Coach Jasmin Repesa sceglie di tenere fuori due centri, Esteban Batista e Stanko Barac, per non perdere pressione, ritmo e uomini sul perimetro vista l’assenza di Bruno Cerella in aggiunta a quella di Alessandro Gentile. Nonostante la taglia fisica ridotta, l’Olimpia controlla i rimbalzi fin dall’inizio (30-14 all’intervallo) e domina la semifinale di Coppa Italia contro Cremona. La difesa non alza mai il piede, non cala mai d’intensità. La Vanoli viene disintegrata gradualmente con parziale brutali e il +14 dell’intervallo – che lascerebbe ancora margine – è appesantito da un avvio di ripresa devastante con Rakim Sanders che produce 12 punti nel terzo periodo e la difesa che genera palle rubate e contropiedi. 90-58 il finale. L’Olimpia si qualifica per la seconda finale di Coppa Italia consecutiva, l’ottava della sua storia (4-3 il bilancio), contro la Sidigas Avellino che in semifinale ha battuto Trento e ha vinto una Coppa Italia (nel 2008). Avellino ha vinto le ultime nove gare ufficiali, sette di campionato, inclusa l’ultima giocata contro l’Olimpia. In stagione le due squadre si sono affrontate due volte con un successo per parte. Si gioca alle 18.00. L’Olimpia vuole colmare un vuoto di 20 anni, dalla Coppa Italia vinta nel 1996 nello stesso impianto contro Verona.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia schiera Daniele Magro in quintetto, va sotto 5-2 ma risponde con un parziale di 10-0 nel quale ci sono due triple, la prima di Jenkins e la seconda di Simon. 12-5 è il massimo vantaggio poi arrivano un canestro dall’angolo di Cusin e una penetrazione di McGee a ridurre il gap. Simon mette una seconda tripla (10 nel primo quarto per lui), poi va al lavoro McLean: parte con due liberi sbagliati ma prosegue con un jump-hook ravvicinato, completa un gioco da tre punti, mette due liberi subendo fallo su palla rubata. Sono quelli che portano l’Olimpia avanti 24-13, massimo vantaggio, ridotto da un 4-0 Vanoli che include un buzzer-beater di Turner. 24-17 Olimpia alla fine del primo. L’Olimpia però perde un paio di palloni a inizio secondo quarto. Mian salta Kalnietis, McGee fa lo stesso con Lafayette e il parziale della Vanoli si estende forzando Coach Repesa al time-out. Dopo l’8-0, Sanders blocca l’emorragia segnando su rimbalzo d’attacco, poi l’EA7 ci mette altri sei punti di fila (un libero di Macvan, due di Lafayette, tripla di Jenkins) difendendo forte con la sua difesa pressing. Coach Pancotto deve chiamare time-out dopo un 8-0 che ripristina 11 punti di vantaggio, che diventano 13 al rientro e 14 dopo una tripla dall’angolo di Cinciarini. All’intervallo è 45-31 Olimpia.

IL SECONDO TEMPO – Rakim Sanders segna due canestri e l’Olimpia parte 8-0 nel secondo tempo, scollinando oltre i venti punti di vantaggio. Quando Cinciarini segna da tre dopo un canestro e fallo, il margine tocca i 23 punti sul 58-35. Basta un parziale di 4-0 per Cremona poi una palla persa per indurre Repesa al time-out. Ma l’Olimpia non smette di premere sull’acceleratore soprattutto in difesa. Verso la fine del terzo quarto, prima Sanders e poi Jenkins rubano due palloni consecutivi e vanno a segnare aprendo una voragine di 28 punti, 71-43, che di fatto somiglia molto alla fine della partita. L’Olimpia negli ultimi 12 minuti di gara costruisce anche 30 punti di margine e Coach repesa può concedere minuti anche ad Andrea Amato e infine al ’99 Simone Vecerina.

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