L’Olimpia si perde nel mare giallo del Maccabi, campo stregato: comincia soffrendo con il tiro degli esterni (Goudelock è rientrato ma dopo nove giorni di stop) e si regge sull’aggressività in attacco dei due centri, poi viene maltrattata da Tyus dentro l’area, regge in qualche modo nel primo tempo aggrappandosi a tre triple ma il trend non cambia nel secondo tempo. Il terzo quarto è il più brutto e la sconfitta ampia, nonostante la generosità finale, 79-68.
IL PRIMO TEMPO – Il Maccabi scopre presto la vivacità a rimbalzo di Kaleb Tarczewski. Il centro dell’Olimpia aggredisce la partita, prende due falli, va in lunetta, segna sette punti prima del passaggio in panchina dopo sette minuti quando Milano è sotto 10-9 perché non trova ritmo nel tiro da fuori e l’unico altro canestro è una schiacciata tonante di Amath M’Baye. Sono i rimbalzi offensivi a loro volta a tenere il Maccabi avanti. Quando Goudelock pareggia con un gioco da tre punti, il Maccabi risponde con Thomas e Tyus per chiudere il primo periodo avanti 18-14. L’Olimpia non trova punti dagli esterni o tiri da tre (anche il Maccabi ma nel primo tempo conquista 12 rimbalzi d’attacco e tira nove volte di più con 18 canestri da due), così complice l’efficacia attorno al ferro di Alex Tyus, scende a meno nove, tenuta viva dopo Tarczewski anche da Gudaitis. Il Maccabi va in fuga, scava anche 13 punti di vantaggio con Deshaun Thomas e un Tyus devastante a rimbalzo offensivo (10 punti e nove rimbalzi all’intervallo). Bertans con due triple tampona l’emorragia, un canestro lo segna Goudelock, Kalnietis mette una tripla e l’Olimpia ricuce almeno in parte, chiudendo sotto 39-29.
IL SECONDO TEMPO – Jordan Theodore commette subito due falli, al terzo, deve andare in panchina e il gioco da tre punti di Pierre Jackson più due palle perse spingono l’Olimpia nel baratro del meno 16. Coach Pianigiani prova ad “abbassarsi” ma l’Olimpia soffre a rimbalzo, perde troppi palloni e così si espone anche al contropiede del Maccabi. Sul 56-38 Milano spende un altro time-out, rimette dentro Theodore con tre falli, ma alla fine del terzo il distacco resta di 18 punti, 60-42. Il quarto periodo non ha storia, perché quando trova un po’ di ritmo in attacco, l’Olimpia non riesce a supportarlo con qualche difesa efficace, se non negli ultimi cinque minuti, buoni per ridurre lo scarto a 11 punti, 79-68.