Un’altra dolorosissima beffa all’Abdi Ipekci in una partita simile a quella di Madrid nel senso che l’Olimpia l’ha comandata per la sua durata, qui in modo ancora più netto (l’Efes ha sorpassato solo nell’ultimo minuto e il vantaggio nel primo tempo era stato di 19 punti), giocando a tratti un basket spettacolare (con Simon in campo dolorante) soprattutto in attacco. Non ha avuto la forza e la fortuna di chiudere la partita perché l’Efes nel terzo quarto è stata implacabile dall’arco mangiando il distacco. La grande opportunità di vincere si è presentata sul più otto del quarto periodo ma l’Efes ha risposto subito e alla fine ha vinto 90-86.
IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia aggredisce la partita con quattro grandi esecuzioni offensive che producono otto punti con quattro giocatori differenti. Protegge l’area in difesa e scatta 8-0 costringendo Coach Perasovic all’immediato time-out. Al rientro, Kalnietis stoppa Brandon Paul su un tentativo da tre punti e va a prendersi il fallo del 10-0. Perasovic rimescola le carte, si alza con Tyler Honeycutt ma l’Olimpia fugge e va avanti di 16 due volte, sul 21-5 e poi sul 24-8 con le penetrazioni di Sanders, i rimbalzi di Macvan e due tiri da tre, di Hickman e Dragic. Perasovic allora si abbassa usando i due playmaker. E’ Heurtel a guidare la rimonta: complici due tiri liberi lasciati sul tabellone da McLean, l’Efes piazza un 7-0 che la riavvicina a meno nove. La risposta viene proprio da McLean con un jumper dall’arco che batte l’oroglogio dei 24″ e vale il 27-15 con il quale termina il primo periodo. L’Olimpia conserva la sua aggressività all’inizio del secondo quarto: segna McLean con un jumper elegante, Dragic in entrata risponde alla tripla di DeShaun Thomas. Poi Pascolo replica al floater di Heurtel e quando Dragic in transizione segna da tre dall’angolo, il vantaggio schizza di nuovo a più 16, 20-36, forzando un altro time-out di Perasovic. Ma l’Olimpia esplode di nuovo con un tiro da tre di Sanders, un lay-up di Sanders, due giocate forti di Raduljica una delle quali è un gioco da tre punti. Il vantaggio salta a quota 19 sul 46-27. L’Efes alza la difesa, arrivano in sequenza il terzo fallo di Kalnietis e un’infrazione di 8″ poi una palla persa banalmente. Arriva il 7-0 che riduce il vantaggio a nove punti. Il bonus e i falli costringono l’Olimpia ad abbassare i ritmi, l’Efes va in lunetta a ripetizione soprattutto con Jayson Granger e usa la grande energia sui due lati del campo di Alex Kirk. Torna a meno 12, respinta da un jumper di Simon (che a causa del mal di schiena ha deciso di giocare solo sul campo e aveva bisogno di non fare troppe pause), poi da un fade-away di Raduljca e da due liberi di Hickman. Alla fine del primo tempo, l’Olimpia è avanti 54-40.
IL SECONDO TEMPO – L’Efes ovviamente parte con un altro piglio. La tripla di Cedi Osman e la schiacciata di Alex Kirk firmano un 5-0 dopo la tripla di Sanders che convince Coach Repesa a chiamare subito un time-out veloce sul più 10 Milano e il terzo fallo di Raduljica. Ancora Sanders ferma il parziale, anche se l’Efes è in ritmo da tre. Kalnietis con una tripla la tiene a distanza. I turchi tornano a meno nove, Sanders con un clinic sul gioco in post basso risponde. Tyler Honeycutt con due triple consecutive firma il meno sette. Replicano Macvan, Sanders, Kalnietis di forza. Il vantaggio torna a 13 punti. Heurtel con un arresto e tiro da tre in transizione sigla il 62-70 del meno otto. Qui è Dragic con un grande jumper acrobatico a ripristinare il più 10. L’Olimpia lotta contro una squadra che è ispirata, segna sette triple su nove nel periodo così basta una palla persa con canestro di Dogus Balbay a ritrovarsi con soli cinque punti di margine alla fine del quarto, 74-69. Basta un minuto nel quarto periodo per ripristinare la parità, con un 5-0 che porta la firma di Thomas (lungo jumper) e Balbay, tripla dopo due rimbalzi offensivi strappati da Dunston. Arriva il time-out di Repesa. Kalnietis in entrata segna due punti di energia. Qui gli attacchi si fermano. Hickman dalla lunetta rimette Milano con quattro punti di margine. Perasovic ferma la partita ma al ritorno in campo l’Olimpia ruba palla e Kalnietis firma il più sette. Il margine schizza a otto punti quando McLean – dopo l’1/2 di Honeycutt dalla linea – converte un passaggio di Hickman. Ma subito dopo Kirk a rimbalzo completa un gioco da tre punti e Honeycutt su un contropiede fulmineo scrive il meno tre con quattro minuti da giocare. Huertel in entrata realizza un altro generoso gioco da tre punti e impatta ancora. Sul possesso successivo, Honeycutt libera Balbay per una schiacciata comoda: l’Efes si trova avanti per la prima volta. Macvan ha il tiro del controsorpasso da tre m lo sbaglia. Due volte succede a Sanders, la seconda è una stoppata di Dunston. Granger dalla lunetta fa 1/2 con nove secondi da giocare. Sul fallo tattico, Kalnietis mette il primo e sbaglia il secondo. Sanders tocca il pallone ma non lo controlla così l’Efes può chiudere sul 90-86 con Huertel. I fantasmi dell’Abdi Ipekci colpiscono ancora.