La finale scudetto 2018 è la decima finale in Italia dell’Olimpia dalla stagione 2013/14 in cui ha preso parte a 14 competizioni nazionali di cui sei vinte (finora due scudetti, due Coppe Italia e due Supercoppe) con tre allenatori diversi. Ecco la storia delle nove finali giocate da allora.

2013/14 Playoff, Vs Siena, 4-3: la finale più drammatica dopo una stagione eccezionale ma priva di vittorie. Contro la rivale storica del quinquennio precedente, Siena, l’Olimpia ha vinto in sette gare ribaltando il 2-3 consumato dopo gara 5 in cui Milano perse la terza partita consecutiva per la prima volta in tutta la stagione. In gara 6 in Toscana, una partita straordinaria di Alessandro Gentile fu convalidata dal canestro sulla sirena di Curtis Jerrells. Sul 3-3 serviva però una nuova vittoria in gara 7. L’Olimpia tenne Siena a nove punti nel primo quarto ed era avanti ad un certo punto 41-29. Fu in quel momento che la squadra si bloccò e Siena si sbloccò. A metà del quarto, la Mens Sana era avanti di otto punti. Spinta sull’orlo del baratro l’Olimpia rispose: Gani Lawal a rimbalzo firmò il meno sei, Gentile dalla lunetta il meno cinque e sull’errore sul secondo libero ancora Lawal segnò il meno tre. Poi Jerrells da tre frontale pareggiò la partita e l’Olimpia, di nuovo in controllo, finì con le marce alte assicurandosi lo scudetto.

2014/15 Supercoppa (88-96) e Coppa Italia (94-101), Vs Sassari: la maledizione di Sassari si impossessò della stagione 2014/15 in cui l’Olimpia giocò due finali contro la Dinamo perdendole. In prestagione a Sassari in Supercoppa, a febbraio a Desio in Coppa Italia. Quell’anno l’Olimpia chiuse la regular season 26-4 ma quando in semifinale incontrò Sassari cedette di nuovo in sette gare, l’ultima persa al supplementare. Ma questa era appunto una semifinale.

2015/16 Supercoppa, Vs Reggio Emilia, 68-80: con una squadra tutta rinnovata anche il secondo viaggio alle Final Four di Supercoppa si risolve in una sconfitta, a Torino, dopo che la semifinale era stata vinta in rimonta su Venezia. La finale resta a lungo in bilico ma con Reggio Emilia quasi sempre avanti.

2015/16 Coppa Italia, Vs Avellino, 82-76: il lungo digiuno, venti anni senza Coppa Italia, viene chiuso nelle Final Eight di Milano in cui l’Olimpia prende a pallate prima Venezia e poi Cremona chiudendo i conti in finale contro Avellino, sei punti di scarto che non rendono giustizia al dominio espresso in campo. Rakim Sanders, il giustiziere dell’anno precedente quando era a Sassari, vince il titolo di MVP (17 punti e sette rimbalzi). Bruno Cerella, che si infortuna nei quarti di finale del giovedì, viene operato di menisco e torna in campo dopo 48 ore per la finale.

2015/16 Playoff, Vs Reggio Emilia, 4-2: l’Olimpia si riprende lo scudetto vincendo 4-2 la finale contro Reggio Emilia. Come era accaduto in semifinale, Milano è sul 2-2 dopo quattro partite ma vince gara 5 in casa e chiude i conti in trasferta. Al Pala Bigi è risolutivo un canestro dal post basso di Kruno Simon anche se l’MVP della finale è ancora Rakim Sanders, grande dominatore di una serie in cui Alessandro Gentile fatica nelle gare esterne ma domina in quelle casalinghe.

2016/17 Supercoppa, Vs Avellino, 90-72: sempre al Forum, l’Olimpia si prende la prima Supercoppa dlela sua storia battendo in finale Avellino come aveva fatto in Coppa Italia pochi mesi prima. Kruno Simon segna 25 punti in 28 minuti. I 18 punti di scarto sono indicativi di una prestazione eccellente contro un’avversaria ostica, trascinata dall’ex Joe Ragland.

2016/17 Coppa Italia, Vs Sassari, 84-74: a Rimini, l’Olimpia fatica tantissimo per tornare in finale. Vince contro Brindisi con un canestro, convalidato al replay, di Milan Macvan, poi completa la rimonta contro Reggio Emilia con tripla decisiva di Andrea Cinciarini, in semifinale. Ma la finale è sofferta solo nel primo quarto poi gradualmente l’Olimpia assume il controllo delle operazioni e “finisce” con Ricky Hickman autore di 25 punti e MVP della competizione.

2017/18 Supercoppa, Vs Venezia, 82-77: nella prima uscita di Coach Simone Pianigiani, l’Olimpia si impone a Forlì battendo prima Trento e poi in finale Venezia con una prova supersonica di Jordan Theodore, autore di 29 punti con cinque assist e sette rimbalzi. Nel secondo tempo è importante anche l’apporto di Andrew Goudelock, pur febbricitante.

 

 

 

Condividi l’articolo con i tuoi amici e supporta la squadra

Condividi l’articolo con i tuoi amici e supporta la squadra

URL Copied to clipboard! Copia link