L’Olimpia non riesce a chiudere bene la stagione europea. Come accaduto altre volte, si spegne nel secondo tempo nonostante il ritorno di Kruno Simon (non in condizione ovviamente ma promettente), sia in attacco che in difesa. Dominata a rimbalzo, finisce per essere punita oltre misura dall’Unics Kazan. Il finale è 91-68.
IL PRIMO TEMPO – Fin dai primi possessi è una gara punto a punto. Keith Langford si presenta con il suo classico jumper dalla media. L’Unics Kazan mette tre triple su quattro nel primo periodo di cui due di Coty Clarke ma non riesce mai ad allungare. L’Olimpia riscopre Kruno Simon, non come tiratore da fuori ma in termini di creatività. Segna subito sei punti e permette all’Olimpia di restare agganciata all’Unics che alla fine del primo quarto è avanti ma solo di un punto 22-21. Milano ritrova l’energia dirompente di Rakim Sanders, nove punti nella prima metà gara, qualche giocata di Pascolo e prova a scappare, prendendo anche cinque punti di vantaggio. Ma le palle perse sono troppe, 10 a metà gara, così Parakhouski, a rimbalzo d’attacco, ricuce a meno uno. Poi Sanders con una grande giocata di forza firma il 39-36 dell’intervallo.
IL SECONDO TEMPO – L’Unics Kazan aggredisce la ripresa: Panin segna da tre, Langford fa 2/2 dalla linea e poi segna in penetrazione. In un attimo è 9-0 di parziale e il più tre dell’intervallo diventa un meno sette dopo la seconda tripla di Panin. Banic con due jumper dall’angolo scava il massimo vantaggio di 10 punti. Il terzo quarto difensivo dell’Olimpia è problematico. Ad Abass fischiano due falli dubbi, uno in difesa su Langford e un altro a rimbalzo, così esce per falli dopo sei minuti e mezzo del terzo periodo. Tra errori al tiro, tiri liberi concessi e rimbalzi d’attacco, Kazan fugge via. Dopo sette minuti e mezzo ha 15 punti di vantaggio, 60-45, tocca i 17 di margine e chiude un pessimo periodo avanti 65-49. Sanders e Pascolo provano a tirare la rimonta in avvio di quarto quarto ma il 4-0 di parziale è subito spento prima da Langford e poi da Latavious Williams obbligando Coach Repesa al time-out. Una reazione in contropiede di Hickman forza dopo poco il time-out di Pashutin ma con l’Unics ancora avanti di 17. Al rientro, Kazan domina i rimbalzi e li usa per andare in contropiede o correggere gli errori. Il finale non ha storia. Kazan vince 91-68.