La sala pesi del Lido è nel sottoscala. La luce filtra dall’alto. I rumori per i lavori in corso all’adiacente Palalido imperversano. Ma lì sotto, dove Giustino Danesi impera, si lavora e si fatica, in uno spazio angusto ma adeguato. Cyclette per scaldarsi, pesi, equilibrio, palloni medici e tanta fatica. Soprattutto quello, la fatica. Ogni giocatore è diverso, ogni giocatore ha programmi personali. I tempi della preparazione atletica uguale per tutti sono finiti da anni. Ogni giocatori è sotto controllo. Percentuale di grasso corporeo, esami del sangue, test atletici. Tutto è costantemente controllato. I grafici raccontano l’andamento. Danesi dai suoi dati è in grado di prevedere il rendimento di un giocatore, partita dopo partita, con precisione quasi cronometrica. Certo, conta anche il carattere, l’agonismo, conta la fortuna, la fiducia al tiro. Ma le condizioni atletiche quasi sempre dicono quale percentuale di rendimento un giocatore può sviluppare in ogni momento. Ma questo è un momento di carico, di lavoro, di allenamenti che servono a immagazzinare energie, per arrivare in forma al momento giusto. In attesa di andare a Bormio nel weekend.

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