è secondo con +9.4. Al quarto posto (dietro il reggiano Kaukenas) figura Alessandro Gentile con +8.6. Oliver Lafayette è quinto con +8.3 e Jamel McLean è settimo con +7.1.

SIMON IL BOMBER – Kruno Simon con il 48.4% è secondo nel tiro da tre dietro Michael Bramos di Venezia (51.8%). Oliver Lafayette figura all’ottavo posto della classifica con il 44.6%.

 

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