L’Olimpia non esce dalle difficoltà dell’ultimo mese, anzi aggrava la sua situazione perdendo a Reggio Emilia senza Kruno Simon e senza Milan Macvan (schiena e febbre rispettivamente, ma la Reggiana era senza Gentile e Della Valle) in modo rocambolesco ovvero tenendo l’avversaria a nove punti nel primo quarto, dominando fino al più 17 di metà secondo periodo e poi infilandosi in un tunnel cieco senza uscirne più fuori. 91-87 alla fine.
IL PRIMO TEMPO – La partenza è molto balbettante da ambedue le parti. Ci sono più palle perse che tiri. Reggio Emilia segna tre punti nei primi cinque minuti, l’Olimpia allunga con due triple di Sanders per il 10-3. Dopo il time-out, Milano continua a controllare i rimbalzi e trova anche qualche canestro facile. Un assist di Pascolo per Kalnietis da rimessa, uno di Dragic per McLean, poi una rubata di Sanders che vale una schiacciata solitaria in contropiede. Dopo nove minuti è 16-7 Olimpia. Il vantaggio massimo tocca i 12 punti. Alla fine del primo quarto è 19-9 Milano. Kalnietis e Sanders devastano la difesa reggiana con le triple, l’Olimpia corre in contropiede, prende 17 punti di margine sul 36-22 ma denuncia qualche pausa difensiva. Per questo dopo la tripla di Derek Needham, Coach Repesa chiama subito time-out. Non sortisce effetti, il parziale sale a 9-0 quando la gara viene arrestata da un secondo minuto di sospensione milanese, sul più otto. Ma Needham cede il testimone a Pietro Aradori. Segna due triple nel momento in cui Reggio Emilia prova mischiare le carte in difesa, zona 2-3, zone-press, e l’Olimpia perde lucidità. Il vantaggio viene divorato, da 17 punti a due (risponde Hickman dalla lunetta). Poi Delroy James dalla lunetta impatta a 54 secondi dall’intervallo. La rottura è prolungata. Aradori da tre brucia la sirena dell’intervallo per il 45-40 Reggio Emilia ovvero 26-4 di parziale.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia attacca la ripresa con un 5-0 che però comprende due tiri liberi sbagliati. La parità dura un attimo. Reggio Emilia fa 6-0 con una tripla di James e un gioco da tre di Achille Polonara. Il vantaggio massimo sale quindi a sei punti. McLean pareggia dalla lunetta dopo quattro minuti, dopo cinque Sanders firma il nuovo vantaggio di Milano. Dura pochissimo perché Needham mette un jumper di tabellone e un tripla che cancella la quarta di Kalnietis. Quando l’Olimpia torna a meno due, arriva un antisportivo a McLean che restituisce alla Reggiana sei punti di margine, sul 69-63. Una tripla di Lesic allo scadere dei 24″ porta Reggio Emilia sul più otto, prima della penetrazione di Kalnietis del 72-66 che chiude il terzo periodo. Abi Abass con cinque punti consecutivi sostiene la difesa di Sanders e permette all’Olimpia di tornare a meno due. Ma la continuità della difesa è relativa. Milano sporca qualche momento buono incassando canestri rocamboleschi (James allo scadere dei 24″ dopo mille palleggi) o facili (comodo lay-up di Lesic su un aiuto sbagliato). Una tripla di Hickman vale il nuovo meno tre ma poi un contropiede solitario dello stesso Hickman è annullato dalla stoppata da dietro di Polonara. Poi tre tentativi di impattare la gara sono respinti dal ferro. La transizione difensiva è mediocre, Aradori e Cervi segnano facili lay-up e scavano sette punti di vantaggio con tre minuti sulla sirena. Hickman ricuce ancora a meno quattro ma senza continuità in attacco e in difesa non succede niente. 91-87 il finale.