La diciottesima finale scudetto che coinvolge l’Olimpia comincia martedì 5 giugno, al Mediolanum Forum (qui i biglietti di gara 1), contro un’avversaria mai incontrata a questo livello ma frequente avversaria di Milano negli ultimi tre anni. Trento ha sfidato l’Olimpia nelle ultime tre stagioni nei playoff, ma anche in Eurocup e anche in Supercoppa. Si affrontano in finale due formazioni molto diverse come filosofia di gioco: l’Olimpia nei playoff ha avuto una produttività eccellente, è prima per punti segnati (84.7), tiri da tre (41.0%), tiri liberi (81.1%) e valutazione (97.0) ma ha avuto numeri superiori all’avversaria anche difensivamente non solo per i 2.4 punti subiti in meno di media ma anche per la percentuale concessa da tre (appena il 30.7% dall’arco contro l’Olimpia) e da due (le avversarie di Trento hanno tirato con il 54.0%, quelle di Milano con il 51%). Nonostante questo, Trento ha ribaltato il fattore campo contro Avellino e Venezia, vincendo ambedue le serie in quattro partite, e non nasconde le proprie ambizioni.
Qui puoi scaricare tutte le note di gara 1 con roster, statistiche, arbitri, programma ecc: Milano-Trento Finale Gara 1
L’AVVERSARIA
Da quattro stagioni nel massimo campionato, sempre con lo stesso allenatore Maurizio Buscaglia, Trento ha giocato i playoff in ogni edizione, è stata eliminata due volte nei quarti di finale ma lo scorso anno ha perso la finale in sei partite con Venezia. In ogni occasione, è stata eliminata dalla squadra che ha vinto lo scudetto (Sassari 2015, Milano 2016, Venezia 2017). Ha mantenuto sette giocatori dell’ultima finale: Toto Forray, che è a Trento fin dalla promozione in A, Diego Flaccadori, Shavon Shields, Joao Gomes, Dominique Sutton, Dustin Hogue e Luca Lechthaler. Ha rimpiazzato Aaron Craft con Jorge Gutierrez, messicano che è stato nella NBA, e Filippo Baldi Rossi con il bomber lettone Ojars Silins, che ha giocato due finali scudetto con Reggio Emilia, aggiungendo il tiratore olandese Franke. E’ una squadra atipica, con lunghi piccoli di statura ma fisici, come Sutton e Hogue soprattutto, ed esterni di taglia fisica notevole come Silins quando gioca da 3, Gomes e naturalmente Shields.
L’ANALISI
Trento è una squadra nota per la sua aggressività e fisicità, un marchio di fabbrica in questi anni. Non a caso, è prima nelle palle recuperate (lo era anche in stagione regolare), che usa per correre in contropiede e segnare canestri facili con i quali alzare le percentuali di tiro. Rispetto all’anno scorso, è più efficace nel tiro da fuori, con l’inserimento dello specialista Silins, ma continua ad essere la formazione che più di ogni altra tira da due punti, alla ricerca di contatti continui. Dustin Hogue è il miglior rimbalzista offensivo dei playoff, anche se per minuto giocato Arturas Gudaitis gli è davanti. Ma il leader insieme a Forray, reduce dai 16 punti di gara 4 con Venezia, primato personale nei playoff, è Dominque Sutton, esperto, duro, che gioca sia da ala forte che da centro mascherato. Tuttavia è dimostrato che molte delle sue partite Trento le vince in lunetta, non come precisione ma come volume di tentativi. Nei playoff ha una media di 23.0 tiri liberi tirati (prima) contro 15.8 subiti per partita (seconda). Contro Venezia ha tirato 36 tiri liberi più dell’avversaria con 35-8 di differenza in gara 4. E’ stata una semifinale molto simile a quella che vinse contro l’Olimpia un anno fa quando finì 130-84 in termini di viaggi in lunetta con 66-31 nelle ultime due partite. Ridurre questa differenza fino magari ad annullarla, limitare le palle rubate da Trento (9.5 nei playoff), i rimbalzi offensivi soprattutto dei lunghi e imporre la fluidità del proprio gioco sarà fondamentale per l’Olimpia.
NOTE OLIMPIA IN FINALE
L’Olimpia ha conquistato l’accesso alla 18° finale della sua storia nell’era dei playoff. Nei 17 precedenti il bilancio è 8-9, 30-35 nelle singole partite. La prima finale nell’era playoff risale alla stagione 1978/79 quando l’Olimpia sorprese Varese vincendo in trasferta la decisiva gara 3 utilizzando cinque giocatori per 40 minuti. Tuttavia poi la finale contro la fortissima Virtus Bologna dell’epoca non ebbe storia. La prima finale vinta risale al 1982 contro Pesaro con gara 2 (si giocava al meglio delle tre) vinta a San Siro con la decisiva stoppata di John Gianelli sul grande ex Mike Sylvester. Quella dell’82 fu la prima di una striscia di otto finali consecutive: l’Olimpia vinse quelle del 1985, 1986, 1987 e 1989. L’unica finale vinta degli anni ’90 fu quella del 1996 contro la Fortitudo Bologna in quattro partite (nel 1991 ci fu invece l’inopinata sconfitta in gara 5 contro Caserta, unica battuta d’arresto casalinga di tutta la stagione). Nel primo decennio del secolo successivo l’Olimpia giocò perdendole le finali del 2005, 2009 e 2010. Nel decennio attuale ha perso la finale del 2012 ma vinto nel 2014 e nel 2016. Nella sua storia l’Olimpia ha giocato anche quattro spareggi, tutti contro Varese, nell’era precedente i playoff. Vinse nel 1966 a tavolino (Varese vinse sul campo ma perse per l’utilizzo irregolare di Tony Gennari, un naturalizzato) e nel 1972. In tutto ha giocato 4 finali contro Siena, 3 contro Caserta e Pesaro, 2 contro la Virtus Bologna e contro la Fortitudo Bologna, 1 contro Reggio Emilia, Roma e Livorno. Questa è la prima finale ovviamente contro Trento.
