Il “Clasico” del basket italiano va in scena domenica 5 novembre al Mediolanum Forum, con 42 scudetti e cinque titoli europei in campo per una gara che a Milano si è giocata 84 volte. L’Olimpia ha una striscia di otto vittorie consecutive in questa sfida che lo scorso anno non si è giocata a causa della precedente retrocessione bianconera in A2, prontamente cancellata. Ambedue le squadre vengono da una sconfitta: l’Olimpia ha perso per la prima volta in Italia nella gara di Sassari, Bologna ha perso in casa contro Venezia sperperando 17 punti di vantaggio (erano stati 18 a Trento nell’altra sconfitta della Virtus). Tanti ex in campo: Alessandro Gentile, il più atteso ovviamente per il suo ruolo nella storia dell’Olimpia, ma anche Simone Fontecchio, Pietro Aradori, Stefano Gentile e Oliver Lafayette. Si gioca alle 20.45. Qui puoi scaricare le “Milano-Bologna Game Notes”

MILANO-BOLOGNA: I PRECEDENTI

Virtus Bologna contro Olimpia Milano è una delle grandi classiche del basket italiano. Si tratta delle due squadre che hanno vinto più scudetti, 27 l’Olimpia e 15 la Virtus. L’Olimpia ha anche vinto tre volte l’equivalente dell’attuale EuroLeague, la Virtus l’ha vinta due volte. I precedenti dicono 97-71 per l’Olimpia. A Milano, il bilancio è 64-20 per l’Olimpia ma c’è stata anche una gara in campo neutro, quarti di finale di Coppa Italia, a Torino nel 2012, vinta sempre dall’Olimpia.  A Bologna siamo 51-33 per la Virtus. L’Olimpia ha vinto le ultime otto partite della sfida, cinque nella stagione 2014/15 quando vinse il quarto di finale dei playoffs per 3-0. Nella storia dei playoffs, la Virtus Bologna e l’Olimpia Milano si sono giocate lo scudetto solo due volte. Nella stagione 1978-79 la Banda Bassotti di Dan Peterson a sorpresa arrivò all’atto conclusivo della post-season contro la fortissima Virtus allenata da Terry Driscoll. Non ci fu storia e la Virtus vinse 2-0 (si giocava al meglio delle tre gare). Fu molto più combattuta la finale della stagione 1983/84: la Virtus vinse gara 1 a San Siro e conduceva anche gara 2 per chiudere i conti quando Dino Meneghin venne espulso per proteste. Nonostante la perdita del suo centro, l’Olimpia eseguì una strepitosa rimonta e andò a vincere 75-71 rinviando l’assegnazione dello scudetto alla “bella” da giocarsi a Milano. L’Olimpia dovette giocarla senza Meneghin squalificato. Ne venne fuori una gara punto a punto che venne risolta dalla Virtus. La schiacciata di Roberto Brunamonti diventò simbolo dello scudetto della Virtus, il decimo della sua storia. La partita si concluse 77-74. In tutto nei playoffs, le due formazioni si sono affrontate 23 volte, bilancio 12-11 Olimpia nelle singole gare. E’ 4-3 Virtus invece nelle singole serie.

SIMONE FONTECCHIO: LA CONNECTION

Simone Fontecchio ha giocato quattro stagioni alla Virtus Bologna, il club che ha rilevato da Pescara sia lui che, in precedenza, il fratello Luca. Tre anni fa, Fontecchio ebbe 7.4 punti di media in 24.5 minuti di utilizzo con 2.3 rimbalzi di media, assicurandosi anche il premio di miglior Under 22 del campionato. Si segnalò segnando due volte da tre il tiro della vittoria della sua squadra, a Pistoia e contro Avellino in casa. Nella stagione 2015/16 ha giocato 27.5 minuti di media con 9.2 punti per gara, il 32.8% da tre, l’83.8% dalla lunetta e 3.5 rimbalzi per partita. Alla fine di quella stagione lasciò la Virtus Bologna per trasferirsi a Milano.

ALESSANDRO GENTILE: LA CONNECTION

Per la prima volta da quando l’ha lasciata la scorsa stagione, Alessandro Gentile affronta l’Olimpia e lo fa sul campo che ha chiamato “casa” per cinque stagioni. Gentile, che aveva speso un anno nel settore giovanile della Virtus Bologna, arrivò a Milano via Treviso nel corso della stagione 2011/12. Con la maglia dell’Olimpia ha vinto due scudetti (nel 2014 da MVP), la Coppa Italia 2016 e la Supercoppa 2016. E’ stato anche il più giovane capitano nella storia del club. In maglia Olimpia ha segnato 2145 punti in campionato. Con 810 punti è anche il terzo realizzatore dei playoffs nella storia del club preceduto solo da Mike D’Antoni e Roberto Premier. Ha segnato anche 825 punti in 71 partite di EuroLeague.

MILANO-BOLOGNA: LA CONNECTION

Sono numerosi gli ex della sfida soprattutto nella Virtus Bologna. Pietro Aradori è stato a Milano nella prima parte della stagione 2007/08, quando tra i suoi compagni di squadra ebbe per un periodo di tempo limitato anche Stefano Gentile. Più significativa la presenza milanese di Oliver Lafayette che nel 2015/16 vinse sia lo scudetto che la Coppa Italia. Tra i grandi che hanno militato in ambedue le squadre vanno segnalati Russ Schoene, Vittorio Gallinari, Marco Bonamico (però a Milano rimase solo un anno ed era in prestito), Mason Rocca e David Moss, ma a Bologna ha allenato anche Sandro Gamba, bandiera dell’Olimpia da giocatore.

Qui il video della più importante gara di Oliver Lafayette a Milano

CHI SONO GLI ARBITRI

La partita tra Milano e Bologna sarà diretta da Enrico Sabetta, Lorenzo Baldini e Guido Giovannetti.

GLI AVVERSARI

Bologna parte con quattro giocatori con passato importante in EuroLeague in quintetto, Lafayette come playmaker, Pietro Aradori (16.6 per gara) e Alessandro Gentile (secondo realizzatore con 18.6 punti di media) tra gli esterni anche se quest’ultimo è utilizzato molto in post basso, e Marcus Slaughter (ex Real Madrid) come centro. Il quinto uomo è Klaudio N’Doja, ala forte tattica. Dalla panchina partono Stefano Gentile, l’esperto Michael Umeh, nigeriano protagonista della promozione, Guido Rosselli, che ha giocato in Nazionale con Coach Pianigiani, e Kenny Lawson, altro uomo chiave della promozione. Slaughter e Lawson si dividono gli spazi. La Virtus è prima nel tiro da due con il 57%, terza nel tiro da tre grazie a specialisti come Stefano Gentile, Michael Umeh, Aradori e anche Lawson che usa il tiro da fuori come arma diversiva.

 

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