L’Olimpia soffre un quarto, concede qualche rimbalzo offensivo di troppo nel terzo quarto ma usa la sua difesa, il gioco in contropiede e la distribuzione delle responsabilità in attacco, con cinque uomini in doppia cifra per debellare Trento in gara 1 dei quarti di finale. 86-74 il risultato con 21 punti di Rakim Sanders, il grande lavoro di Charles Jenkins in difesa, di Kalnietis e Batista a tratti, il rientro di Ale Gentile. 1-0, gara 2 martedì sempre a Desio.
IL PRIMO TEMPO – L’avvio è da brividi perché Trento, squadra che usa pochissimo e male il tiro da tre, viceversa segna dall’arco due volte con Forray. L’Olimpia invece perde un paio di palloni gratuiti, non trova mai il canestro da tre e precipita sotto 14-6 quando Pascolo concretizza un contropiede con un facile lay-up, obbligando Coach Repesa al primo time-out della post-season. Il massimo vantaggio di Trento – zero falli nel primo quarto – tocca gli otto punti sul 20-12, poi arrivano un gancio di Macvan e una tripla di Lafayette su una buona esecuzione offensiva. Il 5-0 riavvicina l’Olimpia a meno tre alla fine del primo quarto, 20-17. Il parziale diventa 8-0 con la tripla di Simon in avvio di secondo quarto. Poi i pareggi successivi li firmano Macvan e Batista e finalmente su un contropiede che Lafayette non chiude, ancora Macvan segna a rimbalzo il vantaggio EA7, 26-24 dopo 3’02” dal secondo periodo. Trento rimette la testa avanti su un contropiede concluso da una schiacciata volante di Wright, ma dura un attimo, poi Batista fa 2/2, Lafayette segna in entrata e il vantaggio sale a tre punti sul 32-29. Al rientro Sanders estende il vantaggio a sei punti, poi Cerella dalla lunetta a sette (39-31) prima della bomba di Will Cummings. Ma l’Olimpia finisce il periodo in crescita: una spettacolare conclusione in entrata di Kalnietis vale il 42-34 della fine del tempo, che è anche massimo vantaggio.
IL SECONDO TEMPO – L’Olimpia scava il primo vantaggio in doppia cifra, su un canestro di Batista, ma dopo il terzo fallo di Pascolo paradossalmente Trento ha un buon momento in cui ruba due palloni, va a canestro in contropiede con lo stesso Pascolo subito dopo un canestro da tre dall’angolo di Cumming. Il parziale è di 5-0 e riporta l’Aquila a meno tre, a metà esatta del periodo obbligando Coach Repesa al time-out. Qui il problema tornano ad essere i rimbalzi offensivi di Trento, il punto di forza della squadra di Buscaglia (otto nel terzo periodo). Sanders fa respirare l’Olimpia con la sua terza tripla dall’angolo. Poi Gentile mette due liberi. Trento approfitta di un fallo tecnico fischiato proprio a Gentile dopo un fallo discutibile su Lechthaler per tornare a meno quattro. La risposta è violenta: tripla di Lafayette, rimbalzo d’attacco e 2/2 di Sanders per il nuovo più nove. Ma Trento finisce meglio il periodo: gioco da tre di Cummings, poi schiacciata di Sutton a rimbalzo d’attacco dopo due liberi di Lafayette. Alla fine del terzo è 65-59 Olimpia. Nel quarto periodo, l’Olimpia parte con un canestro in semigancio di Batista, poi ci mette dentro due contropiede conclusi da Kalnietis in solitudine per il 71-60 del nuovo massimo vantaggio che costringe Coach Buscaglia al time-out. Ma alla ripresa l’Olimpia resta padrona, con Sanders e Batista che improvvisamente fanno pesare la loro fisicità, le palle rubate da Jenkins. A 5’45” dalla fine, il vantaggio esplode a 16 punti, 78-62 per il nuovo time-out di Trento. Dopo il 4-0 trentino alla ripresa del gioco, Kalnietis con un’altra entrata spezza il parziale e di fatto allontana la minaccia. L’Aquila tenta ancora un assalto disperato negli ultimi due minuti.