Il presidente e CEO di EuroLeague Basketball Jordi Bertomeu ha tenuto una conferenza stampa virtuale con i media internazionali per aggiornarli sulla situazione che riguarda le prime due competizioni di basket del continente, la Turkish Airlines EuroLeague e la 7DAYS EuroCup, entrambe sospese dal 12 marzo. Qui alcuni degli argomenti trattati durante la conferenza stampa.
Sugli scenari per la ripresa dell’EuroLeague
“Riteniamo di non poter giocare dopo la fine di luglio. Siamo assolutamente contrari a giocare a settembre e ottobre. Avrebbe un impatto che comprometterebbe la stagione successiva. Abbiamo già problemi ogni stagione con la stesura dei calendari. Quindi, rimandando la fine della stagione a settembre-ottobre, potremmo solo aumentare questi problemi. Ed è per questo che crediamo di dover evitare di influire negativamente sulla stagione 2020/21. Criteri di accesso al torneo, programmazione delle partite, preseason delle squadre, vacanze dei giocatori. Tutte queste cose ne risentirebbero. Quindi scartiamo questo scenario. L’ultima data possibile per giocare è entro la fine di luglio. Vorremmo finire nel formato attuale, giocando i sei round rimanenti. Vogliamo giocare i playoff e le Final Four. E abbiamo un protocollo pronto che include: tre giorni per i giocatori per tornare nelle loro città; quarantena di due settimane; e almeno due settimane di allenamenti prima di riprendere. Ma siamo pronti a cambiare formula. Questa è una possibilità. Siamo una competizione europea e abbiamo più vincoli rispetto ai campionati nazionali. Penso che sia ovvio. Stiamo lavorando ad un piano alternativo che includa la ripresa della stagione regolare in un paese con impianti pronti e probabilmente per sostituire i playoff con una Final Eight che sostituirà anche le Final Four. Ma la condizione più importante è avere garanzie per la salute dei nostri team”
Sulla situazione delle Final Four e di chi ha già acquistato i biglietti
“Oggi possiamo dire qualcosa di ovvio: le Final Four non potranno essere disputate il 22 e 24 maggio a Colonia. Siamo in contatto permanente con Colonia, con il comune e con la LANXESS Arena per cercare date alternative. In questo contesto, è ovvio che procederemo al rimborso dell’intero importo di coloro che hanno acquistato i biglietti attraverso i canali ufficiali e manterranno la priorità di riacquistare i biglietti nel caso in cui l’evento possa essere giocato con il pubblico in un’altra data”.
Su quali criteri saranno adottati per scegliere la sede delle eventuali Final Eight.
“Sicuramente avremo bisogno di arene che pronte per giocare partite di EuroLeague, e questa è la prima limitazione. E in secondo luogo, dobbiamo anche vedere quali paesi sono stati maggiormente colpiti dall’emergenza. Quindi, in questo particolare momento, è impossibile fare valutazioni. Ma come ho detto, la cosa più importante sono le condizionisanitarie per i nostri giocatori, le strutture e quindi dovremo cercare di creare un ambiente che possa essere più vicino al normale in termini di sicurezza per tutti i nostri team. Stiamo lavorando su diverse alternative, ovviamente abbiamo idee, ma si sono molte opzioni in questo momento. Ed è troppo presto per speculare su dove si possa giocare. Non stiamo costruendo questo caso in una bolla. Stiamo davvero prendendo in considerazione ciò che è accaduto in ogni paese, stiamo seguendo l’evoluzione del virus. Naturalmente, come ho detto, uno degli aspetti principali da prendere in considerazione è quanto il virus abbia avuto impatto su questo particolare paese e se ci sono i requisiti sanitari che chiederemo per mantenere tutto il nostro gruppo di giocatori, allenatori, arbitri, squadre e tutte le persone che si sposteranno e dovranno farlo in condizioni di sicurezza. Stiamo lavorando e parlando con diverse città, per vedere le opzioni e le disponibilità degli ospedali, ad esempio”
Sulla tempistica della decisione riguardante la stagione in corso
“Come ho detto, dobbiamo prendere una decisione a maggio, non prima della metà di maggio e probabilmente più vicino alla fine di maggio. Ma come accade in molte circostanze, tali scadenze possono essere modificate ma non credo rinviate. Stiamo cercando di tenerci aggiornati su tutto ciò che sta accadendo nei nostri mercati. Ma possiamo dire che dovremo prendere una decisione entro la fine di maggio”.
Sulla posizione dei giocatori
“In linea di principio non intendiamo nemmeno riprendere le competizioni se non avremo il 100% di garanzia sulla sicurezza dei nostri giocatori, dei nostri allenatori, arbitri e di tutte le persone coinvolte nelle nostre partite. E l’unica cosa che possiamo fare è garantire trasparenza. Offriremmo loro la possibilità di poter collaborare con noi per vedere come organizzeremo questo evento, fa parte della conversazione che abbiamo già avuto con l’associazione dei giocatori. Non li coinvolgeremo ovviamente nella decisione, perché la decisione appartiene ai club, ma faremo tutto il possibile per metterli a proprio agio con la decisione che prenderemo. Ma per questo, ci sarà una trasparenza totale, del 100% nelle misure che adotteremo nel caso in cui si possa riprendere a giocare”.
Sulla prossima stagione
“Sono ottimista riguardo alla prossima stagione. Ma siamo anche realisti, e probabilmente dovremo adattarci alle nuove condizioni di socializzazione, nelle nostre relazioni, nel recarci in luoghi o eventi con una partecipazione di massa. Quindi probabilmente i protocolli in termini di sicurezza e condizioni sanitarie di questi eventi saranno diversi. Penso che questo sia realistico. Spero che si possa iniziare la stagione giocando con il pubblico. Questa è la mia speranza. Se non potessmo, dovremo essere di nuovo flessibili e troveremo soluzioni. Ma spero che questa situazione finirà con la stagione 2019/20 e che non influenzi quella successiva”.