FATTORE CAMPO – Questa è la nona finale che l’Olimpia disputa con il fattore campo a favore. Il bilancio in questa finali è 5-3. Milano ha vinto nel 1985 (Pesaro), 1986 e 1987 (Caserta), 2014 (Siena) e 2016 (Reggio Emilia) con il supporto del campo. Viceversa ha perso comunque le finali del 1984 (Virtus Bologna), 1988 (Pesaro) e 1991 (Caserta).
CHI SONO GLI ARBITRI DI GARA 1
Gara 1 sarà arbitrata da Enrico Sabetta, Saverio Lanzarini ed Emanuele Aronne. Sabetta in questi playoff è alla prima designazione in partite dell’Olimpia; Lanzarini invece arbitra Milano per la seconda volta consecutiva dopo gara 4 di Brescia ma aveva già diretto gara 1 dei quarti di finale. Aronne ha diretto gara 3 a Brescia. Sabetta ha diretto Trento in gara 2 di semifinale a Venezia; Lanzarini l’ha fatto in gara 4 dei quarti contro Avellino e a Venezia in gara 2 di semifinale; Aronne era in campo in gara 1 dei quarti ad Avellino.
MILANO-TRENTO: I PRECEDENTI
Per il terzo anno consecutivo, Milano e Trento si affrontano nei playoff ma mai prima d’ora era successo in finale. Nella stagione 2015/16, quella dello scudetto numero 27, le due squadre si affrontarono nei quarti di finale e l’Olimpia vinse 3-0 con gara 3 conquistata a Trento e canestro allo scadere dalla media di Alessandro Gentile. Nella stagione 2016/17, Trento ha vinto 4-1 conquistando tra l’altro tre vittorie al Mediolanum Forum. Nei playoff quindi il bilancio è 1-1 nelle serie e 4-4 nelle singole partite. In regular season – Trento è alla quarta stagione in Serie A – l’Olimpia è avanti 6-2, 3-1 a Milano e 3-1 a Trento. In campionato il bilancio complessivo è 10-6 a favore dell’Olimpia. Ma non è tutto. Nel 2016 le due squadre si affrontarono nei quarti di finale di Eurocup con due vittorie dell’Aquila, ma in questa stagione l’Olimpia ha battuto Trento nella semifinale di Supercoppa (poi vinta), sul neutro di Forlì, 74-65 con 24 punti di Andrew Goudelock. In totale quindi si parla di 19 confronti ufficiali con 11 successi di Milano e 8 di Trento. In questa stagione l’Olimpia ha battuto Trento tre volte su tre, in Supercoppa, nella gara di Trento 74-55 (18 di Jordan Theodore) e in quella di Desio 88-80 con 28 punti di Vlado Micov, record carriera.
LA TRENTO CONNECTION
C’è un solo ex ma è importante perché Davide Pascolo è considerato una bandiera per la squadra trentina. Arrivato a Trento in Serie B nel 2001 vi è rimasto fino al 2016 vincendo una Coppa Italia di Legadue nel 2013. A Trento ha vinto il campionato di B e poi quello di Legadue (16.0 punti, 9.9 rimbalzi, MVP della stagione). Nel 2014/15 al vero esordio in Serie A dopo una breve esperienza a Udine, ha segnato 12.0 punti di media con il 58.2% da due e il 79.5% dalla lunetta più 7.6 rimbalzi per gara in 27.8 minuti di utilizzo. Nel 2015/16 ha segnato 12.2 punti in 26.4 minuti con il 57.5% da due, l’80.0% dalla lunetta, 5.8 rimbalzi a partita. Nel corso della stagione 2015/16, ha debuttato in Eurocup con 22 presenze, 28.4 minuti di utilizzo, 15.0 punti per gara, il 62.3% da due, il 43.3% da tre, il 79.6% dalla linea, 6.1 rimbalzi. Ed è stato così incluso nel primo quintetto stagionale di Eurocup. Poi il trasferimento a Milano.
MILANO-TRENTO QUEST’ANNO
23 settembre, Forlì: Olimpia-Trento 74-65. E’ la semifinale di Supercoppa e l’Olimpia la controlla fin dal 20-13 del primo periodo. Ha 15 punti di vantaggio all’inizio del quarto quarto e poi chiude senza difficoltà con 24 punti di Andrew Goudelock e 11 di Dairis Bertans che fa 3/3 dall’arco.
11 novembre, Trento: Trento-Olimpia 55-74. L’Olimpia assume il controllo della partita a partire dal secondo periodo e dilaga nel secondo tempo che finisce 38-21. Ci sono 18 punti di Jordan Theodore e 16 di Andrew Goudelock. Il miglior realizzatore di Trento è Chane Behanan con 17 punti, ma poi è stato tagliato e sostituito con Dustin Hogue.
17 marzo, Desio: Olimpia-Trento 88-80. Dopo un primo tempo equilibrato in cui guida di due, l’Olimpia rompe l’equilibrio nel quarto periodo in cui segna 27 punti. Decisivo Vlado Micov i cui 28 punti sono record carriera. Ne segnano 14 a testa Cinciarini e Goudelock. Per Trento il primo realizzatore è Diego Flaccadori con 16 punti.
NOTE OLIMPIA NEI PLAYOFF
IL TIRO DA TRE – In gara 4 l’Olimpia ha segnato 11 triple. E’ stata la 16° gara stagionale in campionato con un numero di triple in doppia cifra di cui l’ottava nelle ultime nove gare. L’Olimpia nei playoff ha il 41.0% nel tiro da tre, prima assoluta. Dairis Bertans con il 59.1% è primo assoluto. Mindaugas Kuzminskas con il 45.7% è quarto.
PLUS/MINUS – Tre giocatori dell’Olimpia occupano le prime tre posizioni nel plus/minus medio nei playoff. Andrew Goudelock è primo con +12.6, Arturas Gudaitis è secondo con +11.6, Mindaugas Kuzminskas è terzo con +10.0.
GUDAITIS – Arturas Gudaitis è il terzo rimbalzista offensivo dei playoff con 3.3 di media, ma primo nei rimbalzi offensivi per minuto giocato con 6.8 ogni 40 minuti in campo. Kaleb Tarczewski con 5.9 è terzo per rimbalzi offensivi per minuto giocato.
GOUDELOCK – Andrew Goudelock sta segnando 13.9 punti di media nei playoff con cinque gare in doppia cifra e due prestazioni da 20 o più punti con un top di 24 in gara 3 contro Cantù. Goudelock ha segnato 14 punti nell’ultimo quarto di gara 3 a Brescia ed è ottavo nei playoff nel tiro da tre con il 37.2% ma primo per numero di canestri da tre segnati con 16 a pari merito con Mindaugas Kuzminskas.
MICOV – Vlado Micov è andato in doppia cifra in sei gare su sette di playoff. In gara 3 ha giocato 35 minuti: in campionato è stato il suo top stagionale. Micov è settimo nel tiro da tre nei playoff con il 37.5%.
TARCZEWSKI – Kaleb Tarczewski nei playoff sta catturando 6.9 rimbalzi di media, ed è primo nei rimbalzi per minuto giocato con 14.2. Tarczewski è anche secondo assoluto nei playoff nelle stoppate con 1.0 per partita alle spalle di Tyler Cain di Varese.
JERRELLS – Curtis Jerrells è terzo negli assist nei playoff con 3.7. Precede Vlado Micov (3.6) e Andrea Cinciarini (3.5), anche loro nei primi cinque della graduatoria.
KUZMINSKAS – Nei playoff, Kuzminskas è andato in doppia cifra in cinque gare su sette. Ma soprattutto l’Olimpia è 9-0 in Italia quando Minda segna in doppia cifra. Nei playoff segna 12.7 punti di media con il 45.7% da tre.
37 PARTECIPAZIONI – L’Olimpia partecipa ai playoff per la 37° volta. Nessuna squadra ha preso parte ad un maggior numero di edizioni. Nei 36 precedenti, ha vinto il titolo 8 volte e 17 volte ha partecipato alla finale scudetto. Vanta anche 8 apparizioni in semifinale e 8 nei quarti, 3 volte la sua corsa si è fermata agli ottavi di finale (attualmente non esistenti). Questa è la sua finale numero 18.
COACH PIANIGIANI – L’allenatore dell’Olimpia ha vinto nei playoff 65 partite, secondo di sempre in Italia in solitario, davanti a Ettore Messina e a una vittoria di distanza dal record assoluto di 66 che appartiene a Carlo Recalcati. Il suo 65-7 pari al 90.2% rappresenta il record migliore di sempre in termini di percentuale di successi.
CINCIARINI – Andrea Cinciarini con i due assist di gara 4 ne ha ora 78 in carriera in maglia Olimpia nei playoff, quarto assoluto. Primo è Mike D’Antoni con 181, secondo Alessandro Gentile con 151, terzo Piero Montecchi con 86. Cinciarini è anche arrivato a 288 assist in maglia Olimpia in campionato, a meno uno dall’ottavo posto di Aleksandar Djordjevic. Infine, è a meno 12 assist distribuiti nei playoff dal primato di sempre appartenente a Riccardo Pittis.