Una beffa atroce. L’Olimpia gioca 40 minuti alla pari con l’Olympiacos, da tre anni alle Final Four e tra le favorite della competizione, risponde colpo su colpo fino a costruirsi il possesso della potenziale vittoria, giocando davvero con cuore, orgoglio, voglia di superare le avversità della partita. Finisce per cadere ancora di un punto, 84-83, come contro il Bayern, ma questa volta con tanto rammarico perché gli episodi sono stati sfavorevoli e la rimonta del quarto periodo avrebbe potuto essere più efficace se la situazione falli non avesse tarpato le ali alla difesa in modo inequivocabile.

IL PRIMO TEMPO – L’Olimpia sguinzaglia Leandro Bolmaro sulle tracce di Evan Fournier e riesce a inceppare la pericolosità del bomber francese. Anche Mirotic, da centro nominale, usa tutto quello che può per arginare Moustapha Fall, che quando si avvicina a canestro è infallibile. Con tre triple di tre giocatori diversi, l’Olimpia costruisce il primo vantaggio sul 13-9, ma in quel momento Shavon Shields ha già due falli, uno in attacco. L’Olympiacos risponde colpo su colpo e va avanti prima che Dimitrijevic dalla lunetta ristabilisca la parità alla fine del primo quarto, 19-19. Nel secondo, l’Olimpia parte molto aggressiva. Piazza subito un parziale di 7-0 che contiene una tripla di Tonut e una rubata con canestro in transizione di Causeur. Dopo il time-out, Vezenkov, giocando anche da centro perché Fall è l’unico pivot di ruolo dell’Olympiacos, usa il suo gioco dentro-fuori per segnare sette punti consecutivi. L’Olimpia resta però in vantaggio replicando con Causeur e tornando a più sette altre due volte. Nel finale di tempo, la gara diventa spigolosa e il lavoro delle difese serve soprattutto a generare palle perse. Il corpo a corpo favorisce la maggior taglia ed esperienza dell’Olympiacos. Con una tripla di un Vezenkov eccezionale e poi un contropiede sulla sirena piazza il 5-0 conclusivo che le consente di andare al riposo avanti di uno, 41-40.

Leandro Bolmaro

IL SECONDO TEMPO – Per un attimo l’Olympiacos prende tre punti di vantaggio, ma l’Olimpia replica con una tripla da circo di Bolmaro, una penetrazione di Mannion. Shields dall’arco ribalta il risultato costruendo quattro punto per Milano con time-out immediato di Coach Bartzokas. Vezenkov, sempre lui, risponde e permette all’Olympiacos di superare il momento negativo. L’Olimpia torna avanti con Mirotic e Causeur, Il terzo periodo diventa un botta e risposta però dominato da Evan Fournier. E’ lui, singolarmente, a portare l’Olympiacos avanti di sei prima che Dimitrijevic chiuda il periodo con un jumper per il 64-60 avversario. Nel quarto periodo l’Olimpia si trova a vivere una situazione ingestibile a livello di falli, quattro in due minuti, contro zero, così alzare la pressione della difesa diventa impossibile. Una fiammata arriva con due triple di fila di Dimitrijevic e Ricci che riportano l’Olimpia avanti 66-65. L’Olympiacos ribalta ancora la gara aiutato anche da Peters e Vildoza. Cinque volte l’Olympiacos costruisce sei punti di margine e tutte le volte l’Olimpia risponde. Prima con una tripla di Shields, poi un gioco da tre punti di Mirotic, due tiri liberi di Mannion, un canestro e fallo di Shields sul cui rimbalzo viene sanzionato un fallo pesantissimo allo stesso Mirotic che permette a Peters di andare direttamente in lunetta. Infine, è Bolmaro ad accorciare dall’angolo. L’Olimpia regge il possesso difensivo, Mirotic certifica il meno uno su un assist di Bolmaro. Poi tiene ancora in difesa, ma l’ultimo possesso non porta a nulla e ne esce la seconda sconfitta consecutiva di un punto, 84-83.

Nikola Mirotic

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