Sono cento. Cento vittorie nella Classicissima del basket italiano con il successo 88-79 ottenuto giocando gli ultimi 13 minuti a livelli davvero alti su ambedue le metà campo e anche a dispetto del turnover, la stanchezza a meno di 48 ore dalla vittoria di Podgorica, le rotazioni differenti. Cinque uomini in doppia cifra capeggiati da un mostruoso Mike James, chirurgico, un killer nel finale, e un Christian Burns ricco di energia e spirito di sacrificio. L’Olimpia ha cercato di mettere le mani sulla partita fin dall’inizio poi ha perso un po’ il controllo del ritmo ma quando si è sentita minacciata ha risposto con personalità alla fine del terzo periodo e poi ancora nel chiudere la gara nel quarto.

IL PRIMO TEMPO – Mike James si mette subito la squadra sulle spalle. Sono suoi i primi nove punti di Milano in un primo quarto fatto di tanto equilibrio e vantaggi minimi. Bologna appoggia il gioco dentro su Brian Qvale (12 nel primo tempo) che ha la stazza per mettere in difficoltà Christian Burns, alla prima presenza in quintetto, da centro. L’ingresso di Gudatitis sposta il peso della partita sotto canestro, quello di Nemanja Nedovic che parte con una tripla e prosegue rubando palla e schiacciando determina il primo sussulto a favore di Milano che chiude il primo periodo con un 7-0 che la porta avanti 22-16. Due palle perse consecutive forzano il primo time-out di Coach Simone Pianigiani all’inizio del secondo quarto. Bologna supera con due liberi di Tony Taylor sul 26-24. L’Olimpia riprende la parità con una tripla di Micov, poi incassa quella di Kevin Punter e sulla scia Bologna tenta l’allungo ancora con i centimetri di Qvale in mezzo all’area sul 36-31. Nedovic risponde con un 4-0 personale mentre Gudaitis (10 punti in metà gara) è dominante a rimbalzo (otto) e riporta Milano a meno uno, 40-39 alla fine del primo tempo.

IL SECONDO TEMPO – Con grande energia, Bologna aggredisce il terzo quarto e in contropiede con Martin si costruisce il massimo vantaggio di sei punti sul 47-41. L’Olimpia prova a rispondere con il pick and roll centrale che usa la velocità di Burns contro la stazza di Qvale. Qui è la difesa a non tenere abbastanza, concede punti in cinque possessi consecutivi e permette alla Virtus di restare avanti. Milano “lascia” sul tabellone anche qualche tiro libero. Dopo sei minuti, Bologna ripristina sei punti di vantaggio con Taylor sul 60-54. L’Olimpia si riaccende con una tripla da 10 metri di Mike James, cui fa seguito quella di Nedovic per l’improvvisa parità. Alla schiacciata di Kravic, che interrompe il parziale, risponde con Micov dall’arco per il vantaggio Milano, 63-62, e il time-out di Coach Sacripanti. La difesa dell’Olimpia sale di colpi e con l’attacco “centrato” il parziale è di 13-2 con un margine che tocca i sei punti sul 70-64 (tripla dal palleggio di James). Alla fine del terzo, Milano ha cinque punti di vantaggio, 69-64. Un 5-0 di Bologna con Aradori che trova ritmo in attacco ricuce il divario a un punto. Nedovic alleggerisce la pressione ma solo per un attimo. Poi ancora Aradori con un gran jumper dall’angolo e Cournooh dalla media firmano il sorpasso di Bologna obbligando Pianigiani al time-out. In una fase di errori al tiro e palle perse, Micov piazza la tripla in transizione del nuovo vantaggio; poi James quella del più quattro che forza la sospensione di Sacripanti. James dalla media crea il massimo divario di sette punti, lo stesso fa Kuzminskas dalla linea dopo il canestro di Qvale. Nel finale l’Olimpia difende forte, controlla i rimbalzi e chiude vincendo 88-79.

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