L’Olimpia ha vinto gara 2 segnando meno di 80 punti (79), normalmente la soglia che amplifica le sue chance di vittoria. Se in gara 1 la differenza l’aveva fatta la capacità della difesa di Milano di abbassare le percentuali di tiro di Trento, in gara 2 l’Olimpia ha vinto perché ha tirato di più, 65 volte a 57, 21 tiri liberi a 15. Questo è stato possibile dai rimbalzi catturati e dalle palle perse forzate. Ecco l’analisi di gara 2.
I RIMBALZI – Trento è la miglior squadra del campionato a rimbalzo d’attacco e in gara 1 nei momenti migliori aveva fatto soffrire l’Olimpia sotto gli specchi, ma in gara 2 la storia è stata modificata. L’Olimpia ha vinto 37-33, ma soprattutto ha catturato il 38.9% dei palloni disponibili sotto il tabellone di Trento concedendo il 32.4%, sotto la media trentina. Pascolo e Wright sono stati tre rimbalzi d’attacco in coppia. A sua volta Batista ne ha catturati 4, Sanders 3 e McLean 2, di cui uno è stato quello risolutivo.
LE PALLE PERSE – Tante da ambedue le parti, di cui nove rubate. Ma Trento ha perso 21 palloni, Milano 19. Differenza minima, ma con l’aggiunta dei rimbalzi d’attacco ha scavato la differenza in termini di opportunità di andare a segno. Trento ha perso il 28% dei palloni giocati, 37 totali in due gare.
I TIRI LIBERI – Sono stati tirati in modo tragico da tutte e due le squadre ma il 62% dell’Olimpia è stato meno drammatico del 47% di Trento. Sono stati sei i punti guadagnati in più dall’Olimpia dalla lunetta. Un altro strumento con il quale è stata vinta la partita.
I TIRI – L’Olimpia aveva svolto un buon lavoro anche in gara 2 nel proteggere il perimetro. Alla fine Trento ha tirato da tre con il 32% (l’Olimpia concede il 31%) ma le medie sono state alzate dalle due triple di Trent Lockett nell’ultimo minuto. Trento ha perso tirando meglio di Milano in assoluto (51% contro 45%) ma soprattutto da due dove ha avuto il 61%, quasi il 10% in più di quanto l’Olimpia consenta abitualmente.
I SINGOLI – Trento ha fatto un buon lavoro contro Batista: si è presentato alla serie con il 71% dal campo, ma ha fatto il 50% nelle prime due gare mentre Kruno Simon è sceso al 33.3% da tre. L’Olimpia ha tenuto Julian Wright a 8.0 di media, ma deve fare meglio contro Pascolo, 20.0 di media con 17/26 dal campo.
LE CHIAVI DI GARA 3 – In gara 2 l’Olimpia aveva 8/18 da tre alla fine del terzo quarto ma ha fatto 0/6 nel quarto. Per la serie ha il 32.6%, lontano dalle medie stagionali. Deve migliorare la precisione dall’arco perché contro una squadra che tira poco e generalmente male da tre la differenza di triple può essere il fattore decisivo… Trento cercherà di riprendersi il dominio a rimbalzo. L’Olimpia ha fatto meglio sotto canestro aggiungendo un lungo (McLean) al posto di un piccolo (Jenkins). La scelta di turnover di Repesa sarà interessante, perché senza Jenkins, Sutton è passato da 7 punti a 15, da zero rimbalzi d’attacco a tre… Obiettivo dell’Olimpia sarà anche abbassare le percentuali ravvicinate di Trento: in gara 1 aveva fatto il 45%, in gara 2 il 61%. Chiaro quale dato sia auspicabile.
Milano |
Statistica |
Trento |
102 (51.0 ppg) |
P.ti quintetto |
115 (57.5 ppg) |
63 (31.5) |
P.ti panchina |
30 (15.0 ppg) |
64.5% |
% Rimb Dif |
35.5% |
35.2% |
% Rimb Off |
64.8% |
70 (35.0 ppg) |
P.ti area |
72 (36.0%) |
34 (17.0) | palle perse | 37 (18.5) |
32.6% |
% tiri da 3 |
28.2% |
53.0% |
% tiri da 2 |
59.7% |
32 (16.0 ppg) |
P.ti TL |
26 (13.0 ppg) |