L’Olimpia sopravvive alla grande serata di Capo d’Orlando al tiro, che rende gara 2 impossibile da governare. Tuttavia la comanda quasi per l’intera durata, soverchia i falli di Cinciarini (strepitoso soprattutto nel primo tempo) e di Ricky Hickman che fa seguire ad un primo tempo forzatamente silenzioso una ripresa da dominatore, vince 95-83. Poi ci sono l’energia di Pascolo e anche di Tarczewski per tenere a distanza di sicurezza l’Orlandina e impattare la serie sull’1-1, con gara 3 a Capo d’Orlando, martedì 16, alle 20.30.
IL PRIMO TEMPO – Drake Diener segna due triple nei primi cinque minuti di gara. Sono quelle che permettono a Capo d’Orlando di stare aggrappata alla partita nei primi minuti in cui l’Olimpia ha un buon piglio, concede qualche tiro da fuori facile (7/15 da tre nel primo tempo), ma lotta, fa la voce grossa a rimbalzo (11 d’attacco nei venti minuti inaugurali), anche con Cinciarini, autore di otto punti nei primi sei minuti quando Milano è avanti di sei, sul 19-13 (sei punti anche di Simon). Il problema diventano i falli: in due possessi consecutivi arriva il secondo di Hickman seguito dal secondo di Cinciarini. Al primo giro di cambi, l’Olimpia si smarrisce in difesa, concede canestri facili, un due più uno di Berzins, un contropiede chiuso da Kikowski per il parziale di 12-2 che ribalta la partita. 25-25 alla fine del primo periodo (assist di Kalnietis per Macvan). Le palle perse a inizio secondo quarto (cinque nel periodo) consentono a Capo d’Orlando di provare a schizzare davanti con una tripla in transizione di Ivanovic cui risponde Kalnietis con la stessa moneta. Qui l’Olimpia si accende, con l’energia contagiosa di Cinciarini quattro punti consecutivi di Macvan per il tentativo di allungo sul più sette, 40-33 che forza il time-out di Di Carlo. Il vantaggio massimo dell’Olimpia tocca i nove punti, ma la terza tripla di Diener convince Repesa al time-out. Un tecnico a Raduljica per proteste dopo le triple di Berzins e Tepic determina il meno tre che Kruno Simon respinge con la tripla dall’angolo successiva alla palla rubata da Pascolo su rimessa. All’intervallo l’Olimpia guida 49-43.
IL SECONDO TEMPO – Capo d’Orlando continua a trovare tiri da tre a raffica, con Ivanovic e Kikowski, ma si avvicina poco perché l’esecuzione dell’Olimpia è promettente e due triple arrivano anche da Pascolo e Hickman. Il gancio di Tarczewski vale la doppia cifra di vantaggio, poi esegue anche un assist per la tripla di Hickman (11 nel terzo) che scava il +12. Ma nel suo momento migliore, ancora una volta l’Olimpia si siede: arrivano un antisportivo a Cinciarini, una tripla da nove metri di Tepic e un banale gioco da tre concesso a Diener per ricucire da meno 12 a meno cinque, alla fine del periodo, 73-68. Il divario si riduce due volte a tre punti (Nicevic e Laquintana), ma l’Olimpia risponde bene, con una magia di Kalnietis, una tripla di Hickman, l’energia di McLean che apre nove punti ma solo per un attimo perché bastano due disattezioni a rimbalzo e un contropiede facile chiuso da Iannuzzi per riportare Capo d’Orlando a meno cinque, 81-76. Dopo il time-out, Pascolo converte lungolinea, Tarczewski combatte anche quando un canestro a rimbalzo viene cancellato da un fallo, Cinciarini segna in coast-to-coast e Milano allunga ancora a più nove, 85-76, poi a 11 sulla tripla di Simon. Qui l’Olimpia chiude la gara, con fatica ma segnando tanto